Vengo anch'io. No, tu no/Giovanni, telegrafista
Vengo anch'io. No, tu no/Giovanni, telegrafista è un singolo di Enzo Jannacci, pubblicato dalla ARC nel dicembre 1967.
Vengo anch'io. No, tu no/Giovanni, telegrafista singolo discografico | |
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Artista | Enzo Jannacci |
Pubblicazione | dicembre 1967 |
Durata | 6:50 |
Album di provenienza | Vengo anch'io. No, tu no |
Tracce | 2 |
Genere | Musica d'autore |
Etichetta | ARC, AN 4138 |
Produttore | Nanni Ricordi |
Formati | 45 giri |
Entrambi i brani sono inclusi nell'album Vengo anch'io. No, tu no (ARC, ALP 11007).
Vengo anch'io. No, tu no
modificaIl protagonista del brano è un uomo che è respinto a priori da ogni evento, anche se solo ipotizzato. Nonostante il tono apparentemente umoristico, la tematica di fondo è più complessa, e parla di persone escluse, che vivono ai margini della società.
Giovanni, telegrafista
modificaIl testo di Giovanni telegrafista è la versione italiana della poesia João, o telegrafista, scritta alla fine degli anni Quaranta dal poeta Cassiano Ricardo e tradotta da Ruggero Jacobbi,[1] che Jannacci aveva trovato in un’antologia di poeti brasiliani curata dallo stesso Jacobbi e su cui poi compose la musica.
Tracce
modifica- Lato A
- Vengo anch'io. No, tu no (testo: Enzo Jannacci, Fiorenzo Fiorentini, Dario Fo – musica: Enzo Jannacci)
- Lato B
- Giovanni, telegrafista (testo: Cassiano Ricardo, Ruggero Jacobbi – musica: Enzo Jannacci)
Note
modifica- ^ Ruggero Jacobbi, Quaderno brasiliano (e poesie scelte), Fermenti editrice, 2010 ISBN 9788889934968