Eric Edgar Cooke (25 febbraio 1931– 26 ottobre 1964) fu un serial killer e scassinatore in Australia Occidentale. Dal 1958 al 1963, aggredì 20 persone nella città di Perth, in Australia Occidentale, uccidendone 8.

Infanzia


Cooke aveva il labbro deformato e da bambino fu oggetto di bullismo. Fu anche picchiato spesso da suo padre quando tentava di proteggere la madre dai suoi violenti accessi d’ira. Da adulto, si sposò ed ebbe 7 figli, e fu descritto come apparentemente disponibile.

Omicidi


Egli uccise a caso, investendo le persone per strada o entrando di soppiatto nelle case e sparando, accoltellando o strangolando persone che non conosceva. Fu catturato quando la pistola usata per uccidere una delle sue vittime, Shirley McLeod, fu trovata, e la polizia aspettò Cooke per raccoglierla. Cooke fu condannato in particolare per l’omicidio di John Lindsay Sturkey, una delle 5 vittime a cui Cooke sparò durante l’Australia Day (1963). Cooke fu soprannominato "il mostro di Nedlands", dal quartiere periferico di Perth nel quale uccise Sturkey.

Verdetto ed esecuzione

Cooke fu imputato di omicidio efferato e condannato a morte il 28 Novembre 1963, dalla Corte Suprema di Perth. Fu l’ultima persona ad essere impiccata nella prigione Fremantle, il 26 Ottobre 1964. Dopo il suo arresto Cooke dichiarò di aver commesso più di


  • 200 rapine,
  • 5 aggressioni,
  • 5 investimenti automobilistici di giovani donne,
  • 5 e più aggressioni di donne addormentate sui loro letti


e i due omicidi per i quali Darryl Beamish e John Button erano già stati accusati e imprigionati. Le confessioni di Cooke furono riportate in appello da Beamish e Button ma alla testimonianza di Cooke fu dato poco credito; il presidente della Corte Suprema dell’Australia Occidentale, sir Albert Wolff, lo chiamava “bugiardo privo di scrupoli ed infame”. Cooke fu sepolto nel cimitero di Fremantle, al di sopra dei resti di Martha Rendell, la bambina-killer, che fu impiccata nel carcere Fremantle nel 1909.

Gli uomini sbagliati

Altri due australiani erano stati accusati di crimini più tardi attribuiti a Cooke:


Darryl Beamish, un sordo muto accusato nel 1961 per l’omicidio del 1959 di Jillian Brewer una ricca donna originaria di Melbourne. Scontò 15 anni nonostante la confessione del delitto di Cooke del 1963. La sua condanna fu annullata nel 2005 dopo che fu provato che Cooke era il killer.

John Button, che fu imprigionato per 5 anni per l’omicidio colposo della sua fidanzata, Rosemary Anderson, una condanna che fu annullata nel 2002 dopo che fu provato che Cooke era il killer.


Libri


Una biografia, The Shark Net (La rete dello squalo) di Robert Drewe – da cui è stato tratto un film – fornisce le impressioni dell’autore sugli effetti che gli omicidi hanno avuto su Perth a quel tempo. Secondo il libro, molte persone comprarono cani da guardia e chiusero a chiave porte sul retro e garage che non erano mai state chiuse prima di allora. "Il Mostro di Nedlands” appare anche nel romanzo di Tim Winton Cloudstreet del 1991. La giornalista vincitrice del Walkley Award, Estelle Blackburn, trascorse sei anni scirvendo la storia biografica Vite spezzate, sulla vita e sulla carriera criminale di Cooke.