Ferrovia Jesenice-Trieste

linea ferroviaria internazionale

La ferrovia Jesenice-Trieste (Wocheinerbahn in tedesco o Bohinjska Proga in sloveno) è una linea ferroviaria internazionale a scartamento ordinario facente parte del complesso della ferrovia Transalpina. Partendo da Trieste, la ferrovia collega la città slovena di Jesenice seguendo l'itinerario per Villa Opicina e Nova Gorica.

Jesenice-Trieste
Nome originale(DE) Wocheinerbahn
(SL) Bohinjska Proga
Stati attraversatiItalia (bandiera) Italia
Slovenia (bandiera) Slovenia
InizioJesenice
FineTrieste
Attivazione1906
GestoreSlovenske železnice / RFI
Precedenti gestoriKKStB
/ Ferrovie dello Stato
Lunghezza144 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazionetra Villa Opicina e Trieste Campo Marzio
DiramazioniNova GoricaGorizia Centrale
Ferrovie

La ferrovia, costruita nel periodo in cui i territori attraversati facevano parte dell'Impero austro-ungarico, dalla fine del primo conflitto mondiale risultò ricadere parzialmente in Italia nel tratto tra Trieste Campo Marzio e Piedicolle (ora Podbrdo in Slovenia), mentre dopo il secondo conflitto rimase all'Italia solo il tronco tra Trieste Campo Marzio, Villa Opicina e il valico di Monrupino.

La gestione dell'infrastruttura ferroviaria è di competenza delle Slovenske železnice (Ferrovie slovene, SZ) per quanto riguarda la sezione in territorio sloveno e di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per quella italiana.

 
La Stazione di Trieste Campo Marzio, un tempo capolinea della linea ferroviaria e ora adibita a museo

La linea fu realizzata nell'ambito della costruzione della ferrovia Transalpina, un complesso di ferrovie costruite dalle Ferrovie imperiali dello stato austriaco (KKStB) allo scopo di costituire un collegamento alternativo al percorso della linea Meridionale, gestita dalla società privata Südbahn.

La costruzione della Transalpina fu approvata per legge il 6 giugno 1901 e i lavori furono avviati nelle settimane seguenti. La linea Jesenice-Trieste fu inaugurata alla presenza dell'erede al trono austroungarico Arciduca Francesco Ferdinando il 19 luglio 1906[1].

Durante il primo conflitto mondiale la linea subì gravi danni a causa della vicinanza del fronte, in particolare nella zona di Gorizia.

Come conseguenza dei trattati di trattato di Saint Germain (1919) e di Rapallo (1920), la linea fu divisa fra l'Italia e la Jugoslavia e il confine fu stabilito presso la galleria di Piedicolle. L'evento penalizzò la linea che in breve tempo perse importanza e vide declinare il traffico.

Dopo la seconda guerra mondiale e il Trattato di Parigi (1947) il valico di confine fu spostato presso Monrupino (in sloveno Repentabor). Finì quindi sotto il controllo jugoslavo il tronco tra Piedicolle e la stazione di Monrupino. Per garantire a Nova Gorica un collegamento ferroviario che fosse posto all'interno del territorio nazionale, le ferrovie jugoslave costruirono nel 1948 un breve tronco fra Sesana (Sezana), sulla ferrovia Meridionale, e Crepegliano (Kreplje), dove venne attrezzato un nuovo bivio ed una fermata per i viaggiatori. Nello stesso periodo, sul tratto italiano, tra la stazione di Trieste Campo Marzio, quella di Villa Opicina e Crepegliano, fu sospeso il servizio viaggiatori.

In seguito alla dichiarazione di indipendenza della Slovenia (1991), la sezione jugoslava della linea è passata interamente al nuovo Stato.

