Deserto sabbioso del Pakistan settentrionale e Registan
Il deserto sabbioso del Pakistan settentrionale e Registan è un'ecoregione dell'ecozona paleartica, definita dal WWF (codice ecoregione: PA1326[1]).
Deserto sabbioso del Pakistan settentrionale e Registan Registan-North Pakistan sandy desert | |
---|---|
Carovana in viaggio nel deserto del Registan | |
Ecozona | Paleartica (PA) |
Bioma | Deserti e macchia xerofila |
Codice WWF | PA1326 |
Superficie | 277 300 km² |
Conservazione | Vulnerabile |
Stati | Afghanistan, Iran, Pakistan |
Cartina dell'ecoregione | |
Scheda WWF |
Territorio
modificaLe pianure desertiche sabbiose di questa ecoregione sono punteggiate da colline rocciose e dune di sabbia che si innalzano come punti eslamativi dalla terra. Alcune creste di dune sabbiose possono raggiungere i 15 m di altezza. Gli arbusti e i piccoli alberi che crescono in questo ambiente sabbioso costituiscono un vero e proprio paradiso per un'intera varietà di mammiferi e uccelli[1].
Flora
modificaNonostante le precipitazioni siano molto scarse - in media cadono qui ogni anno tra i 152 e i 301 mm di pioggia all'anno -, l'acqua costituisce una parte vitale di questa ecoregione. Piccoli fiumi, quali il Khash Rud, l'Harut e il Farah, e corsi d'acqua ben più imponenti come l'Helmand e l'Arghandab scorrono attraverso l'Afghanistan meridionale fino a disperdere le proprie acque in due laghi endoreici paludosi situati nelle regioni orientali dell'Iran, l'Hamun-e-Sabori e l'Hamun-e-Puzak. Di conseguenza, il suolo qui è costituito da conoidi alluvionali, sabbia e da un misto di argilla, loess e substrati rocciosi. Tra i 1960 e i 4920 m, arbusti, carici ed erbe di prato dominano la vegetazione. Tra i 900 e i 1800 m si possono trovare alberi di pistacchio e vegetazione arbustiva. La regione riceve annualmente tra i 150 e i 300 mm di pioggia. In gennaio, le temperature possono scendere fino a 6 °C, ma durante la stagione secca possono raggiungere i 51 °C[1].
Fauna
modificaI mammiferi di questa ecoregione sono ben adattati al suo clima. Tra le specie maggiormente diffuse vi è la volpe di Blanford (Vulpes cana), che si nutre di roditori, lepri, rettili, insetti e frutta. Lo sfuggente caracal (Caracal caracal), dai caratteristici ciuffi di peli neri sulle orecchie, resta sul terreno perfino nelle aree desertiche più roventi quando altri animali cercano rifugio in tane sotterranee. Un roditore endemico, il gerboa di Hotson (Allactaga hotsoni), di colore grigio chiaro, si mimetizza alla perfezione nelle distese ghiaiose e nelle regioni rocciose in cui vive. La chinkara (Gazella bennettii), nota anche come gazzella indiana, ha un manto di colore beige-rossastro molto lucido, che riflette in parte i raggi del sole e riduce al minimo l'assorbimento di calore durante i periodi più caldi. Gli uccelli, specialmente quelli acquatici, sono molto numerosi, sia per numero di specie che di individui. Tra le specie terrestri vi sono l'averla isabellina (Lanius isabellinus) e il saltimpalo siberiano (Saxicola maurus). Questa ecoregione è nota per i suoi rettili caratteristici, tra i quali spiccano quattro specie endemiche di lucertole, una di serpente e quattro di agama testa di rospo. Il geco delle sabbie dalla coda rosa (Cyrtopodion rhodocauda) e la vipera di McMahon (Eristicophis macmahoni) sono solamente due esempi di rettili endemici[1].
Conservazione
modificaLe greggi di pecore sono così numerose che, in alcuni punti, la vegetazione arbustiva non può ricrescere. Alcuni ungulati, come la chinkara, sono stati cacciati regolarmente, tanto che in alcune aree sono quasi scomparsi. Infine, la mancanza di un sistema di aree protette rende l'intera ecoregione vulnerabile[1].
Note
modificaVoci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Deserto sabbioso del Pakistan settentrionale e Registan