Utente:Sampinz/Sandbox/2
Mauro Tozzi (Siena, 23 marzo 1955) è un fotografo, direttore artistico e operatore culturale italiano.
Biografia
modificaFotografo
modificaScoprì la fotografia nel 1979 da autodidatta, anche se frequentò la sede fatiscente di un gruppo di fotografi che possedeva una camera oscura nella sua città[1]. Si orientò verso la sperimentazione, usando la tecnica dell'open flash, dapprima sul tema delle ombre, da cui nacque Il gioco delle figure precarie, 1983, presentata da Andrea Abati nel depliant della mostra senese nella Galleria Il Prisma Multimedia: "...un viaggio all'interno dell'inconscio, un percorso dunque che non può essere fotografato direttamente. [...] L'intervento è in primo luogo «teatrale»", commentata l'anno dopo da Mario Giacomelli in occasione della mostra di Senigallia: "...un lungo viaggio nelle ombre dove la forma corrosa diventa sostanza e l'immagine soggetto per comunicare tra spazio terreno e spazio infinito"[2].
Con la medesima tecnica, ma diversa illuminazione, nel 1984 proseguì la riflessione attorno al proprio corpo, nelle foto de La Dama Bianca. Alla mostra di Verona (1985), Gianfranco Arciero, sulla rivista Reflex, scrisse: "...un fotografo dell'immaginario che attinge dalla realtà sfruttando il mezzo fotografico fino alle sue possibilità più esasperate[3]. La mostra venne esposta a Bologna[4] e alla Vetrina della Biennale dei Giovani dell'Area Mediterranea, Firenze, 1986, cui seguirono mostre personali e collettive: Dryphoto Prato, al Teatro Comunale di Alessandria, alla galleria "Le Arie del Tempo" di Genova, al Palazzo Alleori Ubaldi di Foligno, alla XVI edizione del Film Festival di Brno dal titolo Man and People at the End of the Second Millennium.
Un altro campo fotografico da cui fu attratto, a partire dal 1985, fu quello del formato polaroid 669, "a strappo", cioè con negativo e positivo, che trasferiva dopo lo scatto su carta comune, sul quale Enrico Crispolti si espresse in termini di "impronte di luce sulla gelatina... qualcosa di drammaticamente precario, di sfuggente, fra la dimensione onirica e l’incubo medianico"[5]. Quelle immagini furono esposte nel 2017 a Massa Marittima e a Piombino[6]. Alcune immagini hanno fatto parte della collettiva Note a margine prima tappa - Richard Hamilton, presso la Casa Museo Spazio Tadini a Milano nel 2023[7].
Nel 1991 avviò l'indagine sui giardini delle ville nel territorio senese con il fotografo Ilio Scali. Nella prefazione del volume Il Giardino Rivelato, 1995, gli autori scrissero che non si trattò di una ricerca documentaria ma altresì, secondo le parole di Omar Calabrese, "l’idea del percorso misterioso, assimilabile ad un viaggio interiore [...] è quanto mai intrigante e ricca di spunti. Già il titolo, «Il Giardino Rivelato», appare intelligentemente mistificatorio […]. Nulla è quindi ‘rivelato’ in questo giardino ma ogni dettaglio rimanda ad una storia non scritta, a personaggi assenti ma probabilmente già esistiti“[8]. Le immagini dei giardini sono state esposte a Palazzo Costanzi, Trieste, Villa Del Bene, Dolcè, Palazzo Taidelli, Sanguinetto, alla Biblioteca comunale degli Intronati, Siena[9]. Infine, Tozzi espose alcune delle sue opere dei giardini, in forma di gigantografie, nella mostra Jardins d'Hesdins, Jardins d'Eden a Hesdin in Francia, nel 1996 nella collettiva con Enrico Baj, Régis Deparis, Piero Gilardi, Andy Goldsworthy, Ugo Nespolo, Nils-Udo, Jean Clareboudt ed altri[10].
