Utente:Maximix/Draft
«Quell'angolo di mondo più d'ogni altro m'allieta,
là dove i mieli a gara con quelli del monte Imetto fanno
e le olive quelle della virente Venafro eguagliano;»
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Taranto (in dialetto locale Tarde) è una città di 194.795 abitanti dell'Italia meridionale, capoluogo dell'omonima provincia della Puglia e terzo più popoloso comune dell'Italia meridionale peninsulare. L'area vasta tarantina è costituita da 28 comuni, dei quali Taranto è il capofila.[1]
Situata nell'omonimo golfo sul Mar Ionio, si estende tra due mari: il Mar Grande ed il Mar Piccolo. Insieme a Pilone, nel territorio di Ostuni (BR), e a Santa Maria di Leuca (LE), rappresenta uno dei vertici ideali del Salento.
È sede di un grande porto industriale e commerciale e di un arsenale della Marina Militare Italiana, nonché della maggiore stazione navale. Vi si trova, inoltre, un importante centro industriale, con stabilimenti siderurgici (tra i quali il più grande centro siderurgico di Europa), petrolchimici, cementiferi e di cantieristica navale.
La sua provincia comprende 29 comuni ed è dedita all'agricoltura, alla pesca e all'industria nei settori aeronautico, chimico, alimentare, tessile, e all'artigianato nella lavorazione del legno, del vetro e della ceramica.
Geografia fisica
modificaLa "città dei due mari"
modificaTaranto si affaccia sul Mar Ionio ed è definita la "città dei due mari": il Mar Piccolo ed il Mar Grande. Il Mar Piccolo è separato dal Mar Grande da due penisole che lo chiudono a golfo, orientate entrambe verso un'isola che costituisce il nucleo originale della città, e collegate ad essa tramite il ponte di Porta Napoli o Ponte di Pietra, ed il Ponte Girevole. L'isola è divenuta tale in seguito al taglio della penisola eseguito durante la costruzione del fossato del Castello Aragonese, trasformato in seguito nel canale navigabile che mette in comunicazione il Mar Piccolo con il Mar Grande. Quest'ultimo, chiamato più frequentemente "rada" in quanto vi sostano le navi in attesa, è separato dal Mar Ionio dalle Isole Cheradi di San Pietro e San Paolo e da Capo San Vito.
Il Mar Piccolo è da considerarsi un mare interno, pertanto, presenta problemi di ricambio idrico. I suoi due seni sono idealmente divisi dal ponte Punta Penna Pizzone, che congiunge punta Penna con punta Pizzone: il primo seno ha la forma di un triangolo grossolano, i cui vertici meridionali sono rappresentati dall'apertura ad est sul secondo seno, e dall'apertura ad ovest sul Mar Grande tramite il canale naturale di Porta Napoli; il secondo seno ha invece la forma di un'ellisse, il cui asse maggiore misura quasi 5 km in direzione sudovest-nordest.
thumb|right|upright|Il panorama del Mar Grande dal Lungomare
Sia i venti che le maree, insieme alle sorgenti sottomarine con diversa salinità, condizionano l'andamento delle correnti di tipo superficiale e di tipo profondo tra i due seni del Mar Piccolo ed il Mar Grande. Nella parte settentrionale di entrambi i seni, sono localizzate alcune sorgenti sottomarine chiamate citri, che apportano acqua dolce non potabile mista ad acqua salmastra, donando alle acque del mare una condizione idrobiologica ideale per la coltivazione dei mitili, comunemente chiamati "cozze". Nel primo seno inoltre, sfocia il fiume Galeso.
La città si è sviluppata lungo tutte le coste summenzionate. Il borgo antico si trova sull'isola, la penisola ad est ospita il quartiere Borgo, attuale centro della città, nonché i quartieri Tre Carrare-Battisti, Italia-Montegranaro, Solito-Corvisea, Salinella, Talsano-San Donato, San Vito-Lama-Carelli e costituisce l'attuale asse di sviluppo della città. La penisola ad ovest, invece, ospita il quartiere Tamburi-Croce, nonché la zona industiale ed il porto commerciale. Più decentrato a nord del Mar Piccolo, si trova il quartiere Paolo VI.
Lo sviluppo lungo le penisole è iniziato verso la fine del XIX secolo; in precedenza infatti, la città era arroccata sull'isola. Questo è particolarmente osservabile considerando gli aspetti urbanistici della città: nel Borgo Antico si ha un intrico di vicoli, derivanti dalla costruzione di abitazioni quanto più possibile addossate per sfruttare tutto lo spazio disponibile e per facilitare la difesa in caso di invasioni, mentre nel Borgo Nuovo prevale un ordinamento più razionale, quasi a pianta di Ippodamo, modificata successivamente in una conformazione a ventaglio.
Clima
modificaIl clima della città, espresso dalle rilevazioni della stazione ubicata presso l'aeroporto militare di Grottaglie, è tipicamente mediterraneo ma con non rare punte continentali. L'inverno è generalmente mite e piovoso ma non sono infrequenti le irruzioni di aria fredda da est, che di rado arrecano precipitazioni nevose (gennaio 2002). Molto calda ed afosa l'estate tarantina, con valori che talvolta raggiungono i 40 gradi (vi sono affinità con il clima di Foggia ma con minime mediamente più elevate).
- Medie mensili elaborate in base alle rilevazioni della Stazione meteorologica di Taranto nel trentennio 1961-1990:
Storia
modificaLe origini
modificaLa cronologia tradizionale, assegna la data della fondazione di Taranto al 706 a.C.. Le fonti tramandate dallo storico Eusebio di Cesarea, parlano del trasferimento di alcuni coloni spartani in questa zona per necessità di espansione o per questioni commerciali. Questi, distruggendo l'abitato indigeno, portarono una nuova linfa di civiltà e di tradizioni. La struttura sociale della colonia sviluppò nel tempo una vera e propria cultura aristocratica, la cui ricchezza proveniva, probabilmente, dallo sfruttamento delle risorse del fertile territorio circostante, che venne popolato e difeso da una serie di phrouria, piccoli centri fortificati in posizione strategica.
Monumenti e luoghi di interesse
modificaArchitetture
modificaTaranto presenta sul suo territorio architetture che testimoniano la sua importanza storica e culturale: dagli antichi luoghi di culto, tra i quali i resti del Tempio Dorico e la Cripta del Redentore, ai palazzi appartenuti alle famiglie nobili ed alle personalità illustri della città, tra i quali Palazzo Pantaleo e Palazzo d'Ayala Valva.
La città offre inoltre una ricca varietà architettonica a testimonianza della forte religiosità e devozione: si va dal romanico al barocco della facciata della cattedrale di San Cataldo, dal gotico della chiesa di San Domenico Maggiore alle forme decisamente più eleganti delle chiese dalle linee rinascimentali e neoclassiche.
Numerose anche le cripte, i monasteri, i santuari e le edicole votive.
Siti archeologici
modificaNecropoli greco-romana
modificaLo studio delle necropoli scoperte nella città, ha fornito agli archeologi una grande quantità di informazioni sulla società, sulla cultura, sull'arte e sul lavoro degli antichi popoli del periodo greco-romano. I resti ritrovati, testimoniano la presenza di veri e propri rituali funerari: le sepolture avvenivano per inumazione, cioè seppellendo i defunti in posizione fetale, ma anche mediante cremazione, cioè bruciando i corpi dei defunti e conservandone le ceneri in un'urna.
All'interno delle tombe veniva deposto il corredo funerario, solitamente legato alla vita quotidiana dell'individuo, pertanto le stesse venivano corredate con utensili, vivande e gioielli, nel tentativo di imitare la casa del defunto.
Nelle necropoli di Taranto si possono riscontrare differenti tipi di tombe:
- le "tombe a camera" e le "tombe a semicamera", adottate dalle famiglie aristocratiche, collocate all'incrocio di due vie per essere facilmente individuabili;
- le "tombe a fossa", adottate dalle famiglie plebee, scavate nella roccia e chiuse da un masso.
Le 160 sepolture sono dislocate in sette siti archeologici: la necropoli di via Marche, le tombe a camera di via Umbria, di via Sardegna e di via Pio XII, la tomba a semicamera di via Alto Adige, l'ipogeo Genoviva di via Polibio e la "tomba degli atleti" di via Francesco Crispi.
Ipogeo De Beaumont Bonelli Bellacicco
modificaDi particolare rilievo è l'ipogeo "De Beaumont Bonelli Bellacicco", sito nel Borgo Antico in corso Vittorio Emanuele al civico 39, una struttura straordinaria che narra la storia di Taranto sin dall'epoca geologica risalente a circa 65 milioni di anni fa, con successive tracce magno-greche, bizantine, medioevali e del XVIII secolo.
L'ipogeo si sviluppa su tre livelli per complessivi 700 metri quadri e per 14 metri sotto il livello stradale. Al suo interno si trova il banco di roccia calcarea, sulla quale si possono ammirare i resti fossili dei mitili tipici di Taranto. Le mura perimetrali sono di origine bizantina, mentre è molto probabile che il muro che divide la struttura dal mare possa avere origini magno-greche.
L'ipogeo ha infatti uno sbocco esclusivo al livello del mare, che permette l'accesso diretto alla battigia del lungomare del Borgo Antico.
Su questa struttura è stato eretto in epoca successiva il Palazzo de Beaumont Bonelli, residenza della Marchesa De Beaumont e del Principe Bonelli suo marito.
Entrambe le strutture, benché private, sono a disposizione dei visitatori gratuitamente, in quanto patrimonio della storia e dell'arte di Taranto.
Aree naturali
modificaIsola dei Delfini
modificaL'Isola dei Delfini è un presidio multizonale di sanità e benessere della fauna marina protetta. Dovrebbe sorgere nel Borgo Antico della città nei pressi del Molo Sant'Eligio, e sarà costituito da un presidio multizonale medico veterinario, un pronto soccorso con sale cliniche mediche, chirurgiche ed ostetriche, la sala autopsia ed i laboratori di anatomia patologica, parassitologia, tossicologia e malattie infettive. Poco distante, nelle acque del Mar Grande, saranno dislocate le vasche galleggianti di degenza e quarantena destinate ad ospitare cetacei, tartarughe marine, foche e otarie, per consentirne lo studio e l'osservazione.
Il centro, unico in Europa nel suo genere, si avvarrà della collaborazione della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Bari - Corso di Laurea in Scienze della Maricoltura di Taranto, e si propone come promotore di specifiche iniziative mirate alla salvaguardia ambientale e all'osservazione degli animali. L'avvio dell'attività è previsto a completamento delle strutture.
Oasi Palude La Vela
modificaL'Oasi Palude "La Vela" è un'area naturale protetta di proprietà demaniale a valenza naturalistico-ambientale situata sulle sponde del Mar Piccolo. L'ambiente è prevalentemente di tipo palustre, con canneto e macchia mediterranea, ampi acquitrini e zone periodicamente sommerse. L'avifauna è caratterizzata da una colonia stanziale di aironi cinerini, ma durante i mesi invernali la popolazione aumenta sensibilmente per numero e per specie: si segnalano infatti gru, cicogne, fenicotteri, volpoche, falco pescatore. La flora presenta ampi salicornieti, orchidee spontanee e pinete di pino d'Aleppo. L'oasi funge principalmente da centro di irradiamento dell'avifauna che colonizza gradatamente le aree circostanti, ed è stata gestita dal WWF di Taranto, che ha svolto attività di monitoraggio e anti-bracconaggio, fino a pochi anni fa
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[2]
Nota bene: in verde sono evidenziati i dati relativi alla popolazione del Comune di Taranto alla data citata. In blu sono evidenziati i dati relativi alla popolazione residente negli attuali confini del Comune di Taranto dal 1951 a oggi. Il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.</ref
Dialetto
modificaIl dialetto tarantino affonda le sue origini nell'antichità, quando il territorio era dominato dalle popolazioni messapiche. La colonizzazione dei Greci che vide affiorare Taras, non solo come città più importante della Magna Grecia, ma anche come centro culturale, poetico e teatrale, ha lasciato un notevole influsso linguistico, sia dal punto di vista lessicale che morfo-sintattico, nonché un particolarissimo accento che secondo gli studiosi doveva corrispondere all'antica cadenza dorica. Questi influssi sono ancora oggi notabili in parole di origine greca. La particolare chiusura vocalica e l'allungamento delle "vocali dure", hanno dato al dialetto tarantino una cadenza che ricorda molto un "dialetto arabo", se pur con qualche accenno alle sonorità doriche arcaiche.
Qualità della vita
modificaIl problema dell'inquinamento
modificaTaranto è una delle città più inquinate dell'Europa occidentale per i veleni emessi delle industrie del suo territorio[3], e con un tasso tumorale ben più alto rispetto alla media nazionale [4].
Cultura
modificaGli atleti di Taranto ad Olimpia
modificaTra il VI ed il IV secolo a.C., grazie alle partecipazioni alle feste panelleniche, che si celebravano con gare ginniche, si instaurarono rapporti di tipo sportivo tra la città di Taranto e la Grecia Continentale. Nel momento in cui i Giochi Olimpici raggiunsero una certa importanza, alle competizioni presero parte anche i popoli della Magna Grecia, compresi gli atleti tarantini. Fu proprio in questo periodo che gli atleti di Taranto si affermarono in importanti discipline olimpiche. Tra questi il più importante fu Icco, medico ginnasiarca e maestro, nonché fondatore della ginnastica medica e della dieta atletica. Vincitore del Pentathlon nella 77ª Olimpiade (472 a.C.), gli venne dedicato un monumento nel tempio di Giunone ad Olimpia a testimonianza di questa sua vittoria. Testimonianza fondamentale delle vittorie ai Giochi di Olimpia è anche il famoso Atleta di Taranto, il cui sarcofago è esposto nel Museo nazionale archeologico di Taranto. Dalle analisi effettuate sulle tre anfore panatenaiche rinvenute insieme al sarcofago, è stato possibile dedurre che l'atleta si affermò in due specialità del pentathlon (lancio del disco e salto con gli halteres, pesi a forma semilunata), nel pugilato e nella corsa con la quadriga. L'importanza dello sport era particolarmente sentita a Taranto, tanto che vi si celebravano spesso manifestazioni sportive. Nel Ginnasio tarantino, infatti, la gioventù si esercitava a corpo nudo e si allenava nelle varie specialità sportive. Dopo quelli di Crotone, gli atleti di Taranto furono tra i più rinomati della Magna Grecia.
