Utente:Granata92/Associazione Fascista Calcio Catania
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AFC Catania Calcio | |
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rossazzurri o rossoblu | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | rosso e azzurro |
Dati societari | |
Città | Catania |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Fondazione | 1929 |
Scioglimento | 1943 |
Stadio | Stadio Cibali (23 200 posti) |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 3 Campionati di Serie C |
Si invita a seguire il modello di voce |
L'Associazione Fascista Calcio Catania, meglio nota come Catania, è stata una società calcistica italiana con sede nella città di Catania.
Fondata nel 1929 come Società Sportiva Catania, cambiò denominazione in A.F.C. Catania nel 1936, per poi ritirarsi dalle competizioni nel 1943 (in piena seconda guerra mondiale).
E' usualmente accostata e considerata l'antesignana del Calcio Catania, club che ne condivide i colori e parte della denominazione sociale nonché l'eredità di maggiore formazione cittadina, ma è, a livello storico e federale ben distinta da quest'ultima (lo stesso Calcio Catania si dichiara nato nel 1946 e per esso si calcolano statistiche separate dalla compagine "antenata").
Storia
modificaLe origini del calcio catanese (1908-1929)
modificaLa prima squadra di calcio della provincia di Catania venne fondata il 19 giugno 1908 da Gaetano Ventimiglia: essa era una polisportiva ed era denominata Associazione Sportiva per l'Educazione Fisica Pro Patria, con maglia rosso-verde.[1] Essa rappresentava sia la provincia catanese che quella di Messina ed era finanziata dal comune etneo[2]. La prima partita fu giocata un anno dopo, il 30 giugno 1909, contro una selezione di militari della corazzata Regina Margherita, terminata in pareggio (1-1)[2]. Tutte le successive gare furono giocate contro selezioni di marinai che lavoravano nelle navi che entravano nel porto[2]. L'ultima gara giocata dall'ASEF Pro Patria ebbe luogo al Giardino Bellini contro una selezione di marinai della nave inglese Broyser[2]. La gara terminò per 7-0 in favore degli albionici[2].
Quell'anno sorse inoltre un'altra società sportiva: lo Sport Club Trinacria[2].
Nel 1910 la denominazione sociale cambiò in Società Sportiva Catanese, con maglia bianco-verde. In quel periodo furono organizzati i primi campionati amatoriali e l'amministrazione comunale provvedette ad adibire Piazza Esposizione (oggi nota come Piazza Verga) a campo da calcio, costruendo due tribune da 2.500 posti ciascuna[2].
Terminato il primo conflitto mondiale, negli anni venti si iniziò con i campionati ufficiali: le formazioni cittadine di punta furono la ricostituita U.S. Catanese e la Juventus Catania F.C., in maglia grigio-verde. Nel 1920 la Catanese partecipò all'unica edizione della Coppa Federale Siciliana, nel 1927 al Campionato Catanese (vinto nel 1928-29).
Società Sportiva Catania
modificaNel 1929, con l'avvento del professionismo nel calcio, ebbe luogo la fondazione della Società Sportiva Catania,[3] da parte del console generale Santi Quasimodo e di Ercole Pappalardo, suo segretario[2]. La neonata società fu la prima a portare il nome della città e la prima ad adottare colori rosso-azzurri, predominanti nel gonfalone comunale[3]. La squadra s'inscrisse in Seconda Divisione Regionale[2], venendo promossa in Prima Divisione Regionale nel 1931[2]. Le stelle dell'S.S. Catania erano l'italo-libico Doma Mustafà, che soleva giocare scalzo[2], e Nicolò Nicolosi, centravanti autore di 59 gol in campionato con gli etnei[2].
Dopo essere giunta in 5ª posizione nel campionato 1932-1933, il Catania fu promosso in Serie B in virtù del secondo posto alla fine della stagione 1933-1934[2]. All'epoca era presidente il duca Vespasiano Trigona di Misterbianco, che aveva portato a Catania il tecnico ungherese Géza Kertész e Amedeo Biavati, futuro campione del mondo con l'Italia[2].
La squadra giunse terza in campionato, lottando fino a tre giornate dalla fine per la promozione in Serie A[2]. Tuttavia alla terzultima giornata gli etnei pareggiarono, secondo alcuni volontariamente[2], contro il Genova 1893 capolista, ottenendo la matematica certezza della permanenza in Serie B[2].
Nel 1936-1937 la squadra, denominata Associazione Fascista Calcio Catania, venne retrocessa in Serie C dopo gli spareggi-retrocessione; infatti al quartultimo posto erano a pari punti Catania, Venezia, Pro Vercelli e Messina[2]. Gli etnei vinsero tutte le partite tranne quella contro i messinesi, così le squadre si trovarono nuovamente a pari punti[2]. Secondo il regolamento dell'epoca, se anche dopo gli spareggi la classifica fosse rimasta invariata, tutte le squadre interessate sarebbero dovute rimanere in Serie B[2]. Tuttavia la Lega Calcio fece rigiocare gli spareggi, con il Catania che perse tutte le partite, avendo mandato in campo la formazione giovanile dato che i titolari erano andati in vacanza[2].
Nel 1937 venne inaugurato lo Stadio Angelo Massimino all'epoca denominato Cibali, dal nome del quartiere in cui sorge.[1] .
Con la guerra, nel 1943 l'attività venne sospesa. Nel 1945, al momento della ripresa dei campionati nazionali, venne offerta la possibilità d'affiliazione al campionato di Serie B, ma a causa di un debito di poche centinaia di migliaia di lire la vecchia società non venne ricostituita.[1]
Lo scioglimento dell'A.C.F. Catania portò ad un brusco salto all'indietro l'intero calcio catanese. Dopo il risultato ottenuto nel campionato del 1945-1946 cui erano state iscritte due diverse società, la Virtus Catania e la Catanese Elefante (rispettivamente penultima e ultima) i tifosi catanesi richiedettero a gran voce il ritorno di un'unica compagine che li rappresentasse.
Cronistoria
modificaCronistoria dell'Associazione Fascista Calcio Catania | |
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Colori e simboli
modificaColori
modificaSimboli ufficiali
modificaStemma
modificaStrutture
modificaStadio
modificadal 1930 al 1937 L'AFC Catania disputò le sue gare interne nello stadio dei cent'anni[4], successivamente nello Stadio Cibali.
Allenatori e presidenti
modifica
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Calciatori
modificaPalmarès
modificaCompetizioni nazionali
modifica- Serie C: 3
- 1933-1934, 1938-1939, 1942-1943
Statistiche e record
modificaPartecipazione ai campionati
modificaLivello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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2º | Serie B | 4 | 1934-1935 | 1939-1940 | 4 |
3º | Serie C | 5 | 1937-1938 | 1942-1943 | 5 |
Note
modifica- ^ a b c La storia, su clubcalciocatania.it. URL consultato il 27 maggio 2011.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u Calcio Catania:La Storia, su mimmorapisarda.it. URL consultato il 10 novembre 2014.
- ^ a b La Storia del Calcio Catania, su calciocatania.net. URL consultato il 27 maggio 2011.[collegamento interrotto]
- ^ 1929: nasce la maglia rossazzurra, Radio Lab, 29 ottobre 2014, a 21 min 15 s. URL consultato il 26 gennaio 2015.
Collegamenti esterni
modifica[[Categoria:Società calcistiche italiane]]