Tutu (album)
Tutu è un album di Miles Davis pubblicato nel 1986, che raggiunse la prima posizione nella classifica Jazz Albums statunitense e che nel 1987 fece vincere a Davis il Grammy Award for Best Improvised Jazz Solo.
Tutu album in studio | |
---|---|
Artista | Miles Davis |
Pubblicazione | 1986 |
Durata | 42:23 |
Dischi | 1 |
Tracce | 8 |
Genere | Jazz Funk Hip hop |
Etichetta | Warner Records |
Produttore | Marcus Miller, Tommy LiPuma, George Duke |
Miles Davis - cronologia | |
Il titolo dell'album è un omaggio all'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu[1][2][3][4][5]. L'album uscì due anni dopo il conferimento del premio Nobel al prelato (1984), quando ancora l'Apartheid non era stato abbattuto; l'arcivescovo fece pervenire a Davis un messaggio di ringraziamento con il quale si felicitava della sua attenzione alla causa.[6]
Il disco
modificaTutu avrebbe in origine dovuto essere realizzato in collaborazione con Prince, ma il piano non si realizzò (questo benché alcune influenze dell'artista di Minneapolis si possano sentire nell'album).[7] Grazie anche all'apporto di Marcus Miller, che scrisse le canzoni, suonò quasi tutti gli strumenti, scrisse gli arrangiamenti e funse da produttore, la strumentazione di Tutu è quasi completamente elettronica. Fa eccezione Backyard Ritual, che fu scritta, arrangiata, suonata e co-prodotta da George Duke.
Full Nelson, un gioco di parole sul titolo dello standard Half Nelson, è un omaggio all’artista Prince, il cui vero nome è Prince Roger Nelson. Perfect Way è una cover di un brano degli Scritti Politti.
Tracce
modifica- Tutu – 5:16
- Tomaas – 5:38
- Portia – 6:19
- Splatch – 4:47
- Backyard ritual – 4:49
- Perfect way – 4:35
- Don't lose your mind – 5:50
- Full Nelson – 5:06
Formazione
modifica- Miles Davis - tromba
- Marcus Miller - Altri strumenti su tutte le tracce tranne Backyard Ritual (basso)
- Jason Miles - programmazione sintetizzatori
- Paulinho da Costa - percussioni in Tutu, Portia, Splatch, Backyard Ritual
- Adam Holzman - sintetizzatore in Splatch
- Steve Reid - percussioni aggiuntive in Splatch
- George Duke - Altri strumenti tranne percussioni, basso e tromba in Backyard Ritual
- Omar Hakim - percussioni e batteria in Tomaas
- Bernard Wright - sintetizzatori aggiuntivi in Tomaas e Don't Lose Your Mind
- Michał Urbaniak - violino elettrico in Don't Lose Your Mind
- Jabali Billy Hart - batteria, bongo
Note
modifica- ^ Tutu fu il primo arcivescovo nero di Città del Capo.
- ^ Clark Terry, Lenny White, Greg Tate, Robin D. G. Kelley, Miles Davis - The Complete Illustrated History, Voyageur Press ed., 2012 - ISBN 9780760342626
- ^ Clarence Bernard Henry, Miles Davis - A Research and Information Guide, Taylor & Francis, 2017 - ISBN 9781317228394
- ^ Stephen Gislason, Sound of Music, Persona Digital ed., 2017 - ISBN 9781894787796. Si veda in particolare pag. 207, estratti intervista a Marcus Miller
- ^ Henry Martin, Keith Waters, Jazz: The First 100 Years, Cengage Learning, 2015 - ISBN 9781305545038
- ^ George Cole, The Last Miles - The Music of Miles Davis, 1980-1991, University of Michigan Press, 2007 - ISBN 9780472032600
- ^ Eddy Cilìa, Enciclopedia Rock - '80 (quarto volume), Arcana, 2001, p. 402.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Tutu, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Tutu, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Tutu, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Miles Beyond, su miles-beyond.com.