Utente:Ivanfurlanis/Squadra Rialzo/Tranvie di Padova
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La tranvia a cavalli
modificaLa storia dei trasporti pubblici su rotaia a Padova cominciò il 29 agosto 1882, data di fondazione della Società Anonima della Tramvia di Padova (SATP) che si prefiggeva la costruzione e l'esercizio di una linea tranviaria a cavalli tra la stazione ferroviaria e il Bassanello, allora estremità meridionale della città. Dopo meno un anno di lavori, il 5 luglio 1883 venne attivata la prima sezione dalla Ferrovia al Pedrocchi (piazza Cavour [1]), seguita il 7 luglio dalla tratta Pedrocchi - Prato della Valle ed infine il 22 luglio la tratta Prato della Valle - Bassanello con capolinea posto subito prima del ponte sul Canale Scaricatore.
Percorso |
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Ferrovia - viale Codalunga - piazza Petrarca - via San Fermo - piazza Garibaldi - pazza Cavour - via VIII Febbraio - via Roma - via Umberto I - Prato della Valle - corso Vittorio Emanuele II - piazzale Santa Croce - via Cavallotti - Bassanello |
Il deposito e le stalle furono erette in via Frà Paolo Sarpi all'angolo con viale Codalunga. Lo scartamento prescelto era quello standard tranviario italiano, ovvero 1445 mm; la linea era tutta a binario unico con raddoppi ai capolinea e lungo il percorso. Il parco rotabili comprendeva dodici vetture a due assi, parte aperte a giardiniera per i mesi estivi, parte chiuse per i periodi più freddi, verniciate esteriormente in giallo; la capienza era di 24 passeggeri seduti e 14 in piedi. La trazione era affidata a coppie di cavalli assicurati ai tram mediante timoni rigidi.
Frequenti, soprattutto nel primo periodo d'esercizio, furono i deragliamenti, fortunatamente sempre senza gravi conseguenze grazie anche alla ridotta veolictà delle vetture; spesso dopo lo svio erano gli stessi paseggeri e conducenti a rimettere il tram sulle rotaie. Inizialmente, più che un vero mezzo di trasporto, la tranvia era vista dai Padovani come una sorta di divertimento e solo in seguito la si apprezzò come una valida alternativa al servizio di omnibus.
Con il nuovo secolo il Comune cominciò a valutare il riscatto della linea con l'obiettivo di estendere il servizio ad altre zone e dotarlo dell'allora nuova trazione elettrica. L'occasione per procedere in tal senso arrivò nel 1903 con l'emanazione della legge [2] che favoriva la creazione di aziende municipali per la gestione di servizi pubblici. Con un referendum venne interpellata la cittadinanza in merito alla municipalizzazione della SATP a cui la popolazione rispose in maniera decisamente positiva con 3096 sì e solo 102 no. Dal 1º luglio 1906 l'esercizio della tranvia passò quindi nelle mani del Comune di Padova che, nel frattempo, proseguì con il piano dell'elettrificazione, piano che prevedeva anche l'adozione dello scartamento metrico. I tram a cavalli continuarono quindi a circolare fino al 4 febbraio 1907 quando il servizio venne sospeso per permettere la sostituzione dei binari.
Le tranvie elettriche
modificaTratta | Attivazione | Chiusura | Note |
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Ferrovia - viale Codalunga | 4 giugno 1907 | 1 giugno 1937* | - |
viale Codalunga - piazza Mazzini - Porta di ponte Molino | 4 giugno 1907 | 3 dicembre 1954 | cessazione servizio passeggeri: 22 maggio 1951* |
porta di ponte Molino - piazza Garibaldi | 4 giugno 1907 | 22 maggio 1951* | - |
piazza Garibaldi - Bassanello | 4 giugno 1907 | 18 maggio 1940 | - |
piazza Mazzini - Pontevigodarzere | 16 aprile 1908 | 22 maggio 1951* | - |
porta di ponte Molino - piazza dei Signori | 7 dicembre 1908 | 3 dicembre 1954 | cessazione servizio passeggeri: 1 giugno 1937* |
piazza dei Signori - piazzale Pontecorvo | 7 dicembre 1908 | 1 giugno 1937* | - |
Ferrovia - corso del Popolo | 2 gennaio 1910 | 18 maggio 1940 | - |
corso del Popolo - piazza Garibaldi | 2 gennaio 1910 | 1945 | - |
piazza dei Signori - piazza Duomo - Porta San Giovanni | 23 aprile 1911 | ?? | - |
piazzale San Giovanni - Brentelle di Sotto - Tencarola | 23 aprile 1911 | 3 dicembre 1954 | - |
Tencarola - Abano | 23 aprile 1911 | 30 giugno 1952 | - |
Abano - Torreglia | 25 aprile 1911 | 30 giugno 1952 | - |
Tencarola - Villa di Teolo | 28 aprile 1911 | 1939 | - |
piazzale Pontecorvo - Voltabarozzo | 20 ottobre 1912 | 21 aprile 1937* | - |
piazza Garibaldi - Santa Sofia - Portello | 16 gugno 1914 | 1937 | - |
piazza Mazzini - via Beato Pellegrino | ?? | 1940 | 1, 2 |
Santa Sofia - Ospedale Civile | ?? | ?? | 1 |
Prato della Valle - Santa Giustina | ?? | 1 giugno 1937* | 1 |
Bassanello - Paltana | 10 marzo 1917 | 18 maggio 1940 | - |
corso del Popolo - Fiera | 1 gugno 1921 | 1945 | - |
piazza Duomo - ponte dei Tadi - Brentelle di Sopra | 20 ottobre 1921 | 25 ottobre 1953* | - |
piazzale Pontecorvo - Santa Giustina | 3 giugno 1922 | 1 giugno 1937* | - |
via Beato Pellegrino - barriera Trento | 12 aprile 1926 | 1940 | - |
Fiera - Stanga | 15 dicembre 1926 | 1945 | - |
ponte dei Tadi - Porta San Giovanni | ?? | 3 dicembre 1954 | - |
Note
L'asterisco indica le date di attivazione del servizio filoviario in sostituzione del servizio tranviario quando la data di cessazione di quest'ultimo non è conosciuta. |
Storia
modificaLa gestione municipale
modificaDopo soli quattro mesi di lavori, il 4 giugno 1907 venne solennemente inaugurato il tram elettrico sullo stesso percorso del vecchio impianto a cavalli.
La SAER e la filoviarizzazione
modificaL'ACAP e la dismissione
modificaIl materiale rotabile
modificaNote
modificaBibliografia
modifica- Daniele Cacozza, Giancarlo Bondi. Tram a Padova. In Tutto Treno & Storia, Aprile 2001, 5, 34-45. Ponte San Nicolò (PD), Duegi Editrice. ISSN 1124-4232.
- Gherardo Camposampiero, Il tram a Padova. Padova, Azienda Comunale Autofiloviaria Padova, 1959.
- Sergio D'Orazio. I trasporti pubblici a Padova dalle origini ad oggi. Padova, Azienda Comunale Autofiloviaria Padova, 1993.
- Lino Scalco. Dal tram a cavalli al tram su gomma. Padova, Signum Padova Editrice, 2004. ISBN 88-8475-014-8.