Olimpiade | Anno | Atleta | Specialità |
---|---|---|---|
63ª Olimpiade | 520 a.C. | Anoco | Corsa del diaulo |
65ª Olimpiade | 512 a.C. | Adamanto | Corsa Stadio |
Anoco | Corsa del diaulo | ||
76ª Olimpiade | 476 a.C. | Ignoto tarantino | Corsa oplite |
Zopiro | Pentathlon o quinquernizio, corsa oplite | ||
77ª Olimpiade | 472 a.C. | Epicratide | Lotta |
Icco | Pentathlon | ||
78ª Olimpiade | 468 a.C. | Ippozione | Penthatlon |
100ª Olimpiade | 380 a.C. | Dionisodoro | Corsa stadio |
107ª Olimpiade | 352 a.C. | Smicrino | Corsa stadio |
111ª Olimpiade | 336 a.C. | Mue | Pugilato |
Ignoto tarantino | Ippica | ||
? | ? | Timante | Giochi vari |
Istruzione
modificaBibioteche
modificaLa Biblioteca Comunale conta nella sezione "Rari" 33 manoscritti, 4 incunaboli, circa 300 cinquecentine, numerose opere del seicento, del settecento e dell'ottocento e 4 pergamene.
Ricerca
modificaIstituto Sperimentale Talassografico Attilio Cerruti
modificaNato nel 1914 come "Laboratorio Demaniale di Biologia Marina" per la ricerca applicata alla molluschicoltura, l'Istituto Sperimentale Talassografico "Attilio Cerruti" ha sede in via Roma, ed è intitolato al suo fondatore per i meriti acquisiti in campo scientifico. Attilio Cerruti incrementò notevolmente l'attività scientifica e il patrimonio del laboratorio, ospitato in due vani concessi dal Comune fino al trasferimento presso la sede attuale, costruita nel 1932 in stile rinascimentale. Entrato a far parte definitivamente del Consiglio Nazionale delle Ricerche nel 1977, afferisce al Comitato Nazionale per le Scienze e le Tecnologie dell'Ambiente e dell'Habitat.
La sede dell'istituto è all'interno di un parco in prossimità del canale navigabile, quindi in una posizione privilegiata per l'accesso al Mar Piccolo e al Mar Grande. La disponibilità di moderne attrezzature di laboratorio nel campo della spettrofotometria ad assorbimento atomico, della gascromatografia, della cromatografia liquida ad alta pressione, della spettrometria di massa, della polarografia e dell'analisi automatica delle acque, e la disponibilità di un'imbarcazione di 15 metri, ne fa un centro ideale per l'attività di ricerca in campo marino. Sono inoltre presenti nei locali camere termostatiche per colture di organismi marini animali e vegetali, e 5 vasche di 40 metri cubi alimentate con acqua di mare.
I suoi principali campi di ricerca sono:
- Cicli biochimici nel Mar Piccolo;
- L'impatto degli inquinanti con l'ecosistema marino;
- Controllo e recupero ambientale;
- L'impatto della pesca di crostacei sulla biodiversità della costa del Salento;
- L'introduzione della Caulerpa racemosa e della Undaria pinnatifida;
- Biodiversità della flora batterica marina;
- Coltura delle alghe a fini energetici.
Sono annessi all'istituto un museo e una biblioteca: il museo contiene una collezione di circa 3.000 reperti riferiti alla vita del mare e alla ricerca, alcuni risalenti al XIX secolo, mentre la biblioteca è dotata di un'emeroteca con 180 periodici nazionali e 600 riviste internazionali, nonché 1.650 volumi e una ricca collezione di estratti e monografie.
Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli
modificaLa Fondazione Marittima "Alessandro Michelagnoli" si prefigge lo scopo di favorire la cultura umanistica, scientifica e tecnica del mondo del mare e valorizzare e promuovere la ricerca marina. Nata il 12 maggio 1989 con il patrocinio della Marina Militare Italiana, ha sede in corso Umberto al civico 147, ed è intitolata all'ammiraglio tarantino Alessandro Michelagnoli, che contribuì dopo la seconda guerra mondiale alla rinascita della Marina e ne ricoprì negli anni '60 il massimo incarico di Capo di Stato Maggiore.
La fondazione opera d'intesa con organismi universitari e della ricerca nazionali e regionali, tra cui il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche, e si avvale della professionalità di ingegneri, architetti, biologi, geologi, oceanografi, ufficiali della Marina, collaboratori del mondo istituzionale ed industriale, che hanno a disposizione un laboratorio di informatica per l'editoria elettronica, per le applicazioni e le banche dati multimediali sul mondo marino, una mediateca ed una biblioteca ricca di diapositive, fotografie, documenti multimediali e libri pertinenti, nonché la Galleria della Scienza e della Tecnica, con opere di elevato valore scientifico-divulgativo.
Scuole
modificaLa città è sede anche di numerosi Licei, Istituti e Biblioteche. I primi furono il Liceo Ginnasio "Archita" del 1872, il Liceo Scientifico "Giuseppe Battaglini" e l'Istituto Tecnico per le Attività Sociali "Maria Pia di Savoia", entrambi del 1927. Il Liceo "Archita" fu istituito inizialmente come collegio maschile per ragazzi di buona famiglia, mentre l'Istituto "Maria Pia di Savoia" nacque come scuola privata di avviamento professionale per la donna. Nella città ha sede anche il Liceo Ginnasio Statale "Aristosseno" che per il ramo linguistico prevede l'indirizzo internazionale, sperimentato solo in pochissime città italiane.
Università
modificaLa città è sede della seconda facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari e di numerosi corsi di laurea erogati dall'Università degli Studi di Bari, nonché sede decentrata della LUMSA - Libera università Maria SS. Assunta di Roma e dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Inoltre il 17 maggio 2006 il rettore dell'Università di Bari, Giovanni Girone, ha firmato il decreto che sancisce l'autonomia delle seconde facoltà di Economia, di Giurisprudenza e di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali a decorrere dal 1º ottobre 2006: questo costituisce un passo importante verso l'istituzione dell'Università degli Studi di Taranto, che per altro è stata oggetto di numerosi disegni di legge fino ad oggi non concludenti.
Musei
modificaMuseo nazionale archeologico
modificaIl Museo nazionale archeologico di Taranto, identificato anche dall'acronimo "MARTA", è un importante museo archeologico dove è esposta, tra l'altro, una delle più grandi collezioni di manufatti dell'epoca della Magna Grecia, tra cui i famosi Ori di Taranto. Il museo, sito in corso Umberto I al civico 42, è stato fondato nel 1887 ed occupa la sede dell'ex convento di San Pasquale di Baylon, edificato nel XVIII secolo. L'archeologo Luigi Viola voleva farne un Museo della Magna Grecia, ma esso è sempre stato dedicato, principalmente, alla documentazione archeologica di Taranto e del resto della Puglia.
Il piano rialzato del museo è utilizzato, attualmente, per esposizioni temporanee. Il primo piano ospita la sezione greco-romana inerente la società tarantina. Il secondo piano ospita la sezione preistorica del Paleolitico e dell'età del Bronzo inerente l'intero territorio pugliese. Al centro di una delle sale è custodita anche la tomba dell'Atleta di Taranto.
Media
modificaFilmografia
modifica«Queste ostriche puzzano. Dite che sono venute da Taranto?
Allora sono venute a piedi, facendo una puntatina a Gorgonzola.
Comunque, che puzzino o no, per me fa lo stesso.»
- Il mondo di Sara (2007)
- Two families (2006)
- Il sogno di Nando (2005)
- Il miracolo (2003)
- Sarò il tuo giudice (2001)
- Figli di Annibale (1998)
- Le acrobate (1997)
- Io speriamo che me la cavo (1992)
- White "pop" Jesus (1980)
- L'infermiera di notte (1979)
- Promesse di marinaio (1958)
- Imbarco a mezzanotte (1952)
- I pirati di Capri (1949)
Enogastronomia
modificaI ristoranti tradizionali della città offrono una cucina leggera ma gustosa, che combina sapientemente i frutti di mare con i prodotti della terra, conditi con l'ottimo olio extravergine di oliva tarantino (Olio Terre Tarentine DOP). Piatti tipici come i cavatelli con le cozze, il risotto ai frutti di mare, il polpo ed il pesce alla griglia, sono accompagnati da ortaggi crudi o cucinati nei modi più vari: i pomodori, i peperoni, le melanzane, i carciofi ed i legumi sono particolarmente saporiti.
Da non dimenticare le orecchiette (a Taranto chiamate chiangarèdde) con le cime di rapa o al ragù, nonché le mozzarelle e le provole fresche, o gli involtini di vitello e i fegatini alla brace, accompagnati con i vini del territorio (Aleatico di Puglia DOC, Lizzano DOC, Martina Franca DOC, Primitivo di Manduria DOC).
Arance, mandarini, clementine (Clementina del Golfo di Taranto IGP), uva, fichi e angurie non mancano mai sulle tavole imbandite, così come i dolci di miele ed in pasta di mandorle, o le più tipiche Carteddàte, Sannacchiùdere e Pettole, preparate nell'occasione di particolari festività o ricorrenze.
Personalità legate a Taranto
modificaTaranto ha dato i natali e ha ospitato numerose personalità illustri che hanno contribuito fin dall'antichità a scrivere la storia della città: dal filosofo pitagorico Archita, la cui politica di sviluppo portò Taranto a diventare la metropoli più ricca e importante della Magna Grecia, al drammaturgo Livio Andronico, primo traduttore in latino dell'Odissea di Omero nell'opera nota come Odusia.
Si ricordano inoltre il vescovo irlandese san Cataldo, patrono della città, ed il compatrono sant'Egidio Maria da Taranto, unico santo della Chiesa cattolica nativo di Taranto.
Per motivi di studio vi soggiornarono anche l'attore Rodolfo Valentino e il cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri nonché presidente del partito della Democrazia Cristiana Aldo Moro.
Personaggi tarantini contemporanei
modifica- Attori e registi
- Conduttori e presentatori
- Cantautori e cantanti
- Compagnie musicali
- Tenori e soprani
- Magistrati e giuristi
- Politici
- Scrittori e poeti
- Sportivi
Eventi
modificaLe principali manifestazioni che si svolgono in città durante l'anno sono:
- Settimana Santa di Taranto (marzo o aprile);
- Gara di auto d'epoca "Tarantostorica" (marzo);
- Celebrazioni in onore di San Cataldo (maggio);
- Rievocazione del matrimonio di Maria d'Enghien (maggio);
- Mostra fotografica "FotoArte" (maggio);
- Palio di Taranto (maggio e luglio);
- Rievocazione storica della "Milano-Taranto" (luglio);
- Portici d'estate (luglio e agosto);
- Città aperte (luglio, agosto e settembre)
- Anniversario del Cristo del Mare (agosto);
- Processione a mare "Stella Maris" (settembre) ;
- Settimana Internazionale di danza Taranto Danza (settembre);
- Congresso Internazionale sulla Magna Grecia (settembre);
- Jonio Educational Film Festival (ottobre);
- Processione dell'Immacolata (dicembre);
- Taranto Film Festival (dicembre);
- Trofeo Internazionale di Jūdō "Città di Taranto";
- Torneo Internazionale Femminile di Tennis "Città di Taranto";
- Festival Italiano della cucina con la cozza tarantina.
Sviluppo morfologico
modificaL'età arcaica
modificaUna ricostruzione topografica che risulti attendibile della Taranto antica è molto difficile, in quanto l'attuale configurazione edilizia del Borgo Antico, è il risultato del millenario sovrapporsi di interventi urbanistici. Le continue demolizioni e ricostruzioni, avvenute spesso riutilizzando materiali e resti architettonici di varia provenienza, hanno contribuito significativamente alla cancellazione delle tracce del passato. A questo si vanno ad aggiungere il trafugamento di reperti archeologici e gli scavi distruttivi, operazioni che hanno reso spesso arduo il lavoro degli studiosi impegnati sia nella comprensione della città greco-romana, che nell'attribuzione ai reperti della giusta identità e ubicazione.
Geografia antropica
modificaCircoscrizioni e quartieri
modificaCircoscrizione | Superficie (km²) |
Abitanti | Densità (ab/km²) |
Suddivisioni | |
---|---|---|---|---|---|
I | Paolo VI | 55,05 | 40.254 | 731 | Paolo IV |
II | Tamburi - Lido Azzurro | 37,85 | 18.300 | 483 | Tamburi, Lido Azzurro, Croce, Porta Napoli |
III | Città Vecchia - Borgo | 2,36 | 2.745 | 1163 | Città Vecchia, Borgo |
IV | Tre Carrare - Solito | 15,93 | 48.934 | 560 | Corvisea, Cimino |
V | Montegranaro - Salinella | 16,34 | 48.123 | 2333 | Salinella, Italia, Taranto 2, Toscano |
VI | Talsano-San Vito-Lama | 85,34 | 36.756 | 407 | Talsano, San Vito, Lama, Battaglia, Carelli, Sanarica, Palumbo, San Donato, Tramontone |
Totale Comune | 217,87 | 195.112 | 656 |
Il 9 aprile 1993, la frazione di Statte si è separata da Taranto diventando comune autonomo.