Dal 1995 iniziò il lavoro sulle opere dello scultore senese Tito Sarrocchi, su cui era in preparazione la stesura del primo testo critico esaustivo, che lo porteranno in varie località, Pisa, Pistoia, Modena, Grosseto, Acquapendente, Siena, cioé al cospetto di statue, busti, bassorilievi ed opere in ville, piazze e nei cimiteri monumentali. Tozzi fotografò i marmi di Sarrocchi in luce naturale, in bianconero, senza lampade o flash: in questo modo la polvere sedimentata, la perdita della lucentezza del marmo, le ombre naturali in certe ore del giorno, la collocazione dei busti, ne avrebbero "risvegliato l'anima"[11]. Le foto vennero pubblicate nel volume Tito Sarrocchi 1824-1900 del 1999 in occasione dell'inaugurazione della mostra dello scultore, assieme ad una parte dei suoi gessi restaurati, presso il Santa Maria della Scala[12].
Aderì alla rassegna di fax-art nel 1997, promossa da Enrico Crispolti, intitolata Omaggio a Giovanni Caselli, inventore del pantelegrafo, antenato del fax. L'evento, svoltosi al Santa Maria della Scala in contemporanea con le università e i centri italiani di cultura di Londra, Parigi e Yamagata in Giappone, vide impegnati molti artisti, tra i quali Pietro Cascella, Leonardo Cremonini, Luciano Fabro, Ugo Nespolo, Luca Maria Patella, Piero Pizzi Cannella, Pierre Restany, Matthew Spender, Joe Tilson, Emilio Vedova, Cordelia von den Steinen[13].
Con il nuovo secolo, sperimentò la stenoscopia autocostruendo le "macchine" (cartone, legno e cilindri di latta), con cui produrrà le immagini. Nel 2002, concretizzò i lavoro con il fotografo triestino Alessandro Mlach nella mostra, la prima fuori dagli USA, Senza Obiettivo, International Exhibition of Pinhole Photography presso il Santa Maria della Scala, al quale presero parte i fotografi stenopeici accreditati a livello mondiale: Thomas Bachler, Dianne Bos, Volkmar Herre, Nilufar Izadi, Jürgen Königs, Eric Renner, Nancy Spencer, Dominique Stroobant, Mieko Tadokoro, Ilan Wolff e altri, con la prefazione in catalogo di Omar Calabrese e Fabio Amodeo e il testo teorico di Dominique Stroobant. La mostra venne promossa nell'ambito della XI edizione del Festival Visionaria[14][15]. Nel 2003 la mostra sarà replicata alla Gallery of Art della Temple University Rome curata da Lucy Clink[16].
Gli Alinari nel 2013, in collaborazione con il Museo Galileo, la Regione Toscana, il Comune di Firenze, promossero una giornata dedicata al linguaggio fotografico contemporaneo, dal titolo "Visivi". Alla tavola rotonda, introdotta da Filippo Camerota del Museo Galileo e moderata da Dominique Stroobant, Tozzi analizzò l'esperienza della mostra Senza Obiettivo[17].
Parallelamente alla stenoscopia, Tozzi avviò lo studio della "fotografia a bassa definizione", utilizzando macchine di plastica come la Holga, la Ferrania Eura, la Diana. Con la Holga esporrà a Trieste nella mostra Holgografie nel 2004[18]. La successiva esposizione avvenne nel 2016 in occasione del 1° anniversario della morte di uno dei fondatori della galleria Il Prisma Multimedia, lo scienziato, ecologista e fotografo Gianfranco Sciarra. La mostra, Evidentia, raccolse le immagini dei quattro fondatori della storica galleria senese. Tozzi allestì una selezione delle sue fotografie realizzate con la Holga[19][20].
Le foto della Holga sono state presenti alla 7ª edizione dell'International Festival di Kiev in Ucraina, "Pavlovka Pinhole Fest", sul tema Habitat e a Livorno nella galleria "Extra Factory" sul tema B-Side, entrambi nel 2024[21][22].
Operatore culturale
modificaIl Prisma Multimedia
modificaNel 1981 fondò a Siena il centro culturale Il Prisma Multimedia, con Bruno Di Blasi, Gianfranco Sciarra e Daniele Sasson, che si caratterizzò fino al 1988 per una intensa attività espositiva di numerosi fotografi ed artisti. Tra le varie mostre: la retrospettiva del fotografo Vincenzo Balocchi[23]; la collettiva di grafica con opere di Afro Basaldella, Domenico Cantatore, Renato Guttuso, Antonio Ligabue, Mino Maccari, Orfeo Tamburi; la collettiva del gruppo PostMachina di Piermario Ciani, Pierluigi Vannozzi, Bruno Munari, tra i più noti; il Gruppo di Piombino di Pino Modica[24][25].
