Utente:Nicola Trozzi/Sandbox9
Allocco delle foreste | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Deuterostomi |
Phylum | Chordata |
(clade) | Craniata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
(clade) | Amniota |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Strigiformes |
Famiglia | Strigidae |
Sottofamiglia | Striginae |
Tribù | Strigini |
Genere | Strix |
Specie | S. seloputo |
Nomenclatura binomiale | |
Strix seloputo Horsfield, 1821 | |
Nomi comuni | |
Allocco delle foreste |
L'allocco delle foreste (Strix seloputo Horsfield, 1821) è un uccello rapace tropicale appartenente alla famiglia Strigidae[2].
È diffuso in diverse isole del sud-est asiatico, dove si nasconde nelle fitte foreste sempreverdi equatoriali ed umide.
[3].
Tassonomia
modificaL'allocco delle foreste comprende attualmente, a dicembre 2014, 3 sottospecie. Esse sono[2]:
- Strix seloputo seloputo Horsfield, 1821 - dalla Birmania fino al sud dell'Indocina e alla penisola malese, Giava
- Strix seloputo bawena Oberholser, 1917 - Bawean (al largo a nord di Giava)
- Strix seloputo wiepkeni (Blasius, 1888) - Palawan e Calamian (a sud-ovest delle Filippine)
Conservazione
modificaQuesta specie viene elencata tra le specie a rischio minimo nella lista rossa della IUCN poiché prima di tutto ha un vasto areale (stimato essere circa 20 mila km²), poi perché, ha una tendenza stabile nel numero tale da non raggiungere lo status di specie vulnerabile e per ultimo perché la dimensione della popolazione , sebbene non sia stata quantificata, si pensa sia sui 10 mila individui[1].
Non sono presenti studi recenti approfonditi poiché è una specie molto timida, si nasconde molto facilmente e non è facile da censire[3].
Al mondo un solo allevatore, l'italiano Enrico Albertini, direttore del "Monticello Breeding and Conservation Center", è stato in grado di ottenerne la riproduzione in ambiente controllato[3].
Note
modifica- ^ a b (EN) BirdLife International, Nicola Trozzi/Sandbox9, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Strigidae, in IOC World Bird Names (ver 14.2), International Ornithologists’ Union, 2024. URL consultato il 10 dicembre 2014.
- ^ a b c Ravazzi 2010, pp. 208-209
Bibliografia
modifica- Ravazzi, G., rapaci diurni e notturni, De Vecchi, 2010, ISBN 978-88-412-0272-2.
Collegamenti esterni
modificaNicola Trozzi/Sandbox9, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
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