Economia
modificaLo sviluppo
modificaTaranto deve da sempre ai suoi mari la sua stessa esistenza. L'acqua dolce e pura delle sorgenti, il clima temperato, le coste verdeggianti e la pescosità varia ed abbondante, fecero della città un luogo generoso e prospero per i residenti, nonché un porto ricco e sicuro per i naviganti del Mar Mediterraneo. Per questi motivi, la Taranto magno-greca fu un importante centro di scambi commerciali soprattutto con la Grecia e l'Asia Minore. Nel Mar Piccolo in particolare, era fiorente l'industria per la lavorazione del bisso e per la produzione della porpora.
Nonostante il successivo sviluppo del porto concorrenziale di Brindisi per volontà dei conquistatori romani, Taranto continuò a mantenere una notevole importanza, trasformandosi in un luogo di villeggiatura. Il successivo avvicendamento dei Bizantini, dei Goti e di Longobardi, ne sancì purtroppo il lungo ed inesorabile decadimento, la cui drammaticità fu raggiunta con la distruzione totale della città ad opera dei Saraceni nel 927.
Infrastrutture e trasporti
modificaStrade e autostrade
modificaI collegamenti stradali principali sono rappresentati da (vedi):
- Autostrada A14 Bologna-Taranto (barriera di Massafra) da e per l'Italia settentrionale;
- Strada Statale 106 Jonica da e per la Calabria;
- Strada Statale 100 di Gioia del Colle da e per Bari;
- Strada Statale 7 Via Appia da e per Brindisi;
- Strada Statale 7/ter da e per Lecce;
- Strada Statale 172 dei Trulli da e per Martina Franca ed i comuni della Valle d'Itria.
La Strada Statale 7/ter dal Porto fino all'incrocio dell Asse del Ponte di Punta Penna e per tutto quest'ultimo fino a Via Cesare Battisti forma la tangenziale Nord-Est di Taranto, molto suggestiva per i paesaggi spettacolari che offre, specie sul Ponte Punta Penna, che permette di vedere tutta la città ionica, il mar Piccolo con le sue miticolture e la campagna pugliese.
Ferrovie
modificaI collegamenti ferroviari sono assicurati da Trenitalia sia con la Calabria, che con Bari e Brindisi, quindi verso tutte le località servite dalle linee ionica e adriatica.
Taranto è inoltre collegata al resto della Puglia grazie alle Ferrovie del Sud Est mediante due stazioni:
- Taranto Centrale, in comune con Trenitalia;
- Taranto Galese.
Aeroporti
modificaL'Aeroporto di Taranto-Grottaglie "Marcello Arlotta" effettua servizi di linea per il traffico passeggeri con voli charter. Gli aeroporti più vicini sono:
Porti
modificaPorto turistico Molo Sant'Eligio
modificaIl porto turistico di Taranto è situato sulle aree del Molo Sant'Eligio, nella parte del Borgo Antico prospiciente il Mar Grande: questa ubicazione, consente l'osservazione dei numerosi elementi di rilevanza storica, culturale, archeologica ed architettonica che caratterizzano l'intera isola.
La struttura prevede 254 posti barca, ed è dotata di pontili fissi e galleggianti, di una banchina e di uno scalo di alaggio, di piazzali di rimessaggio, di parcheggi ed aree verdi attrezzate.
Vengono inoltre erogati servizi di ricezione e ristoro, e tutti i servizi connessi con il turismo nautico: attracco attrezzato, riparazione, rifornimento carburanti, informazioni turistiche, nonché attività ricreative, sportive, culturali ed artistiche.
Mobilità urbana
modificaL'azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico in tutto il territorio comunale è la Società per azioni AMAT. Il trasporto pubblico a Taranto nacque nel 1885, in seguito alla richiesta di istituzione di un servizio che venisse incontro alle esigenze dei lavoratori dell'Arsenale Militare Marittimo. Dal 2003 è stato istituito il servizio di idrovie, grazie all'utilizzo delle due motonavi Clodia e Adria.
Sport
modificaCalcio
modifica- La società di calcio maschile più rappresentativa è la Taranto Sport.
- La società di calcio femminile più rappresentativa è la International Taranto.
Canoa
modifica- Le società di canoa più rappresentative sono: la LNI Taranto Canoa , la AS Taranto Canoa e la ASD Orizzonte Canoa. Le prime due gareggiano sia in canoa polo che in canoa sprint. La ASD Orizzonte Canoa si occupa di escursionismo, turismo, sport ed ambiente.
Ciclismo
modifica- Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
- 1995 (18 maggio) - 6ª tappa, vinta da Nicola Minali;
- 1997 (26 maggio) - 10ª tappa, vinta da Mario Cipollini.
Football americano
modifica- Le società di football americano maschile più rappresentative sono la AS Delfini Taranto e Taranto Spartans.
Hockey
modifica- La società di hockey in-line maschile più rappresentativa è la Nubile Bears Taranto.
Motociclismo
modifica- Taranto è traguardo della storica Milano-Taranto.
Pallacanestro
modifica- La società di pallacanestro femminile più rappresentativa è la Taranto Cras Basket.
- La società di basket maschile più rappresentativa è la Libertas Basket Taranto.
Pallacanestro in carrozzina
modifica- Le società di pallacanestro in carrozzina maschile più rappresentative sono la Dream Team Taranto e la Taranto Basket 93.
Pallanuoto
modifica- La società di pallanuoto maschile più rappresentativa è la Rari Nantes Taranto 1996.
Pallavolo
modifica- La società di pallavolo femminile più rappresentativa è la Nati a Taranto Volley.
Rugby
modifica- Le società di rugby maschile più rappresentative sono la FC Rugby Taranto e la AS Taranto Rugby.
Football americano
modifica- La società di football americano maschile più rappresentativa è la AS Spartans Taranto.
- Scherma
- L'associazione di scherma più rappresentativa è la Club Scherma Taranto.
Tennis
modifica- La tennista più rappresentativa è Roberta Vinci.
Tennis da tavolo
modifica- La società di tennis da tavolo più rappresentativa è la CTT Taranto.
- I pongisti più rappresentativi a livello nazionale sono[5]:
Tiro con l'Arco
modifica- L'associazione di tiro con l'arco più rappresentativa è la A.S.D. Arcieri dello Jonio.
Vela
modifica- L'associazione di vela più rappresentativa è la AS Libertas Taranto Vela.
- I circoli velici della città sono:
- Lega Navale Italiana;
- Sezione Velica Marina Militare;
- Circolo della Vela di Taranto;
- Centro velico Ondabuena;
- Compagnia della Vela;
- Centro Velico Alto Jonio;
- Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia Vela:
- Taranto è stata per molti anni campo di allenamento dell'ammiraglio Agostino Straulino.
- Nel 1997 Taranto ha ospitato alcune discipline sportive dei XIII Giochi del Mediterraneo.
- Il 3 gennaio 2006 Taranto è stata tappa del viaggio della Fiaccola olimpica per le Giochi olimpici invernali di Torino 2006; è stata anche tappa del viaggio della fiaccola olimpica dei giochi olimpici di Roma 1960[6].
Impianti sportivi
modificaStadi
modificaLo Stadio "Erasmo Iacovone", ex Stadio "Salinella" dal nome del quartiere cittadino nel quale è situato, è il maggiore stadio di calcio della città.
Amministrazione
modificaTemplate:ComuniAmministrazione
Elenco dei sindaci di Taranto
modificaStemma
modificaLo stemma civico di Taranto fu riconosciuto ufficialmente il 20 dicembre del 1935:
«D'azzurro, al delfino nuotante e cavalcato da un Dio marino nudo sostenente nel braccio sinistro un panneggio svolazzante e con la destra scagliante il tridente, al capo cucito di rosso centrato, caricato della conchiglia d'oro, posta fra la leggenda Taras»
Il giovane dio sullo stemma è Taras, figlio del dio Poseidone, ma precedentemente al suo posto era raffigurato un uomo barbuto coronato, che portava al posto del drappo uno scudo con sopra uno scorpione. Questa rappresentazione fu abbandonata su ispirazione delle monete magno-greche del periodo di massimo splendore, in quanto l'uomo barbuto raffigurava Poseidone, e non suo figlio morto fanciullo.
Gli scandali e il dissesto finanziario del 2006
modificaIl precedente sindaco Rossana Di Bello si è dimessa dall'incarico 17 febbraio 2006, a seguito ad una condanna ad un anno e quattro mesi (pena sospesa) per abuso d'ufficio e falso ideologico nell'ambito dell'inchiesta sull'affidamento della gestione dell'inceneritore cittadino alla società Termomeccanica. Al suo posto il prefetto ha nominato Tommaso Blonda quale commissario straordinario il quale è rimasto in carica fino alle successive elezioni del 27 e 28 maggio 2007.
Durante il commissariamento, il comune ha dichiarato lo stato di dissesto finanziario. Nel marzo del 2007 Francesco Boccia, capo della commissione di liquidazione, ha accertato che il Comune di Taranto aveva accumulato debiti per 637 milioni di euro, a fronte di entrate disponibili per meno di 60 milioni di euro.[7] Si tratta del più grave dissesto finanziario di un ente locale italiano mai verificatosi, secondo, nel mondo, solo a quello di Seattle.[8]
Gemellaggi
modifica- Brest (Francia) dal 1964, ha in comune con Taranto la tradizione marinaresca, essendo sede della principale base navale francese.
- Donetsk (Ucraina).
- Dal 2000 il Palazzo di Città ospita un presepio offerto dalla città di Betlemme.
- Dal 2002 alcune scuole della città e della provincia, sono impegnate nella realizzazione del Progetto Russia insieme ad altrettante scuole di Mosca (Russia):
- L'Istituto Comprensivo "Cesare Battisti" è gemellato con l'Istituto N° 1250 e con il Centro Multiculturale;
- L'Istituto "Giovanni Bettolo" è gemellato con l'Istituto N° 1223;
- L'Istituto Tecnico Industriale Statale e Liceo Scientifico Tecnologico "Augusto Righi" è gemellato con il Centro Giovanile;
- Il Liceo Ginnasio Statale "Aristosseno" è gemellato con l'Istituto N° 1249;
- L'Istituto Comprensivo "Galileo Galilei" è gemellato con l'Istituto N° 251 e con l'Istituto Teatrale;
- La Scuola Media "Cristoforo Colombo" è gemellata con l'Istituto N° 1576;
- La Scuola Media "Ugo Foscolo" è gemellata con l'Istituto N° 1251.
- Nel 2006 è partito il gemellaggio con Sparta (Grecia), secondo un progetto patrocinato dall'Unione europea che vede coinvolti i comuni di Taranto e Sparta, insieme alle amministrazioni comunali di Grottaglie, Massafra e Manduria. Il gemellaggio ospiterà un'importante manifestazione pubblica chiamata Simposio su Archita, con dibattiti e convegni dedicati al filosofo che governò Taranto.
Cultura popolare
modifica- La Voce del Popolo del 7 settembre 1941, pubblicò un articolo sulla natalità nel quale si annoverava la città tra quelle più prolifiche. Veniva a tal proposito ricordata Addolorata Sangermano in Boccuni, che aveva dato alla luce il suo diciassettesimo figlio. Qualche anno prima, nel 1937, Taranto era balzata agli onori della cronaca grazie al parto plurimo di quattro gemelli di Maria Nardelli in Cardellicchio.
- Sul lungomare del Borgo Antico, un pannello in ceramica di 140 metri quadri raffigura la leggenda della colonizzazione greca e della successiva nascita di Taranto. L'opera realizzata dell'artista Silvana Galeone su progetto del Centro Culturale Filonide, si ispira al mito dell'eroe spartano Falanto ed al responso dell'Oracolo di Delfi da lui interpellato, il quale sentenziò: «Quando vedrai piovere dal ciel sereno, conquisterai territorio e città.». Falanto, vedendo piangere sua moglie Ethra, il cui nome in greco vuol dire "cielo sereno", ritenne che l'oracolo si fosse avverato, e si accinse a fondare la sua città a cui diede il nome di Saturo, località ancora esistente a pochi chilometri dalla città.
- Esiste un detto locale: "Tre sono le città più belle del mondo: Budapèst, Bucarèst e Tarde nuèste".
- La Birra Raffo è per antonomasia "la birra dei tarantini".
Galleria fotografica
modifica<gallery> Immagine:Ponte_Girevole_Taranto_clodia.jpg|Taranto - Canale navigabile Immagine:Ponte_Girevole_Taranto.jpg|Taranto - Ponte Girevole Immagine:Ponte_Girevole_Taranto_aperto.jpg|Taranto - Ponte Girevole aperto Immagine:Ponte_Girevole_Taranto_sera.jpg|Taranto - Ponte Girevole di sera Immagine:Castello_Aragonese_Taranto.jpg|Taranto - Castello aragonese Immagine:Castello_Aragonese_Taranto_festa.jpg|Taranto - Castello aragonese a festa Immagine:Lungomare_Taranto.jpg|Taranto - Lungomare Vittorio Emanuele III Immagine:Lungomare_Taranto_rotonda.jpg|Taranto - Rotonda del Lungomare Immagine:Palazzo_Governo_Taranto.jpg|Taranto - Palazzo del governo Immagine:Municipio_Taranto_sera.jpg|Taranto - Municipio di sera Immagine:Piazza_Maria_Immacolata_Taranto.jpg|Taranto - Piazza Maria Immacolata Immagine:Monumento_Marinai_Taranto.jpg|Taranto - Monumento ai Marinai Immagine:Fontana_Rosa_Venti_Taranto.jpg|Taranto - Fontana Rosa dei Venti Immagine:Monumento_Caduti_Guerra_Taranto.jpg|Taranto - Monumento ai caduti in guerra Immagine:Concattedrale_Taranto.jpg|Taranto - Concattedrale Gran Madre di Dio </gallery>
Note
modifica- ^ Convenzione costitutiva area vasta tarantina.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 31-12-2019.
- ^ Corriere della Sera del 21 Ottobre 2008
- ^ Tumori e inquinamento ecco i dati-record di Taranto
- ^ Campioni italiani veterani e relativi podi.