Nel 1988, promosse con Marinella Giannini la mostra fotografica europea L'Immagine delle Donne con lo scopo provocatorio di scoprire l'esistenza di "segni" che denotassero la specificità "femminile" delle fotografie, invitando a commentare sul catalogo Maria Luisa Boccia, Omar Calabrese, Pietro Clemente, Carlo Majer, Giuliana Scimé, Sergio Staino, Italo Zannier. Tra le molte fotografe presenti: Eva Besnyö, Helga von Brauchitsch, Verita Monselles, Adriana Argalia, Edith Lechtape, Leena Saraste, Zofia Rydet, Carla Cerati, Giuliana Traverso, Elisabetta Catamo, Helen Sager, Maryvonne Gilotte, Vera Isler-Leiner. La mostra di oltre 500 immagini ebbe luogo al Palazzo San Galgano, sede della Facoltà di Lettere dell'Università di Siena[26][27][28][29].
In seguito alla riflessione attorno alla fotografia nella piccola realtà senese, nel 1992 nacque l'idea della mostra Dentro la città, oltre le mura, un confronto tra i fotografi locali e i grandi maestri: i primi che guardassero oltre le mura ed i secondi che tentassero una lettura non convenzionale della città medievale. Tra i fotografi presenti: George Tatge, Pepi Merisio, Gianni Berengo Gardin, Cesare Colombo, Franco Fontana, Gianni Giansanti, Helen Sager, Ferruccio Malandrini, Francesco Cito e tanti altri, testi di Pietro Clemente, Enrico Crispolti, Ferruccio Malandrini[30][31].
Tozzi ha fatto parte della giuria dell'Urban Photo Awards di Trieste, curato dall'Ass. dotArt, nel 2011 e nel 2012[32][33].
Nel 2016, per il XXXV anniversario dell'apertura della galleria, venne promossa a Palazzo Patrizi, la manifestazione Gli Sguardi e le Parole, comprendente la mostra Evidentia, con le immagini dei soci fondatori, e il convegno Confesso che ho vissuto per ricordare la figura di scienziato, ecologista e fotografo di Gianfranco Sciarra (1952-2015) ad un anno dalla scomparsa[34][35].
Direttore artistico
modificaVisionaria, International Film Festival
modificaNel 1991 fondò con Roberto Dini il Film Festival Visionaria, di cui fu il direttore artistico fino al 2015, con il quale realizzò XXII edizioni, quattro edizioni speciali, di cui una, ad Ulassai, nel paese di Maria Lai[36]. Nacque l'idea di un festival sulle nuove tecnologie audiovisive nel quartiere periferico, San Miniato, con forti problematiche sociali ed abitative[37][38]. Qualche anno dopo, Visionaria venne accolta al Santa Maria della Scala, grazie al neo Assessore alla Cultura Omar Calabrese[37]. Muovendosi nel solco della ricerca dei linguaggi video e televisivi, fin dal 1996 ha tenuto mostre di videoarte con autori quali Roberta Torre, Caterina Davinio, Mario Canali, dando spazio alle rassegne del Prix Ars Electronica di Linz[39][40]e a collaborazioni dal 2002 con il Centro d'arte contemporanea Palazzo delle Papesse ed Exibart: retrospettiva di Salvo Cuccia, video di autori emergenti come Chiara Passa, Rossella Biscotti, Francesco Carone, Bouli Lanners, Stefano Chiodini e altri[41][42][43].
Ampliando i propri interessi in tutti i campi espressivi, tra cui, nel 1999, ospitò la conferenza del Premio Nobel José Saramago[44][45]. Invitò ospiti come Caterina Bueno, Anna Meacci[45] e Riccardo Pangallo, mentre divenne assiduo collaboratore l'artista Pino Modica e Alessandro Benvenuti fu nominato presidente onorario dal 2000 al 2005[37]. Rimarchevole la rassegna fotografica al Santa Maria della Scala, Born into Brothels del 2004, in cui l'autrice Zana Briski procurò macchine fotografiche ad alcuni figli delle prostitute di uno dei quartieri a luci rosse di Calcutta invitandoli a fotografare il loro mondo (il documentario omonimo, girato assieme all'operatore Ross Kaufmann, vinse il Premio Oscar l'anno dopo)[46][47].
