Utente:UmbraSolis/Leghe bianche

Nate in contrapposizione alle leghe rosse, di ambito socialista[1].

Vi facevano riferimento soprattutto i contadini aderenti alle Unioni cattoliche nate all'inizio del Novecento[1].

Fondate da Achille Grandi, come primo nucleo del sindacalismo cattolico da cui poi nacque la Confederazione italiana dei lavoratori; ad esso aderivano soprattutto i lavoratori agricoli, mentre ai sindacati rossi aderivano gli operai; nel settore agricolo era già forte il PPI di don Sturzo[2].

Furono duramente osteggiate dal Fascismo e soppresse nel 1925-1926[1].

  • Alberto Cova, Le origini: dalle leghe "bianche" alla CIL, in I cattolici e il sindacato: dall'estraneità alla partecipazione, Cristiani d'Italia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011. URL consultato il 26 agosto 2024.
  • Daniela Raimondo, Valter Balzola e Rossana Denicolai, Le origini: il biennio rosso, in La nascita dei fascismi in Italia e Germania. URL consultato il 26 agosto 2024.

Nel Novarese

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Nel 1922, la partecipazione agli scioperi del 31/7 e 1/8 fu scarsa per il timore di violenze. L'Alleanza del Lavoro novarese aderì, ma la disorganizzazione e le defezioni delle leghe bianche resero inutile l'iniziativa e scatenarono ulteriori violenze fasciste[3].

  1. ^ a b c Leghe bianche, su Enciclopedia Bresciana, Fondazione "Opera Diocesana San Francesco di Sales", 23 aprile 2018. URL consultato il 26 agosto 2024.
  2. ^ Simone Galgano, Il sindacato Cattolico dalle "leghe bianche" allo sviluppo della Cgil (1918-1947), su Storia XXI secolo. URL consultato l'8 settembre 2022.
  3. ^ Italo Allegra e Saverio Sardone, Capitolo 5 - Sezione 15: Gli scontri continuano, in Novara in orbace, collana Asino chi legge, Milano, Lampi di stampa, 2010, p. 68, ISBN 978-88-488-1043-2. URL consultato il 26 settembre 2022. Ospitato su Google Libri.