Nell'aprile 2014, il tratto italiano, compreso fra le stazioni di Trieste Campo Marzio e Villa Opicina, fu dichiarato inagibile a causa di alcuni cedimenti nelle gallerie[2]. Il 25 giugno dello stesso anno, la presidente del porto di Trieste inviò a RFI una lettera in cui chiese il ripristino della linea, utile in caso di emergenza e a rispetto degli accordi firmati dall'Italia nel tenere sempre uno sbocco via ferro verso l'Europa[3].

Dopo anni di lavori, il 1º marzo 2020 la linea fu riattivata[4].

Caratteristiche

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 Stazioni e fermate 
   
per Tarvisio
 
 
 
per Villach Hauptbahnhof (Villaco Centrale)
   
 
 
   
raccordi Zona Industriale
 
0,0 Jesenice
 
 
 
per Ljubljana (Lubiana)
       
     
fiume Sava
     
2,6 Kočna
     
autostrada A2 / raccordi Zona Industriale
 
4,8 Vintgar
 
galleria di Vintgar
 
7,5 Podhom
     
raccordo Zona Industriale Bled
 
10,0 Bled Jezero
 
14,1 Bohinjska Bela
 
23,7 Nomenj
 
27,9 Bohinjska Bistrica
 
Bohinjski predor (galleria di Piedicolle)
 
confine Jugoslavia - Italia (1923-1947)
 
 
35,2 Podbrdo (Piedicolle)
 
40,3 Hudajužna
 
46,9 Grahovo ob Bači (Gracova)
 
50,4 Podmelec (Piedimelze)
 
fiume Idria
 
55,8 Most na Soči (Santa Lucia)
 
64,1 Avče (Auzza)
       
fiume Isonzo
         
69,9 Kanal (Canale d'Isonzo)
         
raccordo Salonit Anhovo
         
73,1 Anhovo (Salona d'Isonzo)
         
75,8 Plave (Plava)
       
Solkanski most (Ponte di Salcano) fiume Isonzo
 
86,8 Solkan (Salcano)
 
 
 
89+056 Nova Gorica 72 m s.l.m.
   
per Gorizia † 1928[5]
   
92+129 Mark Čepisce (bivio Nord) per Gorizia * 1928[5]
 
 
 
 
   
92,3 Šempeter pri Gorici (San Pietro)
   
bivio Meridionale per Gorizia * 1928[5] † 1947
   
per Gorizia † 1928[5] / superstrada H4
 
 
95,7 Volčja Draga 55 m s.l.m.
 
97,1 Okroglica * 1953
 
 
100,1 Prvačina (Prevacina) 58 m s.l.m.
   
 
 
   
fiume Vipacco / per Aidussina
     
nuovo bivio *
       
per Aidussina
       
101,5 Dornberk (Montespino)
         
fiume Vipacco
     
fiume Vipacco
 
103,2 Steske
 
106,3 Branik (Rifembergo)
 
113,2 Štanjel (San Daniele del Carso)
 
117,3 Kopriva (Capriva del Carso)
 
119,8 Dutovlje (Duttogliano)
 
Kreplje (Crepegliano)
 
via Monrupino (turistico/sporadico) / via Sesana * 1948
       
per Vienna
       
inizio elettrificazione (via Sesana)
   
Sežana (Sesana) 359 m s.l.m.
   
raccordi Zona Industriale
 
 
 
 
Zona Industriale Sesana
   
Repentabor (Monrupino) † 1978 316 m s.l.m.
   
32+511 valico di Sesana (confine Slovenia-Italia) 345 m s.l.m.
 
 
19+466 valico di Monrupino (confine Slovenia-Italia) 311 m s.l.m.
 