Nelle pieghe del variegato mondo dell'audiovisivo, Visionaria nel 2005 organizzò con Home Movies di Bologna, le Giornate del Cinema Privato, ovvero quello che diverrà l'Archivio Nazionale del Film di Famiglia, la raccolta, il recupero e la conservazione dei filmati familiari in pellicola fin dalle origini[48], mentre nella stessa edizione, in altra sede, si stavano diffondendo documentari e servizi mai trasmessi dalle tv pubbliche[49]. Ma il 2005 fu l'anno che il festival ebbe luogo sia a Siena che a Piombino con due programmi distinti[50]. L'anno dopo, in occasione della proiezione del documentario Liberate Silvia di Giuliano Bugani, invitò Silvia Baraldini per un incontro a Piombino che costituì la prima uscita in pubblico dopo il carcere e l'indulto[51].
Oltre al concorso dei corti e alla videoarte, nonché all'esperienza sulla piattaforma virtuale di Second Life[52], ripetuta nel 2007 e 2008, il festival si orientò nella presentazione di cineasti al centro del dibattito per i temi dei loro film, dedicando loro anche una retrospettiva. Nel 2010 fu invitato Pupi Avati con Una sconfinata giovinezza[53]; nel 2012 toccò a Daniele Vicari e al film Diaz[54]; mentre nel 2013 fu la volta di Daniele Ciprì con È stato il figlio[55]. Chiusa l'avventura piombinese nel 2013, il festival approdò a Castelnuovo Berardenga al Teatro Alfieri dove non potè contare sui finanziamenti degli anni precedenti, però l'edizione 2015 registrò ben 3 845 opere iscritte in concorso[56] e fu l'anno che con l'Università di Siena, Visionaria prese parte, all'Expo Milano, con la selezione Food and Water[57].
Esposizioni (selezione)
modifica- 1983, Prato, Dryphoto, L'infanzia ritrovata, personale
- 1984, Senigallia, Palazzo Baviera, Il gioco delle figure precarie, personale
- 1985, Verona, Galleria Fra Giocondo, La Dama Bianca, personale
- 1986, Firenze, Vetrina delle Produzioni Giovanili dell'Area Mediterranea, collettiva
- 1988, Alessandria, Teatro Comunale, Pagine, III Biennale di Poesia, collettiva
- 1990, Brno, Repubblica Ceca, Man and People at the End of Second Millennium, XVI ed. Film Festival Brnenská šestnácka, collettiva
- 1992, Trieste, Palazzo Costanzi, Topiaria, ricognizione fotografica sul giardino europeo, presentazione di Bruno Munari, collettiva
- 1992, Siena, Galleria di Palazzo Patrizi, Dentro la città, oltre le mura, collettiva
- 1996, Hesdin, Francia, Les Écuries d'Hesdin, Jardins d'Hesdins, Jardins d'Eden, collettiva
- 1997, Siena - Londra - Parigi - Yamagata, Omaggio a Giovanni Caselli, collettiva di fax-art
- 1999, Siena, Santa Maria della Scala, Gigantografie delle opere di Tito Sarrocchi, personale tra i gessi restaurati
- 2002, Siena, Santa Maria della Scala, Senza Obiettivo, International Exhibition of Pinhole Photography, collettiva
- 2002, Veracruz, Messico, Casona de la Condesa, Colectiva de Fotografos, collettiva. In videoconferenza: Tozzi: la fotografia estenopeica en Europa
- 2003, Roma, Temple University, Senza Obiettivo, International Exhibition of Pinhole Photography, collettiva
- 2004, Brno, Repubblica Ceca, Bakala Hall & Galerie 10, Mauro Tozzi Photographic Exhibition, XLV ed. Film Festival Brnenská šestnácka, personale
- 2004, Trieste, Knulp, Holgografie, personale con Alessandro Mlach
- 2011, Massa Marittima, Palazzo dell'Abbondanza, Liberazione: 25 artisti per il 25 Aprile, collettiva
- 2016, Massa Marittima, Stendardi d'Autore, collettiva per le strade della città
