Utente:Fabio Referre/Cascina Prandona
Cascina Prandona | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Rescaldina |
Indirizzo | Via Prandona |
Coordinate | 45°37′51.99″N 8°55′58.04″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVI secolo |
Uso | Abitazione |
Realizzazione | |
Proprietario | Privato |
La Cascina Prandona è una cascina rurale edificata a Rescaldina nel XVI secolo.
Storia
modificaLa Cascina Prandona è raggiungibile da sentiero che attraversa il plis del Medio Olona e del Rugareto.
La cascina, è apprtenuta alla famiglia Prandoni, ma probabilmente anche alla popolazione della pieve e della Valle Olona, insieme alla Cascina Pagana.
La prima fonte che attesta l'esistenza della costruzione è nel 1603, quando la cascina, insieme a Rescalda e Ravello erano dipendenti dalla parrocchia di Rescaldina.
Crespi Castoldi cataloga la famiglia Prandoni tra le principali di Busto. Paolo Prandoni, mercante nato nel 1534, quarant'anni dopo possedeva una casa in contrada Piscina. Il figlio, Pietro Antonio acquistò un bosco una vigna nel 1630 a Rescaldina da mastro Paolo Raimondi.
Il sacerdote Pietro Antonio Prandoni, rifugiatosi a Rescaldina per sfuggire dalla Peste, che il messer Paolo Raimondi dove si rifugia il Prandoni non sarà per caso Paolo di Raimondi di anni 10 abitante presso la "Casa del Pagano" come risulta dallo "stato delle anime" del 1574 pubblicato nel volume della nostra Am- ministrazione Comunale ? È molto probabile se si tiene conto che quasi tutti i "di Raimondi" li citati abi- tano nella casa del Pagano ed è probabile che tale luogo non sia altro che l'attuale Cascina Pagana se fino a poco tempo fa i possedimenti della Fami- glia Prandoni di Busto non confinassero con i terre- ni definiti in atti notarili dell'Ottocento "Pagani" o "della Pagana".
In effetti la nota dei cura- tori fa nascere il sospetto che esistesse già l'attuale Cascina Prandona ma il fatto che non venga citata invece la Pagana (che pro- babilmente come abbia- mo visto era già abitata) mifa pensare che abbiano confuso i nomi solo per- ché li abitava il sacerdote della nostra storia.
É quindi molto probabile che il sacerdote Pietro An- tonio Prandoni, "patrizio"e "homo d'entrata di scuti cinquecento, abbia preso l'iniziativa di ringraziare San Giuseppe costruen- dogli una chiesa!
Il fatto poi che la chiesa sia stata dedicata a San Giuseppe non fa che con- fermarmi che chi l'abbia voluta sia stato molto
Descrizione
modificaOriginariamente era adibita come abitazione e deposito delle attività produttive agricole.
La cascina è organizzata intorno a un cortile centrale, una caratteristica comune nelle cascine lombarde, che serviva a proteggere le attività agricole e gli animali da lavoro. Il complesso è stato costruito utilizzando materiali locali come mattoni e pietra, con tetti di tegole in cotto. I portici e i loggiati non solo aggiungono un valore estetico, ma erano anche funzionali, offrendo riparo dalle intemperie e spazio per le attività agricole.
Note
modifica- ^ Cascina Prandona - complesso, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 21 agosto 2024.