West Wallabi Island
West Wallabi Island è la maggiore isola del Wallabi Group, uno dei tre sottogruppi che formano l'Houtman Abrolhos ed anche la maggiore di tutto l'arcipelago. L'isola, che è disabitata, è situata nell'oceano Indiano al largo della costa dell'Australia Occidentale, nella regione del Mid West. Appartiene alla Local government area della Città di Greater Geraldton.
West Wallabi Island | |
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Immagine satellitare del Wallabi Group | |
Geografia fisica | |
Localizzazione | Oceano Indiano |
Coordinate | 28°27′55″S 113°41′41″E |
Arcipelago | Wallabi Group (Houtman Abrolhos) |
Superficie | 6,21 km² |
Sviluppo costiero | 14,93 km |
Altitudine massima | 9 m s.l.m. |
Geografia politica | |
Stato | Australia |
Stato federato | Australia Occidentale |
Regione | Mid West |
Local government area | Città di Greater Geraldton |
Cartografia | |
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Geografia
modificaWest Wallabi Island ha una superficie di 6,21 km² e uno sviluppo costiero di 14,93 km. Circa 2 km a nord-est si trova East Wallabi Island, la seconda più grande isola dell'arcipelago. West Wallabi è circondata a est da una densa barriera corallina appena sotto il livello del mare. Alcuni isolotti al largo tra le due isole (come Barge Rock, Turnstone Island, Seagull Iceland e Oystercatcher Island) possono quindi essere raggiunti a piedi.
Storia
modificaIl gruppo Wallabi è conosciuto per il naufragio del vascello Batavia, al cui comando era Francisco Pelsaert[1], sul Morning Reef vicino a Beacon Island, nel 1629, e il conseguente ammutinamento e massacro che ebbe luogo tra i sopravvissuti.
Un gruppo di soldati guidato da Wiebbe Hayes[2] fu inviato sulle isole di West e East Wallabi in cerca di cibo e acqua. Essi costruirono un piccolo rifugio su West Wallabi Island, per difendersi dal gruppo degli ammutinati. Il piccolo forte, le cui tracce rimangono ancora sull'isola, costituisce la prima struttura europea sul suolo australiano.[3]
Il wallaby tammar venne avvistato per la prima volta su West Wallabi, dai sopravvissuti del naufragio del Batavia, e descritto l'anno seguente da Francisco Pelsaert nel suo Ongeluckige Voyage.[3] Si è trattato sicuramente del primo avvistamento di un Macropodide da parte degli europei[4] e probabilmente anche del primo avvistamento di un mammifero australiano[5].
Note
modifica- ^ (EN) Pelsaert, Francisco (1591–1630), su adb.anu.edu.au. URL consultato il 9 maggio 2018.
- ^ (EN) Wiebbe Hayes, su monumentaustralia.org.au. URL consultato il 9 maggio 2018.
- ^ a b Exploring the Abrolhos Islands (PDF), su fish.wa.gov.au. URL consultato il 9 maggio 2018.
- ^ Michael Pearson, Great Southern Land: The maritime exploration of Terra Australis (PDF), Department of the Environment and Heritage, Government of Australia, 2005. URL consultato il 9 maggio 2018.
- ^ Glen Storr, The physiography, vegetation and vertebrate fauna of the Wallabi Group, Houtman Abrolhos, in Journal of the Royal Society of Western Australia, vol. 48, n. 1, 1965, pp. 1–14.