- 2017, Siena, Chiostro del Collegio San Marco, Stendardi d'Acqua, immagini limpide, trasparenti e controcorrente, con la partecipazione di Sergio Staino, collettiva
- 2018, Tuscania, Chiostro di Sant'Agostino, Stendardi d'Acqua, immagini limpide, trasparenti e controcorrente, con la partecipazione di Sergio Staino, collettiva
- 2018, Torino, Piazza Doria, Opere d'arte in mongolfiera. Turin Eye ospita Air Land 1.0, collettiva
- 2018, Fossombrone (PU), Casa degli Artisti, Nero, IX ed. Land Art, collettiva
- 2021, Ulassai (NU), Open Call #LaFrana a cura di Stefano Boeri, collettiva
- 2022, Massa Marittina, Biblioteca Comunale, L'ombra di Dante, collettiva, con la partecipazione di Sergio Staino
- 2023, Milano, Casa Museo Spazio Tadini, Omaggio a Richard Hamilton, collettiva
- 2023, Livorno, Galleria Extra Factory, Autoritratto, collettiva
- 2023, Livorno, Galleria Extra Factory, Luoghi non comuni, collettiva
- 2024, Milano, Opificio della Fotografia, Il Volo, collettiva
- 2024, Kiev, Ucraina, 7ª International festival of pinhole photography, Pavlovka pinhole fest, Habitat, collettiva
- 2024, Livorno, Galleria Extra Factory, B-Side, collettiva
Pubblicazioni
modifica- Bruno Bruchi, Andrea Ciacci, Mauro Tozzi, Dentro la città, oltre le mura, Casa Ed. I Mori, 1992
- Ilio Scali, Mauro Tozzi, Il Giardino Rivelato, Ed. Il Leccio, Siena, 1995
- Marco Pierini, Mauro Tozzi, Tito Sarrocchi 1824-1900, Protagon Editori Toscani, 1999 - ASIN B008BO2K5U
- Giovanni Fanello, Pesci idraulici ed altro... - Scultura 1995-2000 (servizio sulle opere dell'artista), Università di Siena, 2000
- Fabio Roggiolani, La merigge, racconti per il futuro (foto delle Crete, Val d'Orcia e Val di Chiana), Fuorionda, Arezzo, 2023 - ISBN 979-12-80816-07-8
Edizioni con opere di Tozzi
modifica- AA.VV., Man and People at the End of the Second Millennium, Brno 16, Fotoskupina Fact, 1992, Repubblica Ceca
- AA.VV., Bullettino Senese di Storia patria, Accademia degli Intronati, 1995
- AA.VV., Antichità Viva n. 5-6, Editrice Edam, 1996
- Enrico Crispolti, Marco Pierini, Omar Calabrese, Omaggio a Giovanni Caselli, Hopefulmonster, 1997 - ISBN 88-7757-078-4
- Omar Calabrese (a cura di), Il modello italiano. Le forme della creatività, Skirà, 1999 - ISBN 978-8881185221
- Barbara Capitoni, Il pio asilo Butini Bourke, Archivio Comunale di Siena, 2000
- Giulia Barbarulli, Luciano Banchi, uno storico al governo di Siena nell'Ottocento, Ind. Grafica Pistolesi, 2002 - EAN 2565539015805
- Régis Deparis, Promedas dans Hesdin, Les Ecuries d'Hesdin, 2004
- AA.VV., Stendardi d'Acqua, immagini limpide, trasparenti e controcorrente, Tap Grafiche Poggibonsi, 2017
- AA.VV., Fotografia Transfigurativa vol. 1, EBS Print, 2021 - ISBN 979-12-5968-283-3
- AA.VV., Occupazione, Effigi Ed., Arcidosso (GR), 2021
- AA.VV., Arte in bocca, Stampa Federici, Terni, 2021
- Federicapaola Capecchi, Melina Scalise (a cura di), Photomilano on desire, 4Graph, 2023 - ISBN 979-12-210-3753-1
- Sara Bardini, C'era una volta il Petriccio, Betti Ed., 2024 - ISBN 978-8875768737
- Federicapaola Capecchi (a cura di), Il Volo, 4Graph, 2024
Curatele
modifica- Mauro Tozzi, Marinella Giannini, L'immagine delle Donne - Rassegna Fotografica Europea, Ind. Grafica Pistolesi, Siena, 1988
- Mauro Tozzi, Alessandro Mlach, Senza Obiettivo - International Exhibition of Pinhole Photography, Protagon Editori Toscani, 2002