- ^ (EN) Organizing Committee of the Games of the XVII Olympiad, The Games of the XVII Olympiad - Rome 1960 - The Official Report - Volume 1 (PDF), Roma, 1960, p. 215. URL consultato l'8 aprile 2007.
- ^ Dichiarato dissesto finanziario del Comune di Taranto, La Gazzetta del Mezzogiorno, 18 ottobre 2006.
- ^ Deficit di Taranto, il peggiore della storia, La Gazzetta del Mezzogiorno, 9 marzo 2007.
Bibliografia
modifica- Quintino Quagliati - Il Museo Nazionale di Taranto - Istituto Poligrafico dello Stato - Roma, 1932
- Pietro Parenzan - L'anello di san Cataldo nel Mar Grande di Taranto - (da Thalassia Salentina vol. 6 pp. 3-24) - Galatina, 1972
- Ettore M. De Juliis - Gli Ori di Taranto in Età Ellenistica - Arnoldo Mondadori Editore - Milano, 1984
- Ettore M. De Juliis - D. Loiacono - Taranto. Il Museo Archeologico - Mandese Editore - Milano, 1988
- Giacinto Peluso - Storia di Taranto - Scorpione Editrice - Taranto, 1991
- Giuseppe Mazzarino - Taranto, la sua vera storia - Ink Line - Taranto, 1999
- Nicola Caputo - Taranto com'era - Edizioni Cressati - Taranto, 2001
- Patrizia De Luca - Il Centro Storico di Taranto: l'Isola - Scorpione Editrice - Taranto, 2004
- Rocco Tancredi - Il porto di Taranto tra vecchie e nuove sfide - Scorpione editrice - Taranto, 2004
- Pietro Massafra - Francesco Carrino - Il Centro Storico di Taranto: il Borgo - Scorpione Editrice - Taranto, 2004
- Nicola Cippone - Taranto, il Borgo prima del Borgo - Edizioni Archita - Taranto, 2006
- Bellacicco-Chirico-De Vitis-Ferilli-Mastronuzzi - Il mistero della marchesa-recupero di palazzo de Beaumont Bonelli fra storia ed esoterismo - Centro Culturale Filonide Editore - Taranto, 2008
Voci correlate
modificaAltri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Circoscrizioni di Taranto
- Museo Archeologico Nazionale di Taranto
- Cartina toponomastica di Taranto
- Veduta satellitare di taranto
- La Settimana Santa a Taranto
«Quell'angolo di mondo più d'ogni altro m'allieta,
là dove i mieli a gara con quelli del monte Imetto fanno
e le olive quelle della virente Venafro eguagliano;»
Template:Comune
Taranto (in dialetto locale Tarde) è una città di 194.795 abitanti dell'Italia meridionale, capoluogo dell'omonima provincia della Puglia e terzo più popoloso comune dell'Italia meridionale peninsulare. L'area vasta tarantina è costituita da 28 comuni, dei quali Taranto è il capofila.[1]
Situata nell'omonimo golfo sul Mar Ionio, si estende tra due mari: il Mar Grande ed il Mar Piccolo. Insieme a Pilone, nel territorio di Ostuni (BR), e a Santa Maria di Leuca (LE), rappresenta uno dei vertici ideali del Salento.
È sede di un grande porto industriale e commerciale e di un arsenale della Marina Militare Italiana, nonché della maggiore stazione navale. Vi si trova, inoltre, un importante centro industriale, con stabilimenti siderurgici (tra i quali il più grande centro siderurgico di Europa), petrolchimici, cementiferi e di cantieristica navale.
La sua provincia comprende 29 comuni ed è dedita all'agricoltura, alla pesca e all'industria nei settori aeronautico, chimico, alimentare, tessile, e all'artigianato nella lavorazione del legno, del vetro e della ceramica.
Geografia
modificaLa "città dei due mari"
modificaTaranto si affaccia sul Mar Ionio ed è definita la "città dei due mari": il Mar Piccolo ed il Mar Grande. Il Mar Piccolo è separato dal Mar Grande da due penisole che lo chiudono a golfo, orientate entrambe verso un'isola che costituisce il nucleo originale della città, e collegate ad essa tramite il ponte di Porta Napoli o Ponte di Pietra, ed il Ponte Girevole. L'isola è divenuta tale in seguito al taglio della penisola eseguito durante la costruzione del fossato del Castello Aragonese, trasformato in seguito nel canale navigabile che mette in comunicazione il Mar Piccolo con il Mar Grande. Quest'ultimo, chiamato più frequentemente "rada" in quanto vi sostano le navi in attesa, è separato dal Mar Ionio dalle Isole Cheradi di San Pietro e San Paolo e da Capo San Vito.
Il Mar Piccolo è da considerarsi un mare interno, pertanto, presenta problemi di ricambio idrico. I suoi due seni sono idealmente divisi dal ponte Punta Penna Pizzone, che congiunge punta Penna con punta Pizzone: il primo seno ha la forma di un triangolo grossolano, i cui vertici meridionali sono rappresentati dall'apertura ad est sul secondo seno, e dall'apertura ad ovest sul Mar Grande tramite il canale naturale di Porta Napoli; il secondo seno ha invece la forma di un'ellisse, il cui asse maggiore misura quasi 5 km in direzione sudovest-nordest.
thumb|right|upright|Il panorama del Mar Grande dal Lungomare
Sia i venti che le maree, insieme alle sorgenti sottomarine con diversa salinità, condizionano l'andamento delle correnti di tipo superficiale e di tipo profondo tra i due seni del Mar Piccolo ed il Mar Grande. Nella parte settentrionale di entrambi i seni, sono localizzate alcune sorgenti sottomarine chiamate citri, che apportano acqua dolce non potabile mista ad acqua salmastra, donando alle acque del mare una condizione idrobiologica ideale per la coltivazione dei mitili, comunemente chiamati "cozze". Nel primo seno inoltre, sfocia il fiume Galeso.
La città si è sviluppata lungo tutte le coste summenzionate. Il borgo antico si trova sull'isola, la penisola ad est ospita il quartiere Borgo, attuale centro della città, nonché i quartieri Tre Carrare-Battisti, Italia-Montegranaro, Solito-Corvisea, Salinella, Talsano-San Donato, San Vito-Lama-Carelli e costituisce l'attuale asse di sviluppo della città. La penisola ad ovest, invece, ospita il quartiere Tamburi-Croce, nonché la zona industiale ed il porto commerciale. Più decentrato a nord del Mar Piccolo, si trova il quartiere Paolo VI.
Lo sviluppo lungo le penisole è iniziato verso la fine del XIX secolo; in precedenza infatti, la città era arroccata sull'isola. Questo è particolarmente osservabile considerando gli aspetti urbanistici della città: nel Borgo Antico si ha un intrico di vicoli, derivanti dalla costruzione di abitazioni quanto più possibile addossate per sfruttare tutto lo spazio disponibile e per facilitare la difesa in caso di invasioni, mentre nel Borgo Nuovo prevale un ordinamento più razionale, quasi a pianta di Ippodamo, modificata successivamente in una conformazione a ventaglio.
Clima
modificaIl clima della città, espresso dalle rilevazioni della stazione ubicata presso l'aeroporto militare di Grottaglie, è tipicamente mediterraneo ma con non rare punte continentali. L'inverno è generalmente mite e piovoso ma non sono infrequenti le irruzioni di aria fredda da est, che di rado arrecano precipitazioni nevose (gennaio 2002). Molto calda ed afosa l'estate tarantina, con valori che talvolta raggiungono i 40 gradi (vi sono affinità con il clima di Foggia ma con minime mediamente più elevate).
- Medie mensili elaborate in base alle rilevazioni della Stazione meteorologica di Taranto nel trentennio 1961-1990:
Storia
modificaLe origini
modificaLa cronologia tradizionale, assegna la data della fondazione di Taranto al 706 a.C.. Le fonti tramandate dallo storico Eusebio di Cesarea, parlano del trasferimento di alcuni coloni spartani in questa zona per necessità di espansione o per questioni commerciali. Questi, distruggendo l'abitato indigeno, portarono una nuova linfa di civiltà e di tradizioni. La struttura sociale della colonia sviluppò nel tempo una vera e propria cultura aristocratica, la cui ricchezza proveniva, probabilmente, dallo sfruttamento delle risorse del fertile territorio circostante, che venne popolato e difeso da una serie di phrouria, piccoli centri fortificati in posizione strategica.
Sviluppo morfologico
modificaL'età arcaica
modificaUna ricostruzione topografica che risulti attendibile della Taranto antica è molto difficile, in quanto l'attuale configurazione edilizia del Borgo Antico, è il risultato del millenario sovrapporsi di interventi urbanistici. Le continue demolizioni e ricostruzioni, avvenute spesso riutilizzando materiali e resti architettonici di varia provenienza, hanno contribuito significativamente alla cancellazione delle tracce del passato. A questo si vanno ad aggiungere il trafugamento di reperti archeologici e gli scavi distruttivi, operazioni che hanno reso spesso arduo il lavoro degli studiosi impegnati sia nella comprensione della città greco-romana, che nell'attribuzione ai reperti della giusta identità e ubicazione.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[2]
Nota bene: in verde sono evidenziati i dati relativi alla popolazione del Comune di Taranto alla data citata. In blu sono evidenziati i dati relativi alla popolazione residente negli attuali confini del Comune di Taranto dal 1951 a oggi. Il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.</ref
Lingue e dialetti
modificaIl dialetto tarantino affonda le sue origini nell'antichità, quando il territorio era dominato dalle popolazioni messapiche. La colonizzazione dei Greci che vide affiorare Taras, non solo come città più importante della Magna Grecia, ma anche come centro culturale, poetico e teatrale, ha lasciato un notevole influsso linguistico, sia dal punto di vista lessicale che morfo-sintattico, nonché un particolarissimo accento che secondo gli studiosi doveva corrispondere all'antica cadenza dorica. Questi influssi sono ancora oggi notabili in parole di origine greca. La particolare chiusura vocalica e l'allungamento delle "vocali dure", hanno dato al dialetto tarantino una cadenza che ricorda molto un "dialetto arabo", se pur con qualche accenno alle sonorità doriche arcaiche.
Economia
modificaLo sviluppo
modificaTaranto deve da sempre ai suoi mari la sua stessa esistenza. L'acqua dolce e pura delle sorgenti, il clima temperato, le coste verdeggianti e la pescosità varia ed abbondante, fecero della città un luogo generoso e prospero per i residenti, nonché un porto ricco e sicuro per i naviganti del Mar Mediterraneo. Per questi motivi, la Taranto magno-greca fu un importante centro di scambi commerciali soprattutto con la Grecia e l'Asia Minore. Nel Mar Piccolo in particolare, era fiorente l'industria per la lavorazione del bisso e per la produzione della porpora.
Nonostante il successivo sviluppo del porto concorrenziale di Brindisi per volontà dei conquistatori romani, Taranto continuò a mantenere una notevole importanza, trasformandosi in un luogo di villeggiatura. Il successivo avvicendamento dei Bizantini, dei Goti e di Longobardi, ne sancì purtroppo il lungo ed inesorabile decadimento, la cui drammaticità fu raggiunta con la distruzione totale della città ad opera dei Saraceni nel 927.
Ambiente
modificaIl problema dell'inquinamento
modificaTaranto è da considerare la città più inquinata dell'Europa occidentale per i veleni delle industrie nel suo territorio[3], con un tasso tumorale ben più alto rispetto alla media nazionale [4]
Turismo
modificaEventi
modificaLe principali manifestazioni che si svolgono in città durante l'anno sono:
- Settimana Santa di Taranto (marzo o aprile);
- Gara di auto d'epoca "Tarantostorica" (marzo);
- Celebrazioni in onore di San Cataldo (maggio);
- Rievocazione del matrimonio di Maria d'Enghien (maggio);
- Mostra fotografica "FotoArte" (maggio);
- Palio di Taranto (maggio e luglio);
- Rievocazione storica della "Milano-Taranto" (luglio);
- Portici d'estate (luglio e agosto);
- Città aperte (luglio, agosto e settembre)
- Anniversario del Cristo del Mare (agosto);
- Processione a mare "Stella Maris" (settembre) ;
- Settimana Internazionale di danza Taranto Danza (settembre);
- Congresso Internazionale sulla Magna Grecia (settembre);
- Jonio Educational Film Festival (ottobre);
- Processione dell'Immacolata (dicembre);
- Taranto Film Festival (dicembre);
- Trofeo Internazionale di Jūdō "Città di Taranto";
- Torneo Internazionale Femminile di Tennis "Città di Taranto";
- Festival Italiano della cucina con la cozza tarantina.
Porto turistico Molo Sant'Eligio
modificaIl porto turistico di Taranto è situato sulle aree del Molo Sant'Eligio, nella parte del Borgo Antico prospiciente il Mar Grande: questa ubicazione, consente l'osservazione dei numerosi elementi di rilevanza storica, culturale, archeologica ed architettonica che caratterizzano l'intera isola.
La struttura prevede 254 posti barca, ed è dotata di pontili fissi e galleggianti, di una banchina e di uno scalo di alaggio, di piazzali di rimessaggio, di parcheggi ed aree verdi attrezzate.
Vengono inoltre erogati servizi di ricezione e ristoro, e tutti i servizi connessi con il turismo nautico: attracco attrezzato, riparazione, rifornimento carburanti, informazioni turistiche, nonché attività ricreative, sportive, culturali ed artistiche.
Enogastronomia
modificaI ristoranti tradizionali della città offrono una cucina leggera ma gustosa, che combina sapientemente i frutti di mare con i prodotti della terra, conditi con l'ottimo olio extravergine di oliva tarantino (Olio Terre Tarentine DOP). Piatti tipici come i cavatelli con le cozze, il risotto ai frutti di mare, il polpo ed il pesce alla griglia, sono accompagnati da ortaggi crudi o cucinati nei modi più vari: i pomodori, i peperoni, le melanzane, i carciofi ed i legumi sono particolarmente saporiti.
