Utente:Pierop1152/Lino Pacini
Lino Pacini 09/12/1922 23/12/1981 artista pittore
''Lino Pacini''' Artista Pittore
nato Genova il 09/12/1922 e deceduto a Genova il 23/12/1981
Lino Pacini ha lavorato e vissuto alternativamente a Genova e Milano dove c' era il suo Studio Artistico in Alzaia Navigio Grande.
Frequentò l' Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova e completò la sua formazione artistica sotto la guida dello scultore Guido Galletti.
al suo attivo numerose mostre collettive fra le quali citare:
Premio Nazionale città di Imperia (1968-69-70)
Mostra Internazionale di Grafica contemporanea di Vignola (Modena)
Mostra Nazionale di Grafica di Arezzo (1968-69)
Premio internazionale di Pittura"Città di Vigevano" (1969)
Premio nazionale "Città di Alessandria"
'''Mostre personali'''
1966 Galleria d' Arte Boccadasse Genova
1967 Galleria d' Arte Boccadasse Genova
1969 Galleria "Il Salotto" Genova
1970 Galleria "Il Poliedro" Genova
1971 Galleria "Rupinaro" Chiavari
1972 De Menthe Theater Steenwijk Olanda
1972 E.P.T. Palazzo del Capitano Reggio Emilia
1974 Galleria 38 Bergamo
1975 Centro Aret Rizzolino Milano
1975 First Nationa Bank Milano
Dell' artista ha scritto G. Cottino.
Lino Pacini dipinge trascurando la funzionalità razionalizzata, come se vivesse su di un pianeta fantastico.
Quanto più nella realtà quotidiana e nell' attività pratica della vita, viene perseguita l' estetica dell' utilità, tanto più l' arte di Pacini volge all' estremo opposto.
Sogni, visioni, confessioni spirituali che rimangono a metà fra realtà percepibile e la sua conversione in una dimensione surreale.
L' introspezione si accompagna al piacere scettico e gioioso in netto contrasto con la rigorosa funzionalità.
Il suo è un mondo staccato dalla realtà che non rinuncia però ad una base reale, in quanto accosta e contrappone alla realtà naturale immagini inventate colte nei sogni ad occhi aperti. Un mondo incantato sensibile e sovrasensibile in cui ogni cosa ha un volto ed un'anima che vengono scoperti e portati alla luce dall' origine primogenia delle cose.
Un mondo delicato espresso con una tecnica raffinatissima che si avvale di semplici segni, fili di ragno, arabeschi increspati, o di poschi colori cadenti obliquamente come attraverso lastre di vetro colorato.
Un regno delle ombre popolato di esseri immateriali che si liberano fra realtà ed apparenza.
Dopo aver curato l' allestimento di una mostra personale a New York Stati Uniti, inizia a manifestarsi la malattia che lo porterà alla morte.
Scritto da Piero Pacini