Utente:Old Glory/Sandbox
Chinatown | |
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Titolo originale | Chinatown |
Lingua originale | inglese |
Durata | 122 min |
Genere | noir, drammatico |
Regia | Roman Polański |
Soggetto | Robert Towne |
Sceneggiatura | Robert Towne |
Produttore | Robert Evans |
Fotografia | John A. Alonzo |
Montaggio | Sam O'Steen |
Effetti speciali | Logan Frazee |
Musiche | Jerry Goldsmith |
Scenografia | Richard Sylbert |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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«Lascia perdere, Jake, è Chinatown»
Chinatown è un film del 1974 diretto da Roman Polański, l'ultimo girato negli Stati Uniti dal regista polacco,[1] con Jack Nicholson, Faye Dunaway e John Huston.
La pellicola presenta molti elementi della cinematografia noir, quali i contrasti tra luci e ombre e la presenza di una femme fatale (Evelyn Mulwray).[2]
Chinatown permise a Robert Towne di ottenere il premio per la migliore sceneggiatura originale agli Oscar del 1975, su ben 11 nomination, tra cui quelle per il miglior film, al miglior regista, al miglior attore e alla migliore attrice. Oltre a ciò, il film si aggiudicò altri riconoscimenti, tra cui 4 Golden Globe e 3 Premi BAFTA.
La frase finale Lascia perdere, Jake, è Chinatown è stata classificata dall'American Film Institute al 74° posto tra le 100 citazioni più celebri della storia del cinema.[3]
Considerato uno dei migliori film della storia,[4] nel 1990, il film ebbe un sequel, Il grande inganno, quarta pellicola diretta da Jack Nicholson ed interpretata dallo stesso attore, che, però, si rivelò un flop.[5] L'anno successivo, Chinatown fu scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Trama
modificaEstate del 1937, Los Angeles. Una donna assolda l'investigatore privato Jake "J.J." Gittes (Jack Nicholson) per confermare le sue ipotesi riguardo ad un possibile tradimento del marito, Hollis Mulwray (Darrell Zwerling), ingegnere capo del Dipartimento delle acque e dei bacini della città di Los Angeles. Nei giorni seguenti Gittes pedina Mulwray, scoprendolo mentre parlava con una ragazza e scatta alcune foto, facendo, così, scoppiare uno scandalo.
Qualche giorno dopo, si presenta nello studio di Gittes una donna (Faye Dunaway) che si rivela essere la vera signora Evelyn Mulwray e che minaccia di denunciarlo, asserendo di non averlo mai assunto.
Produzione
modificaSceneggiatura
modificaRobert Towne ideò la trama di Chinatown intorno al 1969, mentre stava lavorando sulla sceneggiatura de L'ultima corvée.[6] Durante quel periodo, ad Hollywood fu attuata una serie di procedimenti di censura a causa dell'eccessiva libertà nel linguaggio e nei comportamenti dei film e, perciò, Towne si sentiva ostacolato.[6]
A questo proposito, lo stesso sceneggiatore ricorda una conversazione con David Begelman, l'allora presidente della Columbia Pictures, riguardante L'ultima corvée.[6]
«[David Begelman] mi chiese "Bob, 20 figli di puttana sarebbero più drammatici di 40 figli di puttana?" Al che io risposi "Sì, David, ma l'imprecare non è usato per dare un'enfasi drammatica. È utilizzato per sottolineare l'impotenza di questi uomini che non fanno altro che imprecare anche se sanno che stanno facendo qualcosa di ingiusto per questo povero ragazzo nevrotico, che deve rimanere in carcere per otto anni per aver rubato 40 dollari.»