Da non dimenticare le orecchiette (a Taranto chiamate chiangarèdde) con le cime di rapa o al ragù, nonché le mozzarelle e le provole fresche, o gli involtini di vitello e i fegatini alla brace, accompagnati con i vini del territorio (Aleatico di Puglia DOC, Lizzano DOC, Martina Franca DOC, Primitivo di Manduria DOC).
Arance, mandarini, clementine (Clementina del Golfo di Taranto IGP), uva, fichi e angurie non mancano mai sulle tavole imbandite, così come i dolci di miele ed in pasta di mandorle, o le più tipiche Carteddàte, Sannacchiùdere e Pettole, preparate nell'occasione di particolari festività o ricorrenze.
Cultura
modificaGli atleti di Taranto ad Olimpia
modificaTra il VI ed il IV secolo a.C., grazie alle partecipazioni alle feste panelleniche, che si celebravano con gare ginniche, si instaurarono rapporti di tipo sportivo tra la città di Taranto e la Grecia Continentale. Nel momento in cui i Giochi Olimpici raggiunsero una certa importanza, alle competizioni presero parte anche i popoli della Magna Grecia, compresi gli atleti tarantini. Fu proprio in questo periodo che gli atleti di Taranto si affermarono in importanti discipline olimpiche. Tra questi il più importante fu Icco, medico ginnasiarca e maestro, nonché fondatore della ginnastica medica e della dieta atletica. Vincitore del Pentathlon nella 77ª Olimpiade (472 a.C.), gli venne dedicato un monumento nel tempio di Giunone ad Olimpia a testimonianza di questa sua vittoria. Testimonianza fondamentale delle vittorie ai Giochi di Olimpia è anche il famoso Atleta di Taranto, il cui sarcofago è esposto nel Museo nazionale archeologico di Taranto. Dalle analisi effettuate sulle tre anfore panatenaiche rinvenute insieme al sarcofago, è stato possibile dedurre che l'atleta si affermò in due specialità del pentathlon (lancio del disco e salto con gli halteres, pesi a forma semilunata), nel pugilato e nella corsa con la quadriga. L'importanza dello sport era particolarmente sentita a Taranto, tanto che vi si celebravano spesso manifestazioni sportive. Nel Ginnasio tarantino, infatti, la gioventù si esercitava a corpo nudo e si allenava nelle varie specialità sportive. Dopo quelli di Crotone, gli atleti di Taranto furono tra i più rinomati della Magna Grecia.
Olimpiade | Anno | Atleta | Specialità |
---|---|---|---|
63ª Olimpiade | 520 a.C. | Anoco | Corsa del diaulo |
65ª Olimpiade | 512 a.C. | Adamanto | Corsa Stadio |
Anoco | Corsa del diaulo | ||
76ª Olimpiade | 476 a.C. | Ignoto tarantino | Corsa oplite |
Zopiro | Pentathlon o quinquernizio, corsa oplite | ||
77ª Olimpiade | 472 a.C. | Epicratide | Lotta |
Icco | Pentathlon | ||
78ª Olimpiade | 468 a.C. | Ippozione | Penthatlon |
100ª Olimpiade | 380 a.C. | Dionisodoro | Corsa stadio |
107ª Olimpiade | 352 a.C. | Smicrino | Corsa stadio |
111ª Olimpiade | 336 a.C. | Mue | Pugilato |
Ignoto tarantino | Ippica | ||
? | ? | Timante | Giochi vari |
Personalità legate a Taranto
modificaTaranto ha dato i natali e ha ospitato numerose personalità illustri che hanno contribuito fin dall'antichità a scrivere la storia della città: dal filosofo pitagorico Archita, la cui politica di sviluppo portò Taranto a diventare la metropoli più ricca e importante della Magna Grecia, al drammaturgo Livio Andronico, primo traduttore in latino dell'Odissea di Omero nell'opera nota come Odusia.
Si ricordano inoltre il vescovo irlandese san Cataldo, patrono della città, ed il compatrono sant'Egidio Maria da Taranto, unico santo della Chiesa cattolica nativo di Taranto.
Per motivi di studio vi soggiornarono anche l'attore Rodolfo Valentino e il cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri nonché presidente del partito della Democrazia Cristiana Aldo Moro.
Personaggi tarantini contemporanei
modifica- Attori e registi
- Conduttori e presentatori
- Cantautori e cantanti
- Compagnie musicali
- Tenori e soprani
- Magistrati e giuristi
- Politici
- Scrittori e poeti
- Sportivi
Architetture e luoghi di interesse
modificaTaranto presenta sul suo territorio architetture che testimoniano la sua importanza storica e culturale: dagli antichi luoghi di culto, tra i quali i resti del Tempio Dorico e la Cripta del Redentore, ai palazzi appartenuti alle famiglie nobili ed alle personalità illustri della città, tra i quali Palazzo Pantaleo e Palazzo d'Ayala Valva.
La città offre inoltre una ricca varietà architettonica a testimonianza della forte religiosità e devozione: si va dal romanico al barocco della facciata della cattedrale di San Cataldo, dal gotico della chiesa di San Domenico Maggiore alle forme decisamente più eleganti delle chiese dalle linee rinascimentali e neoclassiche.
Numerose anche le cripte, i monasteri, i santuari e le edicole votive.
Museo nazionale archeologico di Taranto
modificaIl Museo nazionale archeologico di Taranto, identificato anche dall'acronimo "MARTA", è un importante museo archeologico dove è esposta, tra l'altro, una delle più grandi collezioni di manufatti dell'epoca della Magna Grecia, tra cui i famosi Ori di Taranto. Il museo, sito in corso Umberto I al civico 42, è stato fondato nel 1887 ed occupa la sede dell'ex convento di San Pasquale di Baylon, edificato nel XVIII secolo. L'archeologo Luigi Viola voleva farne un Museo della Magna Grecia, ma esso è sempre stato dedicato, principalmente, alla documentazione archeologica di Taranto e del resto della Puglia.
Il piano rialzato del museo è utilizzato, attualmente, per esposizioni temporanee.
Il primo piano ospita la sezione greco-romana inerente la società tarantina.
Il secondo piano ospita la sezione preistorica del Paleolitico e dell'età del Bronzo inerente l'intero territorio pugliese. Al centro di una delle sale è custodita anche la tomba dell'Atleta di Taranto.
Necropoli greco-romana
modificaLo studio delle necropoli scoperte nella città, ha fornito agli archeologi una grande quantità di informazioni sulla società, sulla cultura, sull'arte e sul lavoro degli antichi popoli del periodo greco-romano. I resti ritrovati, testimoniano la presenza di veri e propri rituali funerari: le sepolture avvenivano per inumazione, cioè seppellendo i defunti in posizione fetale, ma anche mediante cremazione, cioè bruciando i corpi dei defunti e conservandone le ceneri in un'urna.
All'interno delle tombe veniva deposto il corredo funerario, solitamente legato alla vita quotidiana dell'individuo, pertanto le stesse venivano corredate con utensili, vivande e gioielli, nel tentativo di imitare la casa del defunto.
Nelle necropoli di Taranto si possono riscontrare differenti tipi di tombe:
- le "tombe a camera" e le "tombe a semicamera", adottate dalle famiglie aristocratiche, collocate all'incrocio di due vie per essere facilmente individuabili;
- le "tombe a fossa", adottate dalle famiglie plebee, scavate nella roccia e chiuse da un masso.
Le 160 sepolture sono dislocate in sette siti archeologici: la necropoli di via Marche, le tombe a camera di via Umbria, di via Sardegna e di via Pio XII, la tomba a semicamera di via Alto Adige, l'ipogeo Genoviva di via Polibio e la "tomba degli atleti" di via Francesco Crispi.
Ipogeo De Beaumont Bonelli Bellacicco
modificaDi particolare rilievo è l'ipogeo "De Beaumont Bonelli Bellacicco", sito nel Borgo Antico in corso Vittorio Emanuele al civico 39, una struttura straordinaria che narra la storia di Taranto sin dall'epoca geologica risalente a circa 65 milioni di anni fa, con successive tracce magno-greche, bizantine, medioevali e del XVIII secolo.
L'ipogeo si sviluppa su tre livelli per complessivi 700 metri quadri e per 14 metri sotto il livello stradale. Al suo interno si trova il banco di roccia calcarea, sulla quale si possono ammirare i resti fossili dei mitili tipici di Taranto. Le mura perimetrali sono di origine bizantina, mentre è molto probabile che il muro che divide la struttura dal mare possa avere origini magno-greche.
L'ipogeo ha infatti uno sbocco esclusivo al livello del mare, che permette l'accesso diretto alla battigia del lungomare del Borgo Antico.
Su questa struttura è stato eretto in epoca successiva il Palazzo de Beaumont Bonelli, residenza della Marchesa De Beaumont e del Principe Bonelli suo marito.
Entrambe le strutture, benché private, sono a disposizione dei visitatori gratuitamente, in quanto patrimonio della storia e dell'arte di Taranto.
Filmografia
modifica«Queste ostriche puzzano. Dite che sono venute da Taranto?
Allora sono venute a piedi, facendo una puntatina a Gorgonzola.
Comunque, che puzzino o no, per me fa lo stesso.»
- Il mondo di Sara (2007)
- Two families (2006)
- Il sogno di Nando (2005)
- Il miracolo (2003)
- Sarò il tuo giudice (2001)
- Figli di Annibale (1998)
- Le acrobate (1997)
- Io speriamo che me la cavo (1992)
- White "pop" Jesus (1980)
- L'infermiera di notte (1979)
- Promesse di marinaio (1958)
- Imbarco a mezzanotte (1952)
- I pirati di Capri (1949)
Infrastrutture e trasporti
modificaCollegamenti
modificaI collegamenti stradali principali sono rappresentati da (vedi):
- Autostrada A14 Bologna-Taranto (barriera di Massafra) da e per l'Italia settentrionale;
- Strada Statale 106 Jonica da e per la Calabria;
- Strada Statale 100 di Gioia del Colle da e per Bari;
- Strada Statale 7 Via Appia da e per Brindisi;
- Strada Statale 7/ter da e per Lecce;
- Strada Statale 172 dei Trulli da e per Martina Franca ed i comuni della Valle d'Itria.
La Strada Statale 7/ter dal Porto fino all'incrocio dell Asse del Ponte di Punta Penna e per tutto quest'ultimo fino a Via Cesare Battisti forma la tangenziale Nord-Est di Taranto, molto suggestiva per i paesaggi spettacolari che offre, specie sul Ponte Punta Penna, che permette di vedere tutta la città ionica, il mar Piccolo con le sue miticolture e la campagna pugliese.
I collegamenti ferroviari sono assicurati da Trenitalia sia con la Calabria, che con Bari e Brindisi, quindi verso tutte le località servite dalle linee ionica e adriatica.
Taranto è inoltre collegata al resto della Puglia grazie alle Ferrovie del Sud Est mediante due stazioni:
- Taranto Centrale, in comune con Trenitalia;
- Taranto Galese.
L'Aeroporto di Taranto-Grottaglie "Marcello Arlotta" effettua servizi di linea per il traffico passeggeri con voli charter. Gli aeroporti più vicini sono:
Mobilità urbana
modificaL'azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico in tutto il territorio comunale è la Società per azioni AMAT. Il trasporto pubblico a Taranto nacque nel 1885, in seguito alla richiesta di istituzione di un servizio che venisse incontro alle esigenze dei lavoratori dell'Arsenale Militare Marittimo. Dal 2003 è stato istituito il servizio di idrovie, grazie all'utilizzo delle due motonavi Clodia e Adria.
Istruzione
modificaLa città è sede della seconda facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari e di numerosi corsi di laurea erogati dall'Università degli Studi di Bari, nonché sede decentrata della LUMSA - Libera università Maria SS. Assunta di Roma e dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Inoltre il 17 maggio 2006 il rettore dell'Università di Bari, Giovanni Girone, ha firmato il decreto che sancisce l'autonomia delle seconde facoltà di Economia, di Giurisprudenza e di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali a decorrere dal 1º ottobre 2006: questo costituisce un passo importante verso l'istituzione dell'Università degli Studi di Taranto, che per altro è stata oggetto di numerosi disegni di legge fino ad oggi non concludenti.
La città è sede anche di numerosi Licei, Istituti e Biblioteche. I primi furono il Liceo Ginnasio "Archita" del 1872, il Liceo Scientifico "Giuseppe Battaglini" e l'Istituto Tecnico per le Attività Sociali "Maria Pia di Savoia", entrambi del 1927. Il Liceo "Archita" fu istituito inizialmente come collegio maschile per ragazzi di buona famiglia, mentre l'Istituto "Maria Pia di Savoia" nacque come scuola privata di avviamento professionale per la donna. Nella città ha sede anche il Liceo Ginnasio Statale "Aristosseno" che per il ramo linguistico prevede l'indirizzo internazionale, sperimentato solo in pochissime città italiane.
La Biblioteca Comunale conta nella sezione "Rari" 33 manoscritti, 4 incunaboli, circa 300 cinquecentine, numerose opere del seicento, del settecento e dell'ottocento e 4 pergamene.
Natura
modificaIstituto Sperimentale Talassografico Attilio Cerruti
modificaNato nel 1914 come "Laboratorio Demaniale di Biologia Marina" per la ricerca applicata alla molluschicoltura, l'Istituto Sperimentale Talassografico "Attilio Cerruti" ha sede in via Roma, ed è intitolato al suo fondatore per i meriti acquisiti in campo scientifico. Attilio Cerruti incrementò notevolmente l'attività scientifica e il patrimonio del laboratorio, ospitato in due vani concessi dal Comune fino al trasferimento presso la sede attuale, costruita nel 1932 in stile rinascimentale. Entrato a far parte definitivamente del Consiglio Nazionale delle Ricerche nel 1977, afferisce al Comitato Nazionale per le Scienze e le Tecnologie dell'Ambiente e dell'Habitat.
