Vittorio Lodovico d'Hallot Des Hayes
Vittorio Lodovico d’Hallot Des Hayes (Cavaglià, 1707 – Torino, 19 novembre 1790) è stato un politico e militare italiano, ufficiale veterano della guerra di successione polacca, dove combatte nella battaglia di Parma, tra il 1767 e il 1771 ricoprì la carica di Viceré di Sardegna e Capitano generale del Regno di Sardegna. Insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e del Collare dell'Annunziata.
Vittorio Lodovico d’Hallot Des Hayes | |
---|---|
Viceré di Sardegna | |
Durata mandato | 1767 – 1771 |
Predecessore | Lodovico Costa della Trinità |
Successore | Francesco Gaetano Cassiotti Conte di Robone |
Vittorio Lodovico d'Hallot Des Hayes | |
---|---|
Nascita | Cavaglià, 1707 |
Morte | Torino, 19 novembre 1790 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Sardegna |
Forza armata | Armata Sarda |
Arma | Fanteria |
Grado | Capitano |
Guerre | Guerra di successione polacca |
Battaglie | Battaglia di Parma |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Il viceré Des Hayes e il governo del Regnum Sardiniae (1767-1771)[1] | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Biografia
modificaNacque a Cavaglià nel 1707, figlio di Claudio,[N 1] di origini francesi,[2] e della contessa Teresa Gaud.[1] Nel 1724 fu ammesso dal senato di Dorzano[2] ad assistere alle sedute del comune, e nel gennaio 1728 ricevette l’investitura di alcuni territori di Asigliano, assegnategli dal testamento paterno.[2]
Divenuto conte di Dorzano l’8 giugno 1733,[3] in quello stesso anno fu nominato aiutante maggiore delle guardie dell’Armata Sarda.[3] Promosso capitano, a partire dal 1734 partecipò alla guerra di successione polacca,[3] durante la quale acquistò numerose imposte fondiarie messe in vendita dal regio governo sabaudo.[3] Gravemente ferito ad un ginocchio nel corso della battaglia di Parma,[3] dovette lasciare la carriera militare, e come ricompensa il 18 ottobre 1736 fu nominato gentiluomo di camera di Sua Maestà Carlo Emanuele III.[3]
Il 13 maggio 1747 fu insignito della Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.[3] Nell’estate 1765[4] fu incaricato dal sovrano di portare gli omaggio della corte sabauda a due principesse di passaggio nei territori piemontesi,[4] Luigia Maria di Parma che si recava in Spagna per sposare il Principe delle Asturie,[4] e l’Infanta Luigia che si recava a Innsbruck per sposare l’Arciduca Leopoldo d'Austria.[4]
Il 16 maggio 1767 fu nominato Viceré, Luogotenente e Capitano generale di Sardegna,[5] ricoprendo tale incarico fino al 1771.[6] Durante il suo mandato[7] per tre mesi percorse l’isola in lungo e in largo, incontrando le popolazioni da lui amministrate, e redigendo una dettagliata relazione del viaggio.[N 2] Emanò un’amnistia[8] per i condannati a meno di dieci anni di carcere ed ordinò il primo restauro complessivo del palazzo regio di Cagliari. Il 17 novembre 1780 fu insignito del Collare dell'Annunziata,[6] e si spense il 19 novembre 1790.[9]
Nell’aprile 1741 aveva sposato a Torino Barbara Balegno,[1] una volta rimasto vedovo, nel 1767 aveva sposato, sempre a Torino, Anna Maria de Condray d’Allinge, vedova del conte Stefano Martanaro di Viancino.[10] Ebbe in totale nove figli: Claudio Gaspare Gaetano, Paolo Alberto, Maria Teresa, Teresa Barbara, Maria Agata, Maria Rosa, Prospero Gaetano, Luigi Vittorio e Marianna Agata.[10]
Onorificenze
modificaNote
modificaAnnotazioni
modificaFonti
modifica- ^ a b c Erriu 2012, p.10.
- ^ a b c Erriu 2012, p.11.
- ^ a b c d e f g Erriu 2012, p.12.
- ^ a b c d Erriu 2012, p.13.
- ^ Erriu 2012, p.15.
- ^ a b c d Ilari, Shamà 2008, p.276.
- ^ Manno 1835, p.499.
- ^ Manno 1835, p.498.
- ^ Marocco 1860, p.62.
- ^ a b R. Poddine Rattu, Biografia dei viceré sabaudi del Regno di Sardegna (1720-1848), Edizioni della Torre, Cagliari 2005.
Bibliografia
modifica- Marzia Erriu, Il viceré Des Hayes e il governo del Regnum Sardiniae (1767-1771), Cagliari, Università degli Studi di Cagliari, 2012.
- Virgilio Ilari, Davide Shamà, Dario Del Monte, Roberto Sconfienza e Tomaso Vialardi di Sandigliano, Dizionario bibliografico dell’Armata Sarda seimila biografie (1799-1821), Invorio, Widerholdt Frères srl, 2008, ISBN 978-88-902817-9-2.
- Giuseppe Manno, Storia di Sardegna del barone Giuseppe Manno, Milano, Placido Maria Visaj, 1835.
- Maurizio Marocco, Basilica Magistrale della Sacra Religione e dell’Ordine Militare dei Santi Maurizio e Lazzaro. Sunti storici-artistici, Torino, Tipografia Eredi Botta, 1860.
- R. Poddine Rattu, Biografia dei viceré sabaudi del Regno di Sardegna (1720-1848), Cagliari, Edizioni della Torre, 2005.
- A. B. Raviola, Governare un regno, viceré apparati burocratici società sabauda del Settecento, Roma, Carrocci Editore, 2005.