In seguito, notò, nell'inserto Old West Magazine del Los Angeles Times, un articolo riportante alcune foto scattate nel 1969 atte a rappresentare la Los Angeles degli anni '30.[6] Towne fu così preso da quelle immagini, che decise di ripercorrere la città, per capire quanto la città avesse perso nel giro di 35 anni.[6]
Egli decise, quindi, di scrivere una nuova detective story, sulla falsa riga dei romanzi di Raymond Chandler, che aveva incominciato a leggere da poco tempo, incoraggiato dall'amico Jack Nicholson.[6] Per far questo, prese spunto da un capitolo del saggio Southern California Country: An Island on the Land, riguardante la California meridionale degli anni '20 e '30,[7] in cui il giornalista Carey McWilliams, l'autore del libro, narra la storia di alcuni contadini che avevano visto la valle in cui vivevano prosciugarsi a causa degli interessi economici e politici.[6] La vicenda fu descritta dallo stesso sceneggiatore come una «rivelazione».[6]
Nove mesi dopo, in seguito ad un periodo di problemi domestici, che lo portarono a vivere presso l'Isola di Santa Catalina, egli completò la prima bozza della sceneggiatura,[6] che fu comprata, nel 1971, dal produttore Robert Evans per 25.000$, dopo che a Towne ne furono offerti 125.000 per scrivere il copione del film Il grande Gatsby, tratto dall'omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald.[1][8]
Scelta del cast e del regista
modificaIl primo regista a cui era destinata la realizzazione del film fu Peter Bogdanovich, ma rifiutò la proposta; in seguito, si pentì di quella decisione.[1]
Distribuzione
modificaData di uscita
modificaIl film venne distribuito in varie nazioni, fra cui:[9]
- Stati Uniti d'America, Chinatown 20 giugno 1974
- Argentina, Barrio chino 12 settembre 1974
- Spagna, Chinatown 16 dicembre 1974
- Svezia 16 dicembre 1974
- Francia, Chinatown 18 dicembre 1974
- Germania 19 dicembre 1974
- Italia, Chinatown 17 gennaio 1975
- Danimarca, Chinatown 10 febbraio 1975
- Giappone 12 aprile 1975
- Finlandia 9 maggio 1975
- Ungheria, Kínai negyed 27 settembre 1979
Riconoscimenti
modifica- 1975 - Premio Oscar
- Miglior sceneggiatura originale a Robert Towne
- Nomination Miglior film a Robert Evans
- Nomination Miglior regia a Roman Polański
- Nomination Miglior attore protagonista a Jack Nicholson
- Nomination Miglior attrice protagonista a Faye Dunaway
- Nomination Migliore fotografia a John A. Alonzo
- Nomination Miglior montaggio a Sam O'Steen
- Nomination Migliore scenografia a Richard Sylbert, W. Stewart Campbell e Ruby R. Levitt
- Nomination Migliori costumi a Anthea Sylbert
- Nomination Migliore colonna sonora a Jerry Goldsmith
- Nomination Miglior sonoro a Charles Grenzbach e Larry Jost
Nel 1991 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al diciannovesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al ventunesimo posto.
Sequel
modificaHa avuto un sequel dal titolo Il grande inganno del 1990 diretto ed interpretato da Jack Nicholson.
Note
modifica- ^ a b c Curiosità su Chinatown, su imdb.com. URL consultato il 21 lug 2011.
- ^ Revisione del film su hubpages.com, su hubpages.com. URL consultato il 20 lug 2011.
- ^ Lista di AFI's 100 YEARS...100 MOVIE QUOTES, su afi.com. URL consultato il 21 lug 2011.
- ^ Lista di AFI's 100 Years...100 Movies, su connect.afi.com. URL consultato il 21 lug 2011.
- ^ Trama e recensione de Il grande inganno, su comingsoon.it. URL consultato il 21 lug 2011.
- ^ a b c d e f g h i Intervista a Robert Towne, su thehollywoodinterview.blogspot.com. URL consultato il 22 lug 2011.
- ^ Scheda su Southern California Country: An Island on the Land su amazon.com, su amazon.com. URL consultato il 22 lug 2011.
- ^ Dai contenuti extra del DVD di Chinatown.
- ^ Info sulle date di uscita, su imdb.it. URL consultato il 22 lug 2011.