Utente:Everest2002/Sandbox

Una carta geografica che mostra gli Stati Uniti (in arancione) e la Groenlandia (in verde).

Fin dal XIX secolo, gli Stati Uniti hanno elaborato e intrapreso effettivamente diversi tentativi per convincere la Danimarca a cedere la Groenlandia, allo stesso modo in cui il paese europeo ha ceduto le Indie occidentali danesi nel 1917. Il dibattito politico interno agli apparati governativi statunitensi si è acceso in diversi momenti storici, come nel 1867, nel 1910, nel 1946, nel 1955, nel 2019 e nel 2025. L'opportunità di acquistare la Groenlandia è stato sostenuto, tra gli altri, dai Segretari di Stato William H. Seward e James F. Byrnes, in forma privata dal vicepresidente Nelson Rockefeller e pubblicamente dal presidente Donald Trump. Dopo la conclusione della Seconda guerra mondiale, attraverso trattative segrete, lo stesso governo degli Stati Uniti si è offerto di acquistare l'isola danese; più recentemente, il dibattito pubblico sull'acquisto si è acceso durante il primo mandato del presidente Trump, nel 2019, e successivamente alla sua rielezione nel 2024.

La Groenlandia è formalmente un territorio autonomo all'interno del regno di Danimarca, tuttavia gli abitanti dell'isola e le autorità danesi si sono più volte espresse pubblicamente a sostegno del diritto all'autodeterminazione, affermando che non vi è alcuna disponibilità alla sua vendita. Molti groenlandesi sostengono istanze indipendentiste e molti danesi vedono il legame storico con la Groenlandia come una parte integrante dell'identità nazionale danese.

Da lungo tempo la visione statunitense vede la Groenlandia come un elemento vitale della propria sicurezza nazionale. All'inizio del XX secolo, gli Stati Uniti hanno incluso l'isola, assieme a diversi possedimenti nell'emisfero occidentale, nella loro cortina di protezione da rafforzare in caso di un improvviso attacco del paese. In occasione della Seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti hanno invocato la loro "dottrina Monroe" e hanno occupato militarmente l'isola, allo scopo di prevenire un suo utilizzo da parte della Germania, dopo l'occupazione della penisola danese da parte delle truppe naziste. Dopo la conclusione del conflitto le truppe statunitensi sono comunque rimaste sul suolo groenlandese e, a partire dal 1948, la Danimarca ha rinunciato a qualsiasi tentativo di eliminare la presenza americana nel suo possedimento. L'anno successivo, il 1949, entrambi i paesi sono diventati membri della NATO e un trattato tra i due paesi del 1951 riconosce agli Stati Uniti un ruolo importante nella difesa della Groenlandia. Ancora nel 2025 gli Stati Uniti mantengono nell'isola il possesso della base spaziale di Pituffik e l'esercito statunitense prende parte regolarmente alle esercitazioni NATO che si realizzano nelle acque territoriali della Groenlandia.

Groenlandia

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Lo status politico

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Politica della Groenlandia e Relazioni estere della Groenlandia.

La legge danese n. 473 del 12 giugno 2009, al capitolo 8, recita quanto segue:

§21: La decisione riguardo l'indipendenza della Groenlandia sarà presa dal popolo groenlandese. (a) Nel caso venga presa tale decisione ai sensi della Sezione 1, vengono avviati negoziati tra il governo danese e il Naalakkersuisut [il governo della Groenlandia, ndt] al fine di attuare l'indipendenza della Groenlandia. (b) Un accordo tra il Naalakkersuisut e il governo sulla realizzazione dell'indipendenza della Groenlandia deve essere approvato dall'Inatsisartut [il parlamento groenlandese, ndt] e sottoposto a referendum in Groenlandia. Qualsiasi accordo dovrà inoltre ottenere il consenso del Parlamento danese.[1]
 
Il Palazzo di Christiansborg di Copenaghen, sede del parlamento danese, l'organo a cui sono demandate le decisioni in merito alla politica estera, alla difesa e alla sicurezza nazionale della Danimarca.[2]

A partire dal 1953, la Groenlandia è formalmente un territorio autonomo all'interno del regno danese, dopo esserne stata una colonia.[3][4][5][6] Il governo groenlandese (il Naalakkersuisut) ha il potere di determinare la propria politica interna in diversi settori (ad esempio l'economia, i servizi sociali e le infrastrutture), mentre la Danimarca è responsabile delle questioni di politica estera che riguardano l'isola, la sua difesa, la cittadinanza, la moneta e le politiche ad essa connessa. Per quanto riguarda il potere giudiziario, l'ultimo grado di giudizio per le cause riguardanti cittadini dell'isola è sempre la Corte Suprema danese.[7]

  1. ^ Statsministeriet, Lov om Grønlands Selvstyre, 6 dicembre 2009. URL consultato il 22 gennaio 2025.
  2. ^ (DA) OVERBLIK: Hvad bestemmer Grønland selv?, su DR, 7 gennaio 2025. URL consultato il 22 gennaio 2025.
  3. ^ The working autonomies in Europe. Territorial autonomy as a means of minority protection and conflict solution in the European experience - An overview and schematic comparison, 19.6.2006, su web.archive.org, 9 marzo 2008. URL consultato il 22 gennaio 2025 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2008).
  4. ^ Greenland, su web.archive.org, 30 agosto 2019. URL consultato il 22 gennaio 2025 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2019).
  5. ^ (EN) International Partnerships - European Commission, su international-partnerships.ec.europa.eu, 22 gennaio 2025. URL consultato il 22 gennaio 2025.
  6. ^ (EN) Jacques Hartmann, Denmark can't prevent Greenland from becoming part of the US: Commentary, su ArcticToday, 9 gennaio 2025. URL consultato il 22 gennaio 2025.
  7. ^ (DA) Derfor er grønlandsk politiker træt af Danmark og kigger mod USA, su DR, 7 gennaio 2025. URL consultato il 22 gennaio 2025.