Villa Melchiorri
Villa Melchiorri, detta anche più correttamente Melchiori dal cognome della famiglia,[1][2] è un edificio in stile liberty situato in viale Cavour n. 184[1] a Ferrara[3] progettata nel 1904 da Ciro Contini.[4]
Villa Melchiorri | |
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Veduta di Villa Melchiorri | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Ferrara |
Indirizzo | Viale Cavour, 184 |
Coordinate | 44°50′33.1″N 11°36′41.8″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1904 |
Realizzazione | |
Ingegnere | Ciro Contini |
Storia
modificaVilla Melchiori, inaugurata il 30 luglio 1904[5], sorse per volere della famiglia Melchiori su un terreno rustico, dove un tempo sorgeva il convento di San Gabriele,[3] acquistato 21 agosto del 1903 su commissione di Giuseppina Marchi, moglie del floricoltore Ferdinando Melchiori,[6] in un'area in quel momento in piena urbanizzazione. Il raddoppio della r nel cognome dei committenti si deve al sinuoso lettering del decoratore Giuseppe Pedroni che, al momento dell'inaugurazione, dipinse in facciata il cognome compiendo un errore che poi si è perpetuato nelle biografie successive[7]
La villa si trova vicino alla zona delle barriere, quindi non lontana dalla stazione di Ferrara. La parte della città che comprende sia tale viale che i nuovi quartieri sorti a sud e che anticamente erano occupati da Castel Tedaldo e poi dalla Fortezza, furono interessati nel primo dopoguerra dall'Addizione Contini.[3][8][9]
L'edificio ha subìto un certo degrado tra la fine del XX secolo e l'inizio di quello successivo.[2][6] Nel 2024 è stato eseguito un rigoroso restauro a seguito di un passaggio di proprietà.[10]
Accanto alla villa, affacciate su viale Cavour, ci sono due costruzioni in muratura edificate su progetto dell'ingegner Edoardo Roda nel 1909, pensate per ospitare le serre, i laboratori e gli alloggi dei dipendenti.[11]
Descrizione
modificaOriginariamente con impianto di negozio-residenza, comprendeva lo spazio commerciale nel sotterraneo e in parte al piano terra, mentre la restante parte di esso ed il primo piano erano adibiti a residenza privata.[2]
Tra le parti non più visibili, oltre all'interno successivamente rimaneggiato, l'insegna policroma Melchiorri Floricultore allora presente nella parte alta del balcone, un tempo collegata alla decorazione in ferro dell'ingresso a corbeille di fiori. Scomparsa anche la differenziazione cromatica che segnava i due livelli abitativi, col marcapiano bicromo a scacchiera i cui colori riprendevano sia quelli del motivo ad onde presente nel sottogronda, intervallato da mensole in ferro sinusoidali, sia quelli parietali esterni.[2]
Restano visibili solo in parte le decorazioni floreali, soprattutto girasoli, tributo alla professione del committente, eseguite in cemento, a livello plastico, da Arrigo Minerbi e nelle opere in ferro (cancellata e altri parti in ferro battuto[1]) dalla ditta Augusto de Paoli, la quale collaborerà con Contini anche in seguito.[12]
La villa è circondata da un ampio parco di 2200 mq.[6]
Note
modifica- ^ a b c Scardino.
- ^ a b c d italialiberty.
- ^ a b c GerolamoMelchiorri
- ^ Alessandra Farinelli Toselli, Ciro Contini, in Marica Peron e Giacomo Savioli (a cura di), Ferrara Disegnata – Riflessioni per una mostra, Ferrara, Arstudio C., 1986, pp. 92-93.
- ^ Inaugurata Palazzina Melchiori, in La Provincia di Ferrara, 31 luglio 1904
- ^ a b c museoferrara
- ^ Lucio Scardino, Villa Melchiori. Il capolavoro del Liberty ferrarese, Forlì 2024, p. 10
- ^ Ferrara, su web.archive.org, 28 maggio 2015. URL consultato il 9 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2015).
- ^ Villa Melchiorri, Liberty a Ferrara, su arteliberty.it. URL consultato il 9 agosto 2020.
- ^ Silvia Giatti, La seconda vita di villa Melchiori. Ecco il restauro dopo 120 anni, in La Nuova Ferrara, 12 aprile 2024, p. 16
- ^ Le due fabbrichette Melchiori, in Gazzetta Ferrarese, 9 ottobre 1910
- ^ Lucio Scardino, Marcello Carrà (a cura di), Villa Melchiori. Storia di un restauro a Ferrara, Modulgrafica, Forlì, 2024
Bibliografia
modifica- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, pp. 54-56, ISBN 978-88-89248-21-8.
- Melchiori, villino Liberty nel ferrarese, su Italia Liberty. URL consultato il 10 marzo 2021.
- Lucio Scardino, Itinerari di Ferrara moderna, Firenze, Alinea Editrice, 1995, pp. 85-86.
- Villa Melchiorri - MuseoFerrara, su museoferrara.it, MuseoFerrara,Comune di Ferrara. URL consultato il 10 marzo 2021.
Voci correlate
modificaAltri progetti
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