- Mauro Tozzi, Samuele Calosi, Laura Pozzi, Nati nei bordelli - Born into Brothels, Visionaria, 2004
Galleria d'immagini
modifica-
dalla serie fotografica La dama bianca, 1984-85
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dalla serie fotografica La dama bianca, 1984-85
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la Cattedrale di Siena, polaroid a strappo, 1990
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dalla serie fotografica Il giardino rivelato, 1995
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dalla serie fotografica Il giardino rivelato, 1995
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dalla serie Tito Sarrocchi, Cimitero della Misericordia, Siena, 1999
-
dalla serie Tito Sarrocchi, Basilica di San Domenico, Siena, 1999
-
una vecchia macchina agricola, foto stenopeica, 2002
-
una via di Siena, dalla serie Holga, 2022
Note
modifica- ^ Irene Campana, La fotografia stenopeica. Storia ed evoluzione di una tecnica, Università di Bologna, 2004.
- ^ A. B., Senigallia: si conclude la personale di Mauro Tozzi, in Corriere Adriatico, 24 agosto 1984.
- ^ Gianfranco Arciero, Galleria & Libreria, in Reflex, giugno 1985.
- ^ La Dama Bianca di Mauro Tozzi, in Progresso Fotografico, aprile 1986.
- ^ L'universo in un frammento nelle polaroid di Mauro Tozzi, in Il Tirreno, 1° settembre 2017.
- ^ Sogno e realtà con le polaroid, in Il Tirreno, 4 luglio 2017. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ Melina Scalise, Note a Margine su Richard Hamilton - mostra fotografica, in Casa Museo Spazio Tadini, 14 gennaio 2023. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ Il Giardino Rivelato, catalogo mostra, in Reflex, maggio 1995.
- ^ Mara Amorevoli, Misteri e tesori dei giardini senesi, in La Repubblica, 3 marzo 1995.
- ^ (FR) Anne Tomczak, Balade imaginaire dans les jardins d'Eden, in La Voix, 3 giugno 1996.
- ^ S. C., Le sculture di Tito Sarrocchi, in La Voce del Campo, agosto 1999.
- ^ I gessi del Sarrocchi al Santa Maria, in La Nazione Siena, 30 luglio 1999, p. 2.
- ^ L'arte arriva anche con il fax, in La Nazione Siena, 3 ottobre 1997, p. 2.
- ^ La realtà fotostenopeica, in Reflex, novembre 2002.
- ^ Senza Obiettivo, in Photographers, 6 novembre 2002.
- ^ Senza Obiettivo, in Exibart, 10 novembre 2003.
- ^ Filippo Camerota, Filippo Camerota (PDF), in Europass, 8 marzo 2021, p. 30. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ C. E., Le immagini più creative di "Holga", in Il Piccolo, 9 ottobre 2004.
- ^ "Gli Sguardi e le Parole": un doppio appuntamento per ricordare Gianfranco Sciarra, in Il Cittadino Online, 17 novembre 2016.
- ^ ”Gli sguardi e le parole”, doppio appuntamento per ricordare Gianfranco Sciarra e il 35° anniversario de ”Il Prisma Multimedia”, in Sienafree, 16 novembre 2016. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ (RU) Yuliia Belska, Habitat, in Pavlovka Pinhole Fest’2024, agosto 2024. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ B-Side da Extra Factory: al via la mostra sul lato nascosto delle cose, in Livorno Sera Notizie, 31 ottobre 2024. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ Le "astrazioni" di Balocchi, in Nuovo Corriere Senese, 5 agosto 1982, p. 7.
- ^ L'Arte di Ingannare. URL consultato il 19 agosto 2024.
- ^ Il Gruppo di Piombino: una storia impertinente. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ Massimo Biliorsi, Al Prisma l'altra immagine, in La Nazione, 13 marzo 1988.