 
 
 
Interporto di Trieste S.p.A.
   
vecchio tracciato ferrovia Meridionale † 1963
   
raccordo Interporto
       
inizio elettrificazione (via Monrupino) / asta di manovra
   
 
 
 
 
 
 
Opicina Campagna † 2012 / via Monrupino (turistico/sporadico) / via Sesana * 1948
   
 
 
     
per Trieste Centrale † 1963 / Officine meccaniche Laboranti * 1945 † 2010
         
15+695
28+533
Villa Opicina / Opicina Stazione † 1938 310 m s.l.m.
         
raccordo per Opicina Campagna † 2012 / Via della Ferrovia † 1938
         
per Trieste Centrale * 1963
         
14+434 galleria Opicina (1054 m)
       
 
13+380 Opicina
         
rio Carbonara
     
galleria Pischianzi (486 m)
     
galleria Cologna (696 m)
 
 
 
per Trieste Piazza Oberdan
 
 
rio Marchesetti
 
7+576 Guardiella 146 m s.l.m.
 
7+013 galleria Revoltella (1280 m)
 
5+733
 
4+775 Rozzol-Montebello 83 m s.l.m.
   
 
 
per Erpelle
     
 
 
 
per Trieste Aquilinia e Parenzo
   
 
 
 
ex gruppo scambi Cantieri / diramata 2 (862 m)
 
 
 
 
 
galleria San Giacomo (403 m)
   
 
 
 
 
   
ex gruppo scambi San Giacomo / linea di cintura (5.727 m)
 
 
 
 
   
 
 
ex gruppo scambi San Marco
       
galleria Campi Elisi (349 m)
 
 
 
0+799 Trieste Campo Marzio Smistamento 5 m s.l.m.
     
linea delle Rive
 
0+000 Trieste Campo Marzio 3 m s.l.m.
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

La linea è a scartamento ordinario da 1435 mm, lunga 144 chilometri a binario semplice e a trazione termica[6], tranne nella tratta italiana da Trieste Campo Marzio a Villa Opicina dove è presente l'elettrificazione. Elettrificazione estesa fino a Sesana, sul nuovo tracciato, sfruttando l'elettrificazione della ferrovia Meridionale.

La galleria di Piedicolle, lunga 6.339 m, venne realizzata a doppio binario, ma fu danneggiata alla fine del secondo conflitto mondiale. Fu ripristinata con lunghezza leggermente inferiore (6.327 m) e a semplice binario pur mantenendo la sagoma per il doppio[7][8]: nel lato nord, lungo la traccia del secondo binario, è stato ricavato un canale per il drenaggio delle acque che allagano il tunnel in occasione del disgelo o di forti precipitazioni. L'afflusso dell'acqua può essere così elevato da coprire completamente il binario, bloccando anche la circolazione.

Percorso

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Il ponte di Salcano sul fiume Isonzo

La linea origina dalla stazione di Trieste Campo Marzio, già Trieste Sant'Andrea, e, dopo un percorso in salita del 25 - 27 per mille, raggiunge la stazione di Villa Opicina (Opčine, in sloveno). Dopo quest'impianto, il tracciato originario della linea sovrappassa il vecchio tracciato della ferrovia Meridionale, per poi dirigersi verso Monrupino (Repentabor) e San Daniele del Carso (Štanjel).

Con l'unificazione del valico di frontiera, effettuato negli anni sessanta dalle Ferrovie dello Stato, la stazione di Villa Opicina è raggiunta anche dai nuovi binari della ferrovia Meridionale, che precedentemente transitavano per Opicina Campagna. Da allora un nuovo itinerario è disponibile, sfruttando i nuovi binari e la variante interna al proprio territorio che, dal 1948, le ferrovie Jugoslave avevano costruito da Sesana (Sežana) a Duttogliano (Dutovlje), evitando la stazione di Monrupino. Il tracciato originario (via Monrupino) è ancora attivo ma impiegato solo in rare occasioni.

Da San Daniele del Carso, la linea ridiscende in forte pendenza al 27 per mille la Valle del Vipacco (Vipavska dolina), raggiungendo la stazione di Nova Gorica dotata fin dall'origine di uno scalo merci e un deposito locomotive. Successivamente la linea risale l'Isonzo (Soča), superandolo mediante il ponte di Salcano (Solkanski most) ed incominciando una lieve ascesa, raggiungendo una pendenza massima del 9 per mille, in direzione Tolmino (Tolmin) e Santa Lucia (