Ute Freudenberg
Ute Freudenberg (Weimar, 12 gennaio 1956) è una cantante tedesca, annoverata tra le interpreti di maggiore successo dell'ex-Repubblica Democratica Tedesca tra gli anni settanta e la prima metà degli anni ottanta[1] e poi della Germania[2].
Ute Freudenberg | |
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Ute Freudenberg nel 2015 | |
Nazionalità | Germania |
Genere | Pop Schlager |
Periodo di attività musicale | 1971 – in attività (come solista dal 1984) |
Strumento | Voce |
Etichetta | Amiga Papagayo |
Album pubblicati | 15 |
Sito ufficiale | |
Ex-componente degli Elefant (gruppo musicale attivo tra la metà degli anni settanta e la metà degli anni ottanta)[2][3], da solista ha pubblicato circa una quindicina di album, a partire dalla metà degli anni novanta.[2]
Biografia
modificaUte Freudenberg nasce a Schöndorf[4], nei pressi di Weimar, nell'ex-Repubblica Democratica Tedesca il 12 gennaio 1956.[2][3][4][5]
Viene scoperta a 15 anni da Heiner Kusch in un campeggio estivo di Straußberg.[2][3][4][5] In seguito, nel 1975, vince il premio come miglior artista emergente della DDR agli Chansontagen.[3]
Nel 1976 è tra le fondatrici del gruppo musicale Elefant, gruppo che rimane attivo fino al 1984.[2][3]
Nel 1980, dopo essersi trasferita a Berlino Est, pubblica assieme al suo gruppo il primo album, che esce su etichetta Amiga.[3]. Le sue performance canore con gli Elefant (tra cui figura la hit Jugendliebe[2]) le valgono per quattro volte, tra il 1980 e il 1984, il titolo di cantante preferita della Germania Est.[2][4]
Dopo lo scioglimento del gruppo nel 1984, sposa lo stuntman Peter Pieper e si trasferisce definitivamente nella Germania Ovest, segnatamente a Düsseldorf.[2][3]
Nel 1988, incide con il nome d'arte di Heather Jones il brano This Was the Last Time, che funge da sigla di un episodio della serie televisiva Tatort[2][3] e nel 1990, incide il brano Ein Tag wie heut', cover di One Moment in Time di Whitney Houston.[2][3]
Nel 1994, pubblica il suo primo album da solista, intitolato Und da fragst du noch?.[5]
Nel 1996, in occasione dei venticinque anni di carriera, tiene un concerto di gala assieme ad altri artisti e conduce la trasmissione televisiva Ich liebe jede Stunde.[4] Due anni dopo, viene premiata con la Goldene Henne.[2][3]
In seguito, collabora con Christian Lais, assieme al quale incide quattro album tra il 2011 e 2017.[2][4]
Sempre assieme a Christian Lais, incide nel 2011 il brano Auf den Dächern von Berlin, che raggiunge il primo posto delle classifiche tra i singoli Schlager.[3] L'anno seguente, in occasione del quarentannale della propria carriera, pubblica la propria autobiografia (scritta in collaborazione con Christine Dähn), intitolata Jugendliebe - Die Biografie.[3]
Discografia
modificaAlbum
modifica- 1994 – Und da fragst du noch?
- 1997 – Land in Sicht
- 1999 – Jubilee
- 2000 – Träumerland
- 2002 – Ich hab' noch lange nicht genug
- 2003 – Im Namen der Liebe
- 2006 – Puppenspieler
- 2009 – Das ist Leben
- 2011 – Ungeteilt (con Christian Lais)
- 2012 – Willkommen im Leben
- 2013 – Spuren von uns (con Christian Lais)
- 2015 – Alles okay
- 2016 – Lebenslinien (con Christian Lais)
- 2017 – Best Of (con Christian Lais)
- 2019 – Ich weiß wie Leben geht
Programmi televisivi
modifica- 1996: Ich liebe jede Stunde (conduttrice)
Opere letterarie
modifica- 2012: Jugendliebe - Die Biografie (autobiografia)
Premi e riconoscimenti (lista parziale)
modifica- 1988: Goldene Henne[2][3][4]
- 2006: Premio Herbert Roth[4]
Note
modifica- ^ (EN) Ute Freudenberg - Portrait, su SchlagerPlanet. URL consultato il 4 dicembre 2020.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n (EN) Ute Freudenberg, su Was War Wann?. URL consultato il 4 dicembre 2020.
- ^ a b c d e f g h i j k l m (EN) Freudenberg, Ute, su Deutsche Mugge. URL consultato il 4 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2021).
- ^ a b c d e f g h (EN) Ute Freudenberg, su Schlager.de. URL consultato il 4 dicembre 2020.
- ^ a b c (EN) Vita, su Ute Freudenberg - Sito ufficiale. URL consultato il 5 dicembre 2020.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ute Freudenberg
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su ute-freudenberg.de.
- (EN) Ute Freudenberg, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Ute Freudenberg, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Ute Freudenberg, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79738550 · ISNI (EN) 0000 0001 3274 3595 · LCCN (EN) n2013057597 · GND (DE) 13470309X |
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