Sebbene la federazione giapponese avesse garantito la presenza internazionale in occasione delle quattro partite contro Scozia XV, Distretti gallesi, Inghilterra Under-23 e Italia, solo quest'ultima concesse il cap a propria volta ai suoi giocatori.
Delle partite senza presenza garantita il Giappone ne vinse tre (le uniche vittorie di tutto il tour), quelle contro le selezioni dell'Inghilterra studentesca e di Oxford e Cambridge, mentre invece perse contro la forte rappresentativa del Gloucestersire capitanata dal LionMike Burton[1] e con i Combined Services, la squadra di rugby delle forze armate britanniche che all'epoca vantavano la presenza di numerosi giocatori internazionali, all'epoca ancora dilettanti.
In Italia, la prima volta degli asiatici in tale Paese, la Under 21 batté i visitatori all'Aquila, e nel test match gli azzurri vinsero 25-3 con 5 mete a zero[2].
^ Clifford Smith, Game Japs No Match for Mighty Glo’shire (PDF), in The Citizen, 23 settembre 1976. URL consultato il 10 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2018).