- ^ (EN) Giuliana Scimé, The Image of Women, in European Photography n. 36, 1988.
- ^ Gennaro Alifuoco, L'Immagine delle Donne, in FotoCine80, agosto 2014.
- ^ In mostra a Siena, in Progresso Fotografico, maggio 1988.
- ^ Siena '92: La Fotografia, in Progresso Fotografico, ottobre 1992.
- ^ Annalisa Coppolaro, Dentro la città oltre le mura, in La Gazzetta di Siena, 26 ottobre 1992.
- ^ Va allo spagnolo Victor Garrido il concorso Urban dotART, in Il Piccolo, 6 luglio 2011. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ Chiuse le iscrizioni al concorso fotografico Urban 2012, in La Bora, 19 giugno 2012. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ Evidentia. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ ”Confesso che ho vissuto”, a Siena incontro sulla figura politica, professionale e culturale di Gianfranco Sciarra, in Siena Free, 30 novembre 2016. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ Francesco Manca, Uff, c'è il Film Fest di Ulassai, in L'Unione Sarda, 23 marzo 2011.
- ^ a b c Natascia Maesi, Visionaria: un viaggio iniziato alla fine degli anni Ottanta, in Corriere di Siena, 1º settembre 2013, p. 11.
- ^ San Miniato: l'ultimo nato diventato subito vecchio, in La Nazione, 9 marzo 2010. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ Visionaria '96, viaggio nell'immaginario video, in Videotecnica, luglio/agosto 1996.
- ^ "Visionaria" approda al Santa Maria, in La Nazione, 7 maggio 1997.
- ^ B. M., Video, arte, foto a "Visionaria", in La Repubblica, 26 ottobre 2002.
- ^ «Varie eventuali», rassegna dell'XI Visionaria, in La Nazione Siena, 3 novembre 2002.
- ^ Santa Maria e Papesse, incontro con la fotografia, in La Nazione Siena, 15 novembre 2002.
- ^ José Saramago, un Nobel al Santa Maria, in La Nazione, 10 giugno 1999.
- ^ a b Videomaker in concorso a Siena, in La Repubblica, 1º giugno 1999.
- ^ Prima europea della mostra di Zana Briski, in Nove da Firenze, 2 dicembre 2004. URL consultato il 19 agosto 2024.
- ^ Pierpaolo Simone, Un documento straordinario, privo di retorica, necessario, in My Movies, 10 ottobre 2006. URL consultato il 19 agosto 2024.
- ^ A "Visionaria" sullo schermo le immagini del cinema privato, in Corriere di Siena, 11 novembre 2005.
- ^ B. M., Ecco i servizi mai trasmessi dalla Rai, in La Repubblica, 8 novembre 2005.
- ^ M.A.S., In città il Festival del "corti", la Lucchini fra gli sponsor, in Il Tirreno, 3 dicembre 2005.
- ^ Ecco Visionaria. Attualità e cronaca vanno in corto, in La Nazione, 25 ottobre 2006.
- ^ Il cortometraggio è su Second Life, in TgCom, 19 ottobre 2007.
- ^ Gran finale per 'Visionaria 2010' Arriva Pupi Avati, in La Nazione, 22 ottobre 2010. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ Valentina D'Amico, Visionaria 2012: Daniele Vicari a Piombino con Diaz, in Movie Player, 18 aprile 2012. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ Francesca Lenzi, Tre video italiani in concorso oggi a Visionaria, in Il Tirreno, 30 agosto 2013.
- ^ Visionaria, un 2015 da record, in Il Cittadino online, 10 settembre 2015.
- ^ I vincitori di Visionaria Film Festival 2015, in Cinema Italiano Info, 2 novembre 2015. URL consultato il 13 dicembre 2024.
Bibliografia
modifica- Irene Campana, La fotografia stenopeica. Storia ed evoluzione di una tecnica, tesi di laurea, relatore prof. Luigi Tomassini, Università di Bologna, 2004
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su maurotozzi.it.
- Tutta la rassegna stampa, su maurotozzi.it.
- Servizio tv su Rai Tre TGR Toscana, 8 agosto 2024, ediz. 19,30 - minuto 9'05"