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Angiolino Spallanzani (1902, Reggio Emilia1974, Barco) è stato un pittore, scultore, scenografo, inventore italiano. Ha partecipato con varie espressioni artistiche al secondo movimento futurista.

Biografia

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Angiolino Spallanzani è nato il 9 gennaio 1902 a Reggio Emilia, in via San Carlo 9, in una famiglia benestante. Suo padre, Giuseppe Spallanzani, era un avvocato e, per un breve periodo, un politico, eletto deputato al Parlamento Nazionale nel 1905. Sua madre, Giuseppina Chierici, era figlia del pittore Gaetano Chierici e condivideva la passione per l’arte e il teatro. Cresciuto in un ambiente colto e artistico, Angiolino sviluppò fin da giovane un forte interesse per la pittura e la meccanica.

 
A. Spallanzani, Foto e autoritratto, 1953

Formazione e carriera artistica

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Spallanzani frequentò l’Istituto d’Arte di Reggio Emilia e iniziò a dipingere già in giovane età. La sua produzione artistica, abbondante ed eclettica, spaziava dal figurativo all’astratto, includendo anche il futurismo e l’areopittura. Partecipò a concorsi di manifesti pubblicitari, si dedicò alla decorazione della ceramica e all’arredamento, dove sperimentò tecniche innovative.

Durante gli anni '20, progettò e costruì motociclette e automobili utilizzando materiali di recupero. Una delle sue creazioni più originali fu una “giardinetta” in legno e masonite, che divenne un simbolo del suo estro creativo.

Vita privata

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Nel 1928, Spallanzani sposò Rita Adelina Caramelli, conosciuta a Livorno. La coppia ebbe un figlio, Giorgio, nato nel 1930. Durante la Seconda guerra mondiale, la famiglia si trasferì temporaneamente in campagna per sfuggire ai bombardamenti. Spallanzani si dedicò anche alla gestione delle proprietà agricole di famiglia, producendo vino, parmigiano e altri raccolti.

Eredità e riconoscimenti

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Angiolino Spallanzani morì a Barco nell’estate del 1974. La sua opera fu celebrata nel 1975 con una mostra antologica nella Biblioteca Comunale di Barco. Nel corso degli anni, numerosi suoi lavori sono stati donati a istituzioni culturali, tra cui i Musei Civici di Reggio Emilia e il MART di Rovereto. Il Comune di Bibbiano gli ha dedicato una sala espositiva nel Centro Polifunzionale di Barco, che ospita mostre di giovani artisti e iniziative culturali.

Nel Villino Teresa, dove visse e lavorò, si tengono mostre annuali in occasione della fiera di Barco. La famiglia continua a promuovere la memoria dell’artista attraverso restauri e la creazione di un archivio consultabile.

Produzione artistica

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Spallanzani era un prolifico pittore di paesaggi, ritratti e scene di vita rurale. Amava immortalare scorci della città di Reggio Emilia e dei suoi abitanti, così come le campagne e le persone di Barco, dove aveva una seconda casa, il Villino Teresa. I suoi dipinti, caratterizzati da un’intensa sensibilità verso la vita quotidiana, costituiscono una preziosa testimonianza della società rurale del secondo dopoguerra.

 
Motociclette, 1957

Stile e influenze

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Lo stile di Spallanzani riflette una forte connessione con il territorio e la sua gente. Le sue opere rivelano un equilibrio tra tradizione e sperimentazione, con un’attenzione particolare per i dettagli della vita quotidiana. L’utilizzo di materiali di recupero nella pittura e nella meccanica dimostra la sua creatività e originalità.

Opere principali

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  • Dipinti di Barco e della vita rurale del secondo dopoguerra
  • Progetti e disegni per motociclette e automobili
  • Ritratti e scene urbane di Reggio Emilia
  • Decorazioni per ceramiche e arredamenti personalizzati

Esposizioni

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