La sede dell'istituto è all'interno di un parco in prossimità del canale navigabile, quindi in una posizione privilegiata per l'accesso al Mar Piccolo e al Mar Grande. La disponibilità di moderne attrezzature di laboratorio nel campo della spettrofotometria ad assorbimento atomico, della gascromatografia, della cromatografia liquida ad alta pressione, della spettrometria di massa, della polarografia e dell'analisi automatica delle acque, e la disponibilità di un'imbarcazione di 15 metri, ne fa un centro ideale per l'attività di ricerca in campo marino. Sono inoltre presenti nei locali camere termostatiche per colture di organismi marini animali e vegetali, e 5 vasche di 40 metri cubi alimentate con acqua di mare.
I suoi principali campi di ricerca sono:
- Cicli biochimici nel Mar Piccolo;
- L'impatto degli inquinanti con l'ecosistema marino;
- Controllo e recupero ambientale;
- L'impatto della pesca di crostacei sulla biodiversità della costa del Salento;
- L'introduzione della Caulerpa racemosa e della Undaria pinnatifida;
- Biodiversità della flora batterica marina;
- Coltura delle alghe a fini energetici.
Sono annessi all'istituto un museo e una biblioteca: il museo contiene una collezione di circa 3.000 reperti riferiti alla vita del mare e alla ricerca, alcuni risalenti al XIX secolo, mentre la biblioteca è dotata di un'emeroteca con 180 periodici nazionali e 600 riviste internazionali, nonché 1.650 volumi e una ricca collezione di estratti e monografie.
Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli
modificaLa Fondazione Marittima "Alessandro Michelagnoli" si prefigge lo scopo di favorire la cultura umanistica, scientifica e tecnica del mondo del mare e valorizzare e promuovere la ricerca marina. Nata il 12 maggio 1989 con il patrocinio della Marina Militare Italiana, ha sede in corso Umberto al civico 147, ed è intitolata all'ammiraglio tarantino Alessandro Michelagnoli, che contribuì dopo la seconda guerra mondiale alla rinascita della Marina e ne ricoprì negli anni '60 il massimo incarico di Capo di Stato Maggiore.
La fondazione opera d'intesa con organismi universitari e della ricerca nazionali e regionali, tra cui il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche, e si avvale della professionalità di ingegneri, architetti, biologi, geologi, oceanografi, ufficiali della Marina, collaboratori del mondo istituzionale ed industriale, che hanno a disposizione un laboratorio di informatica per l'editoria elettronica, per le applicazioni e le banche dati multimediali sul mondo marino, una mediateca ed una biblioteca ricca di diapositive, fotografie, documenti multimediali e libri pertinenti, nonché la Galleria della Scienza e della Tecnica, con opere di elevato valore scientifico-divulgativo.
Isola dei Delfini
modificaL'Isola dei Delfini è un presidio multizonale di sanità e benessere della fauna marina protetta. Dovrebbe sorgere nel Borgo Antico della città nei pressi del Molo Sant'Eligio, e sarà costituito da un presidio multizonale medico veterinario, un pronto soccorso con sale cliniche mediche, chirurgiche ed ostetriche, la sala autopsia ed i laboratori di anatomia patologica, parassitologia, tossicologia e malattie infettive. Poco distante, nelle acque del Mar Grande, saranno dislocate le vasche galleggianti di degenza e quarantena destinate ad ospitare cetacei, tartarughe marine, foche e otarie, per consentirne lo studio e l'osservazione.
Il centro, unico in Europa nel suo genere, si avvarrà della collaborazione della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Bari - Corso di Laurea in Scienze della Maricoltura di Taranto, e si propone come promotore di specifiche iniziative mirate alla salvaguardia ambientale e all'osservazione degli animali. L'avvio dell'attività è previsto a completamento delle strutture.
Oasi Palude La Vela
modificaL'Oasi Palude "La Vela" è un'area naturale protetta di proprietà demaniale a valenza naturalistico-ambientale situata sulle sponde del Mar Piccolo. L'ambiente è prevalentemente di tipo palustre, con canneto e macchia mediterranea, ampi acquitrini e zone periodicamente sommerse. L'avifauna è caratterizzata da una colonia stanziale di aironi cinerini, ma durante i mesi invernali la popolazione aumenta sensibilmente per numero e per specie: si segnalano infatti gru, cicogne, fenicotteri, volpoche, falco pescatore. La flora presenta ampi salicornieti, orchidee spontanee e pinete di pino d'Aleppo. L'oasi funge principalmente da centro di irradiamento dell'avifauna che colonizza gradatamente le aree circostanti, ed è stata gestita dal WWF di Taranto, che ha svolto attività di monitoraggio e anti-bracconaggio, fino a pochi anni fa
Sport
modifica- Calcio
- La società di calcio maschile più rappresentativa è la Taranto Sport.
- La società di calcio femminile più rappresentativa è la International Taranto.
- Canoa
- Le società di canoa più rappresentative sono: la LNI Taranto Canoa , la AS Taranto Canoa e la ASD Orizzonte Canoa. Le prime due gareggiano sia in canoa polo che in canoa sprint. La ASD Orizzonte Canoa si occupa di escursionismo, turismo, sport ed ambiente.
- Ciclismo
- Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
- 1995 (18 maggio) - 6ª tappa, vinta da Nicola Minali;
- 1997 (26 maggio) - 10ª tappa, vinta da Mario Cipollini.
- Football americano
- Le società di football americano maschile più rappresentative sono la AS Delfini Taranto e Taranto Spartans.
- Hockey
- La società di hockey in-line maschile più rappresentativa è la Nubile Bears Taranto.
- Motociclismo
- Taranto è traguardo della storica Milano-Taranto.
- Pallacanestro
- La società di pallacanestro femminile più rappresentativa è la Taranto Cras Basket (Serie A1).
- La società di basket maschile più rappresentativa è la Libertas Basket Taranto (Serie C Dilettanti).
- Pallacanestro in carrozzina
- Le società di pallacanestro in carrozzina maschile più rappresentative sono la Dream Team Taranto e la Taranto Basket 93.
- Pallanuoto
- La società di pallanuoto maschile più rappresentativa è la Rari Nantes Taranto 1996.
- Pallavolo
- La società di pallavolo femminile più rappresentativa è la Nati a Taranto Volley.
- Rugby
- Le società di rugby maschile più rappresentative sono la FC Rugby Taranto e la AS Taranto Rugby.
- Scherma
- L'associazione di scherma più rappresentativa è la Club Scherma Taranto.
- Tennis
- La tennista più rappresentativa è Roberta Vinci.
- Tennis da tavolo
- La società di tennis da tavolo più rappresentativa è la CTT Taranto.
- I pongisti più rappresentativi a livello nazionale sono[5]:
- Tiro con l'Arco
- L'associazione di tiro con l'arco più rappresentativa è la A.S.D. Arcieri dello Jonio.
- Vela
- L'associazione di vela più rappresentativa è la AS Libertas Taranto Vela.
- I circoli velici della città sono:
- Lega Navale Italiana;
- Sezione Velica Marina Militare;
- Circolo della Vela di Taranto;
- Centro velico Ondabuena;
- Compagnia della Vela;
- Centro Velico Alto Jonio;
- Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia Vela:
- Taranto è stata per molti anni campo di allenamento dell'ammiraglio Agostino Straulino.
- Nel 1997 Taranto ha ospitato alcune discipline sportive dei XIII Giochi del Mediterraneo.
- Il 3 gennaio 2006 Taranto è stata tappa del viaggio della Fiaccola olimpica per le Giochi olimpici invernali di Torino 2006; è stata anche tappa del viaggio della fiaccola olimpica dei giochi olimpici di Roma 1960[6].
Amministrazione
modificaTemplate:ComuniAmministrazione
Elenco dei sindaci di Taranto
modificaStemma
modificaLo stemma civico di Taranto fu riconosciuto ufficialmente il 20 dicembre del 1935:
«D'azzurro, al delfino nuotante e cavalcato da un Dio marino nudo sostenente nel braccio sinistro un panneggio svolazzante e con la destra scagliante il tridente, al capo cucito di rosso centrato, caricato della conchiglia d'oro, posta fra la leggenda Taras»
Il giovane dio sullo stemma è Taras, figlio del dio Poseidone, ma precedentemente al suo posto era raffigurato un uomo barbuto coronato, che portava al posto del drappo uno scudo con sopra uno scorpione. Questa rappresentazione fu abbandonata su ispirazione delle monete magno-greche del periodo di massimo splendore, in quanto l'uomo barbuto raffigurava Poseidone, e non suo figlio morto fanciullo.
Gli scandali e il dissesto finanziario del 2006
modificaIl precedente sindaco Rossana Di Bello si è dimessa dall'incarico 17 febbraio 2006, a seguito ad una condanna ad un anno e quattro mesi (pena sospesa) per abuso d'ufficio e falso ideologico nell'ambito dell'inchiesta sull'affidamento della gestione dell'inceneritore cittadino alla società Termomeccanica. Al suo posto il prefetto ha nominato Tommaso Blonda quale commissario straordinario il quale è rimasto in carica fino alle successive elezioni del 27 e 28 maggio 2007.
Durante il commissariamento, il comune ha dichiarato lo stato di dissesto finanziario. Nel marzo del 2007 Francesco Boccia, capo della commissione di liquidazione, ha accertato che il Comune di Taranto aveva accumulato debiti per 637 milioni di euro, a fronte di entrate disponibili per meno di 60 milioni di euro.[7] Si tratta del più grave dissesto finanziario di un ente locale italiano mai verificatosi, secondo, nel mondo, solo a quello di Seattle.[8]
Circoscrizioni e quartieri
modificaCircoscrizione | Superficie (km²) |
Abitanti | Densità (ab/km²) |
Suddivisioni | |
---|---|---|---|---|---|
I | Paolo VI | 55,05 | 40.254 | 731 | Paolo IV |
II | Tamburi - Lido Azzurro | 37,85 | 18.300 | 483 | Tamburi, Lido Azzurro, Croce, Porta Napoli |
III | Città Vecchia - Borgo | 2,36 | 2.745 | 1163 | Città Vecchia, Borgo |
IV | Tre Carrare - Solito | 15,93 | 48.934 | 560 | Corvisea, Cimino |
V | Montegranaro - Salinella | 16,34 | 48.123 | 2333 | Salinella, Italia, Taranto 2, Toscano |
VI | Talsano-San Vito-Lama | 85,34 | 36.756 | 407 | Talsano, San Vito, Lama, Battaglia, Carelli, Sanarica, Palumbo, San Donato, Tramontone |
Totale Comune | 217,87 | 195.112 | 656 |
Il 9 aprile 1993, la frazione di Statte si è separata da Taranto diventando comune autonomo.
Gemellaggi
modifica- Brest (Francia) dal 1964, ha in comune con Taranto la tradizione marinaresca, essendo sede della principale base navale francese.
- Donetsk (Ucraina).
- Dal 2000 il Palazzo di Città ospita un presepio offerto dalla città di Betlemme.
- Dal 2002 alcune scuole della città e della provincia, sono impegnate nella realizzazione del Progetto Russia insieme ad altrettante scuole di Mosca (Russia):
- L'Istituto Comprensivo "Cesare Battisti" è gemellato con l'Istituto N° 1250 e con il Centro Multiculturale;
- L'Istituto "Giovanni Bettolo" è gemellato con l'Istituto N° 1223;
- L'Istituto Tecnico Industriale Statale e Liceo Scientifico Tecnologico "Augusto Righi" è gemellato con il Centro Giovanile;
- Il Liceo Ginnasio Statale "Aristosseno" è gemellato con l'Istituto N° 1249;
- L'Istituto Comprensivo "Galileo Galilei" è gemellato con l'Istituto N° 251 e con l'Istituto Teatrale;
- La Scuola Media "Cristoforo Colombo" è gemellata con l'Istituto N° 1576;
- La Scuola Media "Ugo Foscolo" è gemellata con l'Istituto N° 1251.
- Nel 2006 è partito il gemellaggio con Sparta (Grecia), secondo un progetto patrocinato dall'Unione europea che vede coinvolti i comuni di Taranto e Sparta, insieme alle amministrazioni comunali di Grottaglie, Massafra e Manduria. Il gemellaggio ospiterà un'importante manifestazione pubblica chiamata Simposio su Archita, con dibattiti e convegni dedicati al filosofo che governò Taranto.
Cultura popolare
modifica- La Voce del Popolo del 7 settembre 1941, pubblicò un articolo sulla natalità nel quale si annoverava la città tra quelle più prolifiche. Veniva a tal proposito ricordata Addolorata Sangermano in Boccuni, che aveva dato alla luce il suo diciassettesimo figlio. Qualche anno prima, nel 1937, Taranto era balzata agli onori della cronaca grazie al parto plurimo di quattro gemelli di Maria Nardelli in Cardellicchio.
- Sul lungomare del Borgo Antico, un pannello in ceramica di 140 metri quadri raffigura la leggenda della colonizzazione greca e della successiva nascita di Taranto. L'opera realizzata dell'artista Silvana Galeone su progetto del Centro Culturale Filonide, si ispira al mito dell'eroe spartano Falanto ed al responso dell'Oracolo di Delfi da lui interpellato, il quale sentenziò: «Quando vedrai piovere dal ciel sereno, conquisterai territorio e città.». Falanto, vedendo piangere sua moglie Ethra, il cui nome in greco vuol dire "cielo sereno", ritenne che l'oracolo si fosse avverato, e si accinse a fondare la sua città a cui diede il nome di Saturo, località ancora esistente a pochi chilometri dalla città.
- Esiste un detto locale: "Tre sono le città più belle del mondo: Budapèst, Bucarèst e Tarde nuèste".
- La Birra Raffo è per antonomasia "la birra dei tarantini".
