Vigolone
Vigolone è una frazione del comune di Calestano, in provincia di Parma.
Vigolone frazione | |
---|---|
Chiesa di San Giovanni Battista | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Parma |
Comune | Calestano |
Territorio | |
Coordinate | 44°34′48.47″N 10°06′38.74″E |
Altitudine | 853 m s.l.m. |
Abitanti | 5[2] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 43030 |
Prefisso | 0525 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
La località dista 2,81 km dal capoluogo.[1]
Geografia fisica
modificaLa località sorge alla quota di 853 m s.l.m.,[1] in prossimità della cima di uno dei rilievi appenninici[3] della sponda destra della val Baganza.[4]
Storia
modificaLa zona di Vigolone risultava abitata già in epoca preistorica, come testimoniato dal rinvenimento di alcuni resti.[3]
In epoca medievale nel piccolo borgo fu edificata una cappella, menzionata per la prima volta nel 1230.[5]
Nella stessa epoca fu costruito sulla cima del monte in prossimità dell'abitato un castello, appartenente nel 1247 a Lanfranco da Cornazzano; in quell'anno il maniero respinse gli attacchi delle truppe dell'imperatore del Sacro Romano Impero Federico II di Svevia.[6]
Nel 1249 il Comune di Parma donò al conte Alberto Fieschi il feudo di Calestano, comprendente anche i castelli di Marzolara, Alpicella e Vigolone.[7] Nel 1275 il cardinale Ottobono Fieschi, futuro papa Adriano V, nominò suo erede di tali terre il fratello Percivalle; alla morte di quest'ultimo nel 1290 subentrarono i nipoti Luca, Carlo e Ottobono del ramo di Torriglia,[8] che nel 1313 ne furono investiti dall'imperatore del Sacro Romano Impero Enrico VII di Lussemburgo.[9]
Nel 1426 le truppe del duca di Milano Filippo Maria Visconti, in guerra coi conti Fieschi, riuscirono a impossessarsi della zona;[10] nel 1431 Niccolò Piccinino promise al conte Gian Luigi Fieschi la restituzione dei castelli di Marzolara, Calestano e Vigolone al termine del conflitto, con la clausola che nel frattempo rimanessero nelle mani di Niccolò de' Terzi, il Guerriero; per questo ordinò al referendario del Comune di Parma Anton Simone Butigelli di consegnarli al Guerriero.[11]
Nel 1439 Filippo Maria Visconti assegnò i feudi al cancelliere di Niccolò Piccinino Albertino de' Cividali[12] e successivamente ai conti di Canino e a Giovanni da Oriate; nel 1443, al termine della guerra, il Duca restituì i castelli di Calestano, Marzolara e Vigolone al conte Giannantonio Fieschi in segno di riconoscenza per la sua devozione.[13]
Nel 1650 Carlo Leone e Claudio Fieschi alienarono i feudi di Calestano, Marzolara, Vigolone e Alpicella con tutte le pertinenze al conte Camillo Tarasconi;[14] i suoi eredi ne mantennero i diritti fino alla loro abolizione decretata da Napoleone nel 1805.[8]
L'anno seguente Vigolone divenne frazione del nuovo comune (o mairie) di Calestano.[15]
A causa della sua posizione decentrata rispetto alla strada provinciale tracciata a fondovalle, il borgo subì nel XX secolo un lento spopolamento.[3]
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaChiesa di San Giovanni Battista
modificaMenzionata per la prima volta nel 1230, la cappella romanica, elevata a sede parrocchiale nel 1564, fu abbattuta nel 1897 e completamente ricostruita a poca distanza; completata nel 1929 con la facciata e il campanile, la nuova chiesa fu decorata internamente tra il 1931 e il 1935. Il luogo di culto, ornato con lesene doriche e affreschi a motivi geometrici e floreali, è affiancato dalla canonica in pietra, risalente al 1594.[5][16]
Castello
modificaMenzionato per la prima volta nel 1247, il castello, appartenente a Lanfranco da Cornazzano, fu donato nel 1249 ai conti di Lavagna Fieschi; conquistato nel 1246 dalle truppe di Filippo Maria Visconti, fu assegnato in seguito a Niccolò Guerriero, ad Albertino de' Cividali, ai conti di Canino e a Giovanni da Oriate, per essere infine restituito nel 1443 al conte Giannantonio Fieschi; occupato per alcuni giorni dalle truppe imperiali durante la guerra di Parma nel 1551, fu alienato nel 1650 al conte Camillo Tarasconi; abbandonato, cadde in profondo degrado; ne sopravvivono soltanto alcune tracce, seminascoste dalla folta boscaglia sulla cima del monte nei pressi dell'abitato.[17]
Note
modifica- ^ a b c La Frazione di Vigolone, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 25 ottobre 2018.
- ^ [1]
- ^ a b c Rossi, p. 7.
- ^ Molossi, p. 207.
- ^ a b Chiesa di San Giovanni Battista "Vigolone, Calestano", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 ottobre 2018.
- ^ Affò, 1800, p. 10.
- ^ Corazza Martini, p. 7.
- ^ a b Comune di Calestano (PR), su araldicacivica.it. URL consultato il 25 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2018).
- ^ Affò, p. 188.
- ^ Pezzana, pp. 264-265.
- ^ Pezzana, p. 308.
- ^ Pezzana, p. 415.
- ^ Pezzana, p. 485.
- ^ De Luca, pp. 356-357.
- ^ Molossi, p. 50.
- ^ Arte nel territorio di Calestano (Val Baganza), su provincialgeographic.it. URL consultato il 25 ottobre 2018.
- ^ Vigolone, su geo.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 25 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2018).
Bibliografia
modifica- Ireneo Affò, Storia della città di Parma, Tomo quarto, Parma, Stamperia Carmignani, 1795.
- Ireneo Affò, Memorie storiche di Colorno, Parma, Per li Fratelli Gozzi, 1800.
- Giacomo Corazza Martini, Castelli, Pievi, Abbazie: Storia, arte e leggende nei dintorni dell'Antico Borgo di Tabiano, Roma, Gangemi Editore, 2011, ISBN 978-88-492-9317-3.
- Giovanni Battista De Luca, Theatrum veritatis et justitiae, Tomus V, Colonia, 1693.
- Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei ducati di Parma Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia Ducale, 1832.
- Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, Tomo secondo, Parma, Ducale Tipografia, 1842.
- Michela Rossi, Persistenze di elementi scomparsi: castelli e castellari nei feudi della val Baganza, Parma. URL consultato il 24 ottobre 2018.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vigolone