Utente:Luca Antonelli/Sandbox02
Piergiorgio Odifreddi (Cuneo, 13 luglio 1950) è un matematico, logico e scrittore italiano. I suoi scritti, oltre che di matematica, si occupano di divulgazione scientifica, storia della scienza, filosofia, politica e saggistica varia. Indice [nascondi]
* 1 Biografia o 1.1 Impegni politici * 2 Pensiero o 2.1 Critiche * 3 Onorificenze * 4 Bibliografia e opere o 4.1 Libri divulgativi o 4.2 Articoli o 4.3 Audiodocumentari o 4.4 Trasmissioni radiofoniche o 4.5 Opere teatrali * 5 Note * 6 Voci correlate * 7 Altri progetti * 8 Collegamenti esterni
Biografia [modifica]
Laureato in matematica a Torino nel 1973, dal 1983 al 2002 ha insegnato in Italia (Torino, Alessandria, Siena, Milano), negli Stati Uniti (Cornell University) e nella allora Unione Sovietica. Dal 2001 è professore ordinario di logica matematica presso il Dipartimento di matematica dell'Università di Torino.
Oltre che attivo nel campo scientifico, è un vivace polemista, scrittore ateo ed anticlericale, è noto anche per la contestazione (espressa nel suo libro "Zichicche") delle tesi e degli interventi dello scienziato cattolico Antonino Zichichi [1], dal quale è stato anche querelato per diffamazione; in primo grado Odifreddi è stato assolto.
Ha scritto come opinionista/recensore per La rivista dei libri e vari articoli divulgativi per Le Scienze (testata nella quale cura la rubrica Il matematico impertinente, omonima di un suo libro), oltre ad aver collaborato con vari quotidiani come la Repubblica, La Stampa e con il settimanale L'espresso. Radio Tre, Radio Due, Raidue e Raitre hanno ospitato alcuni suoi interventi in varie rubriche scientifiche. Dal 1996 al 2000 ha scritto numerosi articoli su Tuttoscienze.
Dal 2003 Odifreddi è presidente onorario dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Il 26 maggio 2005, su iniziativa dell'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, viene insignito del grado di Commendatore dell'OMRI.
Nel 2007 cominciarono le partecipazioni fisse al programma Crozza Italia su La7, varietà satirico condotto dal comico Maurizio Crozza (fino ad allora aveva partecipato solo come ospite a programmi televisivi).
Impegni politici [modifica]
Nel 2007 si è candidato alle primarie del Partito Democratico in una lista a sostegno di Walter Veltroni ed è risultato eletto nel collegio Torino Centro. Il 28 ottobre 2007 è stato nominato membro della Commissione Manifesto dei Valori dello stesso partito. Nel 2008 in un'intervista alla Repubblica dichiara l'abbandono della militanza attiva nel Partito Democratico pur senza rinunciare a votarlo. [2]
Pensiero [modifica] « Se la matematica e la scienza prendessero il posto della religione e della superstizione nelle scuole e nei media, il mondo diventerebbe un luogo più sensato, e la vita più degna di essere vissuta. Che ciascuno porti dunque il suo contributo, grande o piccino, affinché questo succeda, per la maggior gloria dello Spirito Umano. »
(Piergiorgio Odifreddi, Il matematico impertinente) « In fondo, la critica al Cristianesimo potrebbe dunque ridursi a questo: che essendo una religione per letterali cretini, non si adatta a coloro che, forse per loro sfortuna, sono stati condannati a non esserlo »
(Piergiorgio Odifreddi, Perché non possiamo essere cristiani)
Odifreddi è un razionalista[3]. Egli pensa che se la matematica e più in generale le scienze diventassero più importanti nella nostra società si potrebbero sconfiggere la magia, la pseudoscienza e la religione da lui considerate come credenze false e dannose, residui del passato. Inoltre Odifreddi ritiene che il cristianesimo, ancora più delle altre religioni, sia stato d'ostacolo allo sviluppo civile, morale, politico e scientifico dell'Europa. Odifreddi reputa inoltre che quanto comunemente definito "anticlericalismo" oggi non sia altro che la difesa della laicità dello stato[4], laicità da lui definita come: "agire come se la religione e la Chiesa non ci fossero, senza naturalmente far nulla affinché non ci siano"[5].
Il 16 giugno 2008, chiamato in causa dal giornalista Claudio Sabelli Fioretti che lo ha intervistato per La Stampa, Odifreddi ha asserito che "il sistema democratico è di tre secoli fa, è anacronistico. Oggi abbiamo mezzi elettronici. Oggi il governo dovrebbe limitarsi a fare ordinaria amministrazione". Mentre per i grandi temi ritiene più moderno un sistema corporativista tipo soviet[6].
Critiche [modifica]
Critiche al pensiero di Odifreddi sono giunte sia dal giornalismo di centro-destra[citazione necessaria] che di centro-sinistra[citazione necessaria] e sia dal mondo cattolico[citazione necessaria], principale bersaglio del matematico-saggista, specialmente nel suo libro Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici), ispirato al Perché non sono cristiano di Bertrand Russell.
In questo libro Odifreddi sottolinea che la parola "cretino" aveva in origine il significato di "cristiano". Tale etimologia è presente in alcuni testi, tra cui la Treccani[7]. Odifreddi evidenzia che la sua critica non è qualcosa di insolente, ma poggia su basi concrete: « L'accostamento tra Cristianesimo e cretinismo, apparentemente irriguardoso, è in realtà corroborato dall'interpretazione autentica di Cristo stesso, che nel Discorso della Montagna iniziò l'elenco delle beatitudini con: « Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei Cieli». »
(Piergiorgio Odifreddi, Perché non possiamo essere cristiani)
Numerosi studiosi di varie discipline sia umanistiche che scientifiche accusano Odifreddi di avere effettuato, con la stesura di questo libro, un "bignami" del laicismo privo di originalità e con riferimenti imprecisi e pasticciati alle Sacre Scritture[citazione necessaria].
A questa ed ad altre critiche, spesso riportate da autori che si sono limitati alla lettura superficiale di alcune parti del suo libro o addirittura solo del titolo[citazione necessaria], l'autore risponde con il testo: "il matematico impenitente" Longanesi 2008