Galleria fotografica
modifica<gallery> Immagine:Ponte_Girevole_Taranto_clodia.jpg|Taranto - Canale navigabile Immagine:Ponte_Girevole_Taranto.jpg|Taranto - Ponte Girevole Immagine:Ponte_Girevole_Taranto_aperto.jpg|Taranto - Ponte Girevole aperto Immagine:Ponte_Girevole_Taranto_sera.jpg|Taranto - Ponte Girevole di sera Immagine:Castello_Aragonese_Taranto.jpg|Taranto - Castello aragonese Immagine:Castello_Aragonese_Taranto_festa.jpg|Taranto - Castello aragonese a festa Immagine:Lungomare_Taranto.jpg|Taranto - Lungomare Vittorio Emanuele III Immagine:Lungomare_Taranto_rotonda.jpg|Taranto - Rotonda del Lungomare Immagine:Palazzo_Governo_Taranto.jpg|Taranto - Palazzo del governo Immagine:Municipio_Taranto_sera.jpg|Taranto - Municipio di sera Immagine:Piazza_Maria_Immacolata_Taranto.jpg|Taranto - Piazza Maria Immacolata Immagine:Monumento_Marinai_Taranto.jpg|Taranto - Monumento ai Marinai Immagine:Fontana_Rosa_Venti_Taranto.jpg|Taranto - Fontana Rosa dei Venti Immagine:Monumento_Caduti_Guerra_Taranto.jpg|Taranto - Monumento ai caduti in guerra Immagine:Concattedrale_Taranto.jpg|Taranto - Concattedrale Gran Madre di Dio </gallery>
Note
modifica- ^ Convenzione costitutiva area vasta tarantina.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 31-12-2019.
- ^ Corriere della Sera del 21 Ottobre 2008
- ^ Tumori e inquinamento ecco i dati-record di Taranto
- ^ Campioni italiani veterani e relativi podi.
- ^ (EN) Organizing Committee of the Games of the XVII Olympiad, The Games of the XVII Olympiad - Rome 1960 - The Official Report - Volume 1 (PDF), Roma, 1960, p. 215. URL consultato l'8 aprile 2007.
- ^ Dichiarato dissesto finanziario del Comune di Taranto, La Gazzetta del Mezzogiorno, 18 ottobre 2006.
- ^ Deficit di Taranto, il peggiore della storia, La Gazzetta del Mezzogiorno, 9 marzo 2007.
Bibliografia
modifica- Quintino Quagliati - Il Museo Nazionale di Taranto - Istituto Poligrafico dello Stato - Roma, 1932
- Pietro Parenzan - L'anello di san Cataldo nel Mar Grande di Taranto - (da Thalassia Salentina vol. 6 pp. 3-24) - Galatina, 1972
- Ettore M. De Juliis - Gli Ori di Taranto in Età Ellenistica - Arnoldo Mondadori Editore - Milano, 1984
- Ettore M. De Juliis - D. Loiacono - Taranto. Il Museo Archeologico - Mandese Editore - Milano, 1988
- Giacinto Peluso - Storia di Taranto - Scorpione Editrice - Taranto, 1991
- Giuseppe Mazzarino - Taranto, la sua vera storia - Ink Line - Taranto, 1999
- Nicola Caputo - Taranto com'era - Edizioni Cressati - Taranto, 2001
- Patrizia De Luca - Il Centro Storico di Taranto: l'Isola - Scorpione Editrice - Taranto, 2004
- Rocco Tancredi - Il porto di Taranto tra vecchie e nuove sfide - Scorpione editrice - Taranto, 2004
- Pietro Massafra - Francesco Carrino - Il Centro Storico di Taranto: il Borgo - Scorpione Editrice - Taranto, 2004
- Nicola Cippone - Taranto, il Borgo prima del Borgo - Edizioni Archita - Taranto, 2006
- Bellacicco-Chirico-De Vitis-Ferilli-Mastronuzzi - Il mistero della marchesa-recupero di palazzo de Beaumont Bonelli fra storia ed esoterismo - Centro Culturale Filonide Editore - Taranto, 2008
Voci correlate
modificaAltri progetti
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- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Maximix/Draft»
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Collegamenti esterni
modifica- Circoscrizioni di Taranto
- Museo Archeologico Nazionale di Taranto
- Cartina toponomastica di Taranto
- Veduta satellitare di taranto
- La Settimana Santa a Taranto
Il Palazzo Magnini di Taranto è uno dei palazzi del Borgo Nuovo della città. Fu costruito agli inizi del novecento dall'On. Milziade Magnini, personaggio politico di spicco durante il periodo fascista, nonché proprietario della omonima collezione esposta presso il Museo della ceramica di Deruta (PG). L'ingresso del palazzo si trova in viale Virgilio.
La particolarità dell'edificio è tutta nello stile bizantineggiante della facciata, che ricorda gli edifici rinascimentali veneziani. Sul prospetto esterno è possibile notare una torretta angolare dotata di merlature e rivestita in carparo, nella quale si aprono tre trifore sovrapposte lungo tre livelli, caratterizzate da colonne tortili. Sempre sul prospetto principale è possibile distinguere una fila di bifore ed una trifora immediatamente sopra il portale, in asse con quest'ultimo, caratterizzate anch'esse da colonne tortili e recanti nella lunetta superiore una decorazione su fondo blu.
Voci correlate
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PROVA SPORT
modificaCalcio
modificaLa società di calcio maschile più rappresentativa è la Taranto Sport, attualmente iscritta al campionato di Lega Pro Prima Divisione.
Le prime società di calcio della città furono la U.S. Pro Italia e la Audace Foot Ball Club, fondate rispettivamente nel 1906 e nel 1911. Dalla loro fusione, l'11 luglio 1927, nacque l'Associazione Sportiva Taranto. Tra 1985 ed il 2004, in seguito ad alcuni fallimenti societari, la società cambiò denominazione in Taranto Football Club S.p.A., Associazione Sportiva Taranto 1906, Unione Sportiva Arsenaltaranto, Taranto Calcio S.r.l. ed infine in Taranto Sport S.r.l..
A partire dalla stagione 1927/28, le diverse società hanno disputato nel complesso 31 campionati in Serie B, 38 in Serie C, 5 in Serie D, più diversi campionati nelle varie leghe regionali istituite prima della seconda guerra mondiale. Non hanno mai disputato campionati di Serie A.
Pallacanestro
modificaLa società di pallacanestro femminile più rappresentativa è la Taranto Cras Basket, attualmente iscitta al campionato di Serie A1.
La polisportiva CRAS (acronimo di Centro Ricreativo Attività Sportive), fu fondata nel 1961 affinchè le studentesse che si erano distinte nei campionati scolastici, potessero partecipare a varie discipline anche nel settore federale. Nel giro di pochi anni cominciò a distinguersi soprattutto nel basket a livello nazionale. Sul finire degli anni '90 la denominazione cambiò definitivamente in Taranto Cras Basket.
Nella stagione 2001/02, la società disputò per la pima volta il campionato di Serie A1 femminile, giungendo fino alla semifinale Scudetto, ma fu nella stagione 2002/03 che conquistò Scudetto e Coppa Italia nel giro di un mese, nonché la Supercoppa italiana.
Pallacanestro in carrozzina
modificaLa società di pallacanestro in carrozzina maschile più rappresentativa è la Dream Team Taranto, attualmente iscritta al campionato di Serie A1.
La Dream Team onlus Taranto venne fondata nel 2002 per iniziativa di un gruppo di amici disabili e non, amanti in modo particolare del gioco del basket, con lo scopo prioritario di ottenere attraverso l'attività sportiva una piena integrazione tra i normodotati ed i portatori di handicap.
Nella stagione della fondazione, la squadra venne promossa in Serie A2, e nella stagione 2007/08 conquistò Scudetto e Coppa Italia.
Il 21 dicembre 2008 va ad aggiungersi al palmarès la prima Supercoppa italiana.
Disciplina | Società | Atleti |
---|---|---|
Calcio | Taranto Sport | |
International Taranto | ||
Canoa polo | LNI Taranto Canoa | |
AS Taranto Canoa | ||
Football americano | AS Delfini Taranto | |
AS Spartans Taranto | ||
Hockey | Nubile Bears Taranto | |
Pallacanestro | Taranto Cras Basket | |
Libertas Basket Taranto | ||
Pallacanestro in carrozzina | Dream Team Taranto | |
Taranto Basket 93 | ||
Pallanuoto | Rari Nantes Taranto 1996 | |
Pallavolo | Nati a Taranto Volley | |
Rugby | FC Rugby Taranto | |
AS Taranto Rugby | ||
Scherma | Club Scherma Taranto | |
Tennis | Roberta Vinci | |
Tennis da tavolo | CTT Taranto | Pasquale Catapano |
Antonio Marossi | ||
Tiro con l'arco | ASD Arcieri dello Jonio | |
Vela | AS Libertas Taranto Vela |
Eventi sportivi
modifica- Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
- 1995 (18 maggio) - 6ª tappa, vinta da Nicola Minali;
- 1997 (26 maggio) - 10ª tappa, vinta da Mario Cipollini.
- Nel 1997 Taranto ha ospitato alcune discipline sportive dei XIII Giochi del Mediterraneo.
- Taranto è stata tappa del viaggio della Fiaccola olimpica in occasione dei giochi olimpici di Roma 1960[1] e dei Giochi olimpici invernali di Torino 2006.
- Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia Vela:
Canoa
modifica- Le società di canoa più rappresentative sono: la LNI Taranto Canoa , la AS Taranto Canoa e la ASD Orizzonte Canoa. Le prime due gareggiano sia in canoa polo che in canoa sprint. La ASD Orizzonte Canoa si occupa di escursionismo, turismo, sport ed ambiente.
Ciclismo
modifica- Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
- 1995 (18 maggio) - 6ª tappa, vinta da Nicola Minali;
- 1997 (26 maggio) - 10ª tappa, vinta da Mario Cipollini.
Football americano
modifica- Le società di football americano maschile più rappresentative sono la AS Delfini Taranto e Taranto Spartans.
Hockey
modifica- La società di hockey in-line maschile più rappresentativa è la Nubile Bears Taranto.
Motociclismo
modifica- Taranto è traguardo della storica Milano-Taranto.
Pallacanestro
modifica- La società di pallacanestro femminile più rappresentativa è la Taranto Cras Basket.
- La società di basket maschile più rappresentativa è la Libertas Basket Taranto.
Pallacanestro in carrozzina
modifica- Le società di pallacanestro in carrozzina maschile più rappresentative sono la Dream Team Taranto e la Taranto Basket 93.
Pallanuoto
modifica- La società di pallanuoto maschile più rappresentativa è la Rari Nantes Taranto 1996.
Pallavolo
modifica- La società di pallavolo femminile più rappresentativa è la Nati a Taranto Volley.
Rugby
modifica- Le società di rugby maschile più rappresentative sono la FC Rugby Taranto e la AS Taranto Rugby.
Football americano
modifica- La società di football americano maschile più rappresentativa è la AS Spartans Taranto.
Scherma
modifica- L'associazione di scherma più rappresentativa è la Club Scherma Taranto.
Tennis
modifica- La tennista più rappresentativa è Roberta Vinci.
Tennis da tavolo
modifica- La società di tennis da tavolo più rappresentativa è la CTT Taranto.
- I pongisti più rappresentativi a livello nazionale sono[2]:
Tiro con l'Arco
modifica- L'associazione di tiro con l'arco più rappresentativa è la A.S.D. Arcieri dello Jonio.
Vela
modifica- L'associazione di vela più rappresentativa è la AS Libertas Taranto Vela.
- I circoli velici della città sono:
- Lega Navale Italiana;
- Sezione Velica Marina Militare;
- Circolo della Vela di Taranto;
- Centro velico Ondabuena;
- Compagnia della Vela;
- Centro Velico Alto Jonio;
- Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia Vela:
Altri sport
modifica- Nel 1997 Taranto ha ospitato alcune discipline sportive dei XIII Giochi del Mediterraneo.
- Il 3 gennaio 2006 Taranto è stata tappa del viaggio della Fiaccola olimpica per le Giochi olimpici invernali di Torino 2006; è stata anche tappa del viaggio della fiaccola olimpica dei giochi olimpici di Roma 1960[3].
Banchine porto di Taranto
modificaDenominazione dell'accosto | Concessionario | Lunghezza (m) | Pescaggio (m) | Tonnellaggio max.(dwt) | Aree operative(m²) | Merci Movimentate |
---|---|---|---|---|---|---|
CALATA 1 | 240 | 8.5 | 20.000 | 1,800 | Varie | |
1° SPORGENTE Levante | 320 | 9.5 | 25.000 | 1.600 | Varie | |
1° SPORGENTE Ponente | 330 | 12.5 | 25.000 | 113.000 | Varie | |
TESTATA 1° SPORGENTE | 130 | 18.0 | 12.000 | Varie | ||
CALATA 2 | 290 | 12.5 | 22.000 | 30.000 | Varie | |
2° SPORGENTE Levante | ILVA S.p.A. | 515 | 16.0 | 100.000 | 9.000 | Scarico minerale ferro |
TESTATA 2° SPORGENTE | ILVA S.p.A. | 143 | 10.5-16 | 40.000 | Combustibile-catrame | |
2° SPORGENTE Ponente | ILVA S.p.A. | 550 | 10.5 | 40.000 | 10.600 | Materiale Siderurgico |
CALATA 3 | ILVA S.p.A. | 230 | 12.5 | 12.000 | 4.000 | Rottami ferro - loppa |
3° SPORGENTE Levante | ILVA S.p.A. | 615 | 12.5 | 45.000 | 10.800 | Materiali Siderurgici |
TESTATA 3° SPORGENTE | ILVA S.p.A. | 200 | 12.5 | 30.000 | 13.400 | Combustibile-catrame |
3° SPORGENTE Ponente | ILVA S.p.A. | 630 | 12.5 | 45.000 | 12.200 | Materiale Siderurgico |
CALATA 4 | ILVA S.p.A. Container spa | 300 | 12.5 | 12.000 | Carico e scarico cemento | |
4° SPORGENTE Levante | Cementir spa | 167 | 12.5 | 6.000 | Carico cemento | |
4° SPORGENTE Levante | ILVA S.p.A. | 434 | 25.0 | 300.000 | Scarico ferro e carbone | |
TESTATA 4° SPORGENTE | ILVA S.p.A. | 72 | 25.0 | 2.000 | Imbarco bitume | |
PONTILE PETROLI | AGIP S.p.A. | 560+560 | 11.0 | 20.000 | Prodotti petroliferi raffinati | |
CAMPO BOE AGIP | AGIP S.p.A. | 22.0 | 300.000 | Scarico di petrolio grezzo | ||
5° SPORGENTE/MOLO OVEST | ILVA S.p.A. | 1.200 | 12.5 | 45.000 | 631.300 | Prodotti siderurgici |
MOLO POLISETTORIALE E CALATA 5 | TCT S.p.A. | 2.000 | 14.0 | 1.000.000 | Movimentazione di contenitori |
Festività italiane
modificaData | Nome Locale | Commenti |
---|---|---|
1º gennaio | Capodanno | Festa di Capodanno |
San Silvestro | ||
6 gennaio | Epifania | Festa della Befana |
variabile * | Pasqua |
Data | Nome Locale | Commenti |
---|---|---|
1º gennaio | Capodanno | Festa di Capodanno |
San Silvestro | ||
6 gennaio | Epifania | Festa della Befana |
variabile * | Pasqua |
Data | Nome Locale | Commenti | ||||
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1º gennaio |
|
| ||||
6 gennaio | Epifania | Festa della Befana | ||||
variabile * | Pasqua |
Data | Nome Locale | Commenti | ||
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1º gennaio |
| |||
6 gennaio | Epifania | Festa della Befana | ||
variabile * | Pasqua |
Questa è una lista di nomi propri di persona più o meno comuni in tarantino.
Tra parentesi quadre si legge il nome secondo la dizione IPA.
Nomi maschili
modificaA
modifica- Andònie [Andòniə] - Antonio
- Andò [Andò] - Antonio
- Alberte [Albertə] - Alberto
- Alessàndre [Alessàndrə] - Alessandro
- Attanièle [Attanièlə] - Daniele
- Attamiàne [Attamiànə] - Damiano
- Andréje [Andréjə] - Andrea
- Angele [Angələ] - Angelo
- Angiulíne [Angiulínə] - Angelino
- Anzíedde [Anzíəddə] - Anselmo
B
modifica- Bartuluméje [Bartuluméjə] - Bartolomeo
- Benedìtte [Bənədìttə] - Benedetto
C
modifica- Caitáne [Caitánə] - Gaetano
- Caitánine [Caitáninə] - Gaetanino
- Camìlle [Camìllə] - Camillo
- Carméle [Carmélə] - Carmelo
- Carméline [Carmélinə] - Carmelino
- Catà [Catà] - Cataldo (forma apocopata di Catàvete)
- Cataldíne [Cataldínə] - Cataldino
- Cataverùdde [Catavərùddə] - Cataldino
- Catàvete [Catàvətə] - Cataldo
- Ceccìlle [Cəccìllə] - Ciccillo (vezzeggiativo di Francesco)
- Cellùzze [Cəllùzzə] - dim. di Francesco
- Celòrme [Celòrme] - Girolamo
- Cìcce [Cìccə] - Ciccio (dim. di Francesco)
- Cìnde [Cìndə] - Giacinto (diminutivo)
- Ciòmme [Ciòmmə] - Girolamo (diminutivo)
- Cocóle [Cocólə] - dim. di Nicola
- Cóle [Cólə] - Nicola
- Culíne [Culìnə] - Nicolino
- Cusemíne [Cusəmínə] - Cosimino
D
modifica- Dumíneche [Dumínechə] - Domenico
- Dumí [Dumí] - Domenico (forma apocopata di Dumíneche)
E
modificaF
modifica- Faéle [Faélə] - dim. di Raffaele
- Fajé [Fai:é] - dim. di Raffaele
- Felìppe [Fəlìppə] - Filippo
- Frangì [Franghì] - Francè (apocopata di Francesco)
- Frangìsche [Franghìschə] - Francesco
G
modifica- Gesè [Gəsè] - Giusè
- Gesèppe [Gəsèppə] - Giuseppe
- Geuà [Gəuà] - Giovà (apocopata di Giovanni)
- Geuànne [Gəuànne] - Giovanni
- Giacchíne [Giacchìnə] - Gioacchino
- Giàcheme [Giàchemə] - Giacomo
- Giacìnde [Giacìndə] - Giacinto
- Giacumíne [Giacumínə] - Giacomino
J
modifica- Jangele [I:angələ] - Angelo
- Jéle [I:élə] - Lele (dim. di Raffaele)
- Jennáre [Gənnárə] - Gennaro
L
modifica- Lebbòrie [Ləbbòriə] - Liborio
- Lùcce [Lùccə] - dim. di Raffaele
- Luìgge [Luìggə] - Luigi
M
modifica- Manuè [Manuè] - Emanuele
- Marcièdde [Marciéddə] - Marcello
- Màrche [Màrchə] - Marco
- Màrie [Mà:riə] - Mario
- Martíne [Martínə] - Martino
- Mechéle [Məchèlə] - Michele
- Memíne [Məmínə] - Cosimino
- Mengùcce [Məngùccə] - Domenicuccio (dim. di Domenico)
N
modificaP
modifica- Pa' [Pà] - apocopata di Paolo
- Pascále [Pascálə] - Pasquale
- Pascalíne [Pascalínə] - Pasqualino
- Pàule [Pàulə] - Paolo
- Pèppe [Pèppə] - Peppe
- Píetre [Píətrə] - Pietro
R
modifica- Rafaéle [Rafaélə] - Raffaele
S
modifica- Sciànne [Sciànnə] - Gianni
T
modifica- Taddíne [Taddínə] - Cataldino
- Taníne [Tanínə] - Gaetanino
- Totóre [Totórə] - dim. di Salvatore
- Tubbíje [Tubbi:ə] - Tobìa
U
modifica- Uelíne [Uelínə] - Giosuè
V
modifica- Vescienze [Vəsciənzə] - Vincenzo
Nomi femminili
modificaA
modifica- Adéle [Adélə] - Adele / Adelaide
- Agata [Agata] - Agata
- Agatìne [Agatìnə] - Agatina
- Alberte [Albertə] - Alberta
- Alessàndre [Alessàndrə] - Alessandra
- Amèlie [Amèliə] - Amelia
- Andunètte [Andunettə] - Antonietta
- Angècche [Angècchə] - dim. di Francesca
- Angiulína [Angiulína] - Angelina
- Anne [Annə] - Anna
- Anníne [Annínə] - Annina
B
modifica- Bbellògne [Bbellògnə] - Apollonia
- Benedètte [Bənədèttə] - Benedetta
- Berte [Bèrtə] - Berta
- Bettíine [Bettínə] - Bettina (dim. di Elisabetta)
- Briggede [Briggədə] - Brigida
C
modifica- Camìlle [Camìllə] - Camilla
- Careméne [Carəménə] - Carmela
- Carméle [Carmélə] - Carmela
- Carméline [Carmélinə] - Carmelina
- Cataríne [Catarínə] - Caterina
- Cecílie [Cecíliə] - Cecilia
- Checchíne [Checchínə] - Franceschina
- Chelíne [Chelínə] - Michelina
- Chiáre [Chiárə] - Chiara
- Chiaríne [Chiarínə] - Chiarina / Chiaretta
- Colètte [Colèttə] - dim. di Nicoletta
- Comàsie [Comàsiə] - Comasia
- Crestíne [Crəstínə] - Cristina
- Culèdde [Culèddə] - Nicoletta
- Cungè [Cungèttə] - Concetta (forma apocopata di Cungètte)
- Cungètte [Cungèttə] - Concetta
D
modifica- Dduluráte [Ddulurátə] o Duluráte [Dulurátə] - Addolorata
E
modifica- Elvíre [Elvírə] - Elvira
- Emílie [Emíliə] - Emilia
- Errìchette [Errìchettə] - Enrica / Enrichetta
- Eufràsie [Eufràsiə] - Eufrasia
F
modifica- Felumène [Fəlumènə] - Filomena
- Frangèsche [Franghèschə] - Francesca
- Fumíje [Fumíjə] - Eufemia
J
modifica- Jannòdde [Jannòddə] - Annina (anche Giovannina)
L
modifica- Léne [Lénə] - Lena (dim. di Maddalena)
- Lesabbètte [Ləsabbèttə] - Elisabetta
M
modifica- Madaléne [Madalénə] - Maddalena
- Manína [Manína] - (dim. di Maddalena)
- Maríe [Maríə] - Maria
- Mariè [Mariè] - abbreviazione di Mariella
- Mariètte [Marièttə] - abbreviazione di Mariella
- Maríne [Marínə] - Marina
- Matìlde [Matìldə] - Matilde
- Melíne [Melínə] - Carmelina
- Melìsse [Məlìssə] - Melissa
- Menúcce [Mənúccə] - Minuccia (dim. di Filomena)
- Mìlia [Mìlia] - Emilia (diminutivo)
- Mòneche [Mònəchə] - Monica
N
modifica- 'Nunziàte ['Nunziàtə] - Annunziata
- 'Nunziatíne ['Nunziatínə] - Nunziatina (dim. di Annunziata)
- Nannèlle [Nannèllə] - Gaetana (anche Gaetanella)
- Nanníne [Nannínə] - Giovannina
- Nuzziáte [Nuzziátə] - Annunziata
- Ninètte [Ninèttə] - Antonietta
R
modifica- Rusètte [Rusèttə] - Rosetta
S
modifica- Sabbèdde [Sabbèddə] - Isabella (diminutivo)
- Saria [Saria] dim. di Rosaria
T
modifica- Tarèsie [Tarèsiə] - Teresa
Bibliografia
modificaNote
modifica- ^ (EN) Organizing Committee of the Games of the XVII Olympiad, The Games of the XVII Olympiad - Rome 1960 - The Official Report - Volume 1 (PDF), Roma, 1960, p. 215. URL consultato l'8 aprile 2007.
- ^ Campioni italiani veterani e relativi podi.
- ^ (EN) Organizing Committee of the Games of the XVII Olympiad, The Games of the XVII Olympiad - Rome 1960 - The Official Report - Volume 1 (PDF), Roma, 1960, p. 215. URL consultato l'8 aprile 2007.
Personalità legate a Taranto
modificaA
modifica- Domenico Acclavio giurista
- Ferdinando Acton ammiraglio
- Italia Almirante attrice
- Tancredi d'Altavilla principe di Bari e di Taranto
- Vincenzo Amato matematico
- Livio Andronico scrittore
- Archita filosofo, matematico e politico
- Aristosseno filosofo e musicista
- Aristonico di Taranto scrittore
- Agelada di Argo scultore
- Archippo filosofo
B
modifica- Giorgio Basta generale
- Emanuele Basile carabiniere vittima della mafia
- Boemondo I principe di Taranto
- Boemondo II principe di Taranto
- Giovanni Antonio Orsini Del Balzo principe di Taranto
- Raimondo Orsini Del Balzo principe di Taranto
C
modifica- Giuseppe Capecelatro arcivescovo
- Domenico Carella pittore
- San Cataldo vescovo e santo patrono di Taranto
- Isabella di Chiaromonte principessa di Taranto
- Mario Pasquale Costa musicista
- Lucio Crassizio grammatico latino
- Clinia di Taranto filosofo
D
modifica- Tommaso Niccolò d'Aquino poeta
- Democrate navarca
- Federico Di Palma giornalista e politico
E
modifica- Sant'Egidio Maria santo di Taranto
- Maria d'Enghien principessa di Taranto
- Eraclide meccanico e architetto
- Ethra eroe mitologico
- Eurito filosofo pitagorico
F
modifica- Falanto fondatore mitologico di Taranto
- Nicola Fago musicista
- Anna Fougez cantante
G
modificaH
modificaI
modifica- Angelo Iachino ammiraglio
- Erasmo Iacovone calciatore
- Icco atleta e medico
- Cataldo Innato atleta
J
modificaK
modificaL
modifica- Pierre Choderlos de Laclos generale e scrittore
- Leonida poeta
- Licone filosofo pitagorico
- Liside filosofo pitagorico
- Lisippo scultore
- Luigi di Taranto principe di Taranto
M
modifica- Cataldo Antonio Mannarino poeta e medico
- Vincenzo Martellotta militare
- Alda Merini poetessa
- Ambrogio Merodio teologo e storico
- Nicola Mignogna patriota
- Aldo Moro politico
- Carlo Alfredo Moro magistrato
- Guglielmo Motolese arcivescovo
- Gioacchino Murat re di Napoli
N
modifica- Niceforo II Foca imperatore bizantino
- Cataldo Nitti senatore del Regno d'Italia (XI legislatura)
O
modificaP
modifica- Marco Pacuvio tragediografo
- Giovanni Paisiello musicista
- Elio Palumbo regista
- San Pietro santo
- Pasquale Pinto scrittore
- Pirro re dell'Epiro
Q
modificaR
modifica- Rintone poeta
- Roberto di Taranto principe
- Riccardo di Taranto protonotaro e logotea
S
modifica- Domenico Savino musicista
- Simone di Taranto principe
- Santa Sofronia santa
- Sosibio da Taranto militare
- Spintaro musicista
- Agostino Straulino velista
T
modifica- Taras eroe mitologico
U
modificaV
modifica- Rodolfo Valentino attore
- Luigi Viola archeologo
W
modificaX
modificaY
modificaZ
modifica- Zopiro di Taranto meccanico pitagorico