Utente:Salvatore Basso/Francesco Basso
Francesco Basso
Nato a Militello Val di Catania (CT) il 14 Agosto 1928 e Deceduto a Catania l'11 Novembre 2014.
Francesco Basso detto "Ciccio" uomo politico nato a Militello il 14 Agosto 1928 è stato sicuramente uno dei personaggi politici, e non solo, della storia di Militello Val di Catania paese dell'entroterra Siciliano e del Calatino Sud Simeto. Finite le scuole elementari e medie a Militello, Francesco inizia a fare il pendolare su Catania dove si iscrive ad un istituto per Geometri; il precoce contatto sociale con la realtà contadina, l'allontanamento dalla famiglia e i problemi sociali che affliggono la popolazione negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale lo inducono a frequentare le Assemblee della locale Camera del lavoro. Durante il Movimento Contadino in Sicilia e con i braccianti di Militello organizza e partecipa in prima persona a diverse manifestazioni atte ad occupare le terre dell’ex feudo del ricco Cavalier Beneventano in Territorio di "Serra la Valle" (è Il 29 Novembre del 1949). In seguito alla dura repressione dei Movimenti viene arrestato dai Carabinieri della stazione di "Fil di Donna" proprio mentre, in treno, si reca a sostenere gli esami per il Diploma, e viene rinchiuso nel carcere di Lentini dove sconterà una pena di alcuni mesi con l 'accusa di oltraggio a pubblico ufficiale, resistenza e occupazione di terre incolte. A causa di questo episodio non potrà concludere gli studi. Successivamente prenderà un diploma di conduttore di caldaie e grazie a questo troverà lavoro in un frantoio di olive, lavoro che gli permetterà di contribuire al mantenimento del Padre e della Madre. Qualche anno dopo aprirà una sua officina presso il paese natale che gli permetterà di mettere a frutto le sue conoscenze di elettrotecnica ed elettromeccanica senza mai però abbandonare la passione per la difesa dei ceti più deboli e le lotte sociali e politiche (come provano i tafferugli con i Carabinieri nel giorno del suo matrimonio nel 1960 a causa del divieto del parroco del paese a permettere l'ingresso in chiesa ad un "Comunista"). Uomo del sud e figlio di Militello ha sempre lottato per i diritti dei lavoratori e dei braccianti agricoli Siciliani, esempio di lealtà, altruismo e senso del dovere, ha messo sempre la dignità dei lavoratori e dei più disagiati al primo posto nelle sue lotte quotidiane. Molte le battaglie contro le politiche centriste della Democrazia Cristiana e di Scelba negli anni 40/50 e successivamente, tra gli anni 60 e 70, in prima linea a condurre politicamente la sua opera contro le destre; proprio in quel periodo subirà numerosi processi per manifestazioni e comizi non autorizzati. Nel 1970, nelle liste del P.C.I. diventerà Sindaco di Militello, carica che ricoprirà anche nel 1971 e nel 1977, 1978 e 1979. Sempre grazie al supporto della Sua gente e soprattutto del Suo paese e aldilà di ogni aspettativa fu eletto Deputato Regionale all’Assemblea Regionale Siciliana per il P.C.I. nel 1971, e fino al 1976 ricoprì questa carica. La sua elezione, pur non prevista dal suo stesso Partito, può essere considerata figlia dei suoi trascorsi popolari in difesa degli strati più deboli della Società ; tutti i paesi del calatino, ove era conosciuto ed apprezzato, sovvertirono ogni previsione. A causa delle pressioni dei dirigenti del Partito Comunista che lo invitavano a dimettersi per dare spazio ad un candidato di bandiera rimise il mandato nelle mani dei propri elettori i quali si opposero duramente e fermamente e a furor di popolo gli riconobbero la carica democraticamente conseguita. Durante gli anni da Deputato Regionale si contraddistinse per le sue iniziative a difesa dell’Artigianato Locale e soprattutto in favore dei lavoratori costretti ad emigrare dalla Sicilia battendosi duramente e attivamente tanto da meritare numerosi attestati di stima da parecchi avversari politici. La Sua attività e le sue battaglie civili gli permisero di condividere il proprio pensiero e la propria amicizia con eminenti personalità della Cultura come Leonardo Sciascia, Primo Levi (che commemorò proprio dai banchi dell’Assemblea Regionale), Pio La Torre, Renato Guttuso e Santo Marino, suo concittadino e fraterno Amico, con il quale condivise una particolare sintonia intellettuale. Si è spento l’11 Novembre del 2014 a Catania tra l’affetto della Moglie, dei Suoi Figli e dei Suoi Nipoti.
(L’intera Biografia è stata ampiamente ispirata dal Libro “”Militello dalla A alla Z”” di Nello Musumeci )