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Carlo Molaschi (Milano, 7 novembre 1886 – Cusano Milanino, 26 maggio 1953) è stato un anarchico e antifascista italiano.
Biografia
modificaFiglio di Giacomo e Virginia Conti, crebbe in una famiglia di umili origini, custodi di un palazzo nobiliare in Piazza San Sepolcro a Milano[1]. Dopo aver concluso gli studi elementari, iniziò a frequentare le scuole serali e contemporaneamente a svolgere il lavoro di commesso di merceria[2].
Di carattere emotivamente ribelle, rimase affascinato sin da giovane dagli ideali libertari e iniziò a frequentare gli ambienti dell'anarchia milanese. Venne arrestato per la prima volta nel 1901, con l'accusa di aver distribuito dei volantini sovversivi durante uno sciopero[1], e per tale motivo venne licenziato (troverò lavoro successivamente come contabile presso le Manifatture Seveso di Cusano Milanino). A causa della suo legame con il mondo anarchico, entrò in forte contrasto con i propri genitori, in particolare con la madre di vedute politiche opposte a quelle del figlio[2].
Note
modifica- ^ a b Molaschi Carlo, su bfscollezionidigitali.org. URL consultato il 13-10-2021.
- ^ a b Molaschi Carlo, su treccani.it. URL consultato il 13-10-2021.
Collegamenti esterni
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