Lago di Cancano II
Il lago di Cancano II è un bacino idrico artificiale contiguo al lago di San Giacomo, di proprietà della A2A S.p.A., sito nella valle di Fraele nel comune di Valdidentro, non lontano da Bormio, rinomata località turistica della Valtellina in provincia di Sondrio.
Bacino di Cancano | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Sondrio |
Coordinate | 46°31′41.08″N 10°17′58.43″E |
Altitudine | 1902 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Volume | 0,123 km³ |
Idrografia | |
Immissari principali | Adda, canali Spöl, Gavia-Forni-Braulio, Viola Bormina |
Emissari principali | Adda |
Questo invaso è alimentato, nel complesso, dalle acque del fiume Adda, che nasce non lontano dai due bacini sul monte Ferro, nonché dalle portate del canale dello Spöl, del canale Gavia-Forni-Braulio e del nuovo canale Viola Bormina. La portata complessiva dell'invaso Cancano II e di San Giacomo è di 187 milioni di metri cubi di acqua: essi alimentano la centrale idroelettrica di Premadio, sita anch'essa nel comune di Valdidentro.
Caratteristiche tecniche
modificaLa diga di Cancano II, o diga di Fraele, ha una capacità di 123 milioni di metri cubi d'acqua e la sua quota di coronamento è collocata a 1902 metri sul livello del mare. Il suo bacino è alimentato dalle acque provenienti dall'invaso confinante e da nuovo canale Viola.
La diga è di tipo ad arco gravità ed ha un'altezza massima di 136 metri. La lunghezza del coronamento è di 381,367 metri.
Storia
modificaLa diga di Cancano I (o diga di Fraele) venne completata nel 1928, a seguito dei lavori intrapresi a partire dal 1922, nella val di Fraele. Essa fu del tipo ad arco-gravità, e avrebbe dovuto creare un enorme bacino di oltre 20 milioni di metri cubi d'acqua, che avrebbe dovuto alimentare la piccola centrale elettrica di Fraele. Questo piccolo invaso si rivelò però insufficiente e venne sostituito dalla nuova diga di San Giacomo, costruita più a monte.
A seguito della crescente domanda di elettricità l'Azienda Elettrica Municipale di Milano decise di realizzare una nuova diga. I lavori cominciarono nel 1953 e terminarono tre anni dopo nel 1956, serrando la valle a quota 1900 metri sul livello del mare attraverso la costruzione di uno sbarramento con la modalità dell'arco a gravità, già utilizzato per la vecchia diga di Cancano I.
L'allagamento del bacino comportò la sommersione della vecchia centrale elettrica alimentata dalle acque provenienti dal bacino di San Giacomo e la sommersione della vecchia diga di Cancano I. Queste due opere sono tuttora visibili quando la diga di Cancano II è vuota.
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La diga di Cancano, 1957 (Archivio storico del Touring Club Italiano)
Bibliografia
modifica- Giulio De Marchi, Sull'onda di piena che seguirebbe al crollo della diga di Cancano : prove su modello per il tronco fluviale dalla diga a Ponte Cepina: calcolo per il tronco da Ponte Cepina a Tirano, Milano, Società editrice riviste industrie elettriche, 1945.
- Azienda elettrica municipale (a cura di), Notizie sulla costruzione della nuova diga di Cancano, Milano, A.E.M., 1959.
- Felice Contessini, Guido Oberti, La nuova diga di Cancano ad arco gravita per costruzione in due tempi, in L'Energia Elettrica, vol. 36, Milano, A.E.M., 1959.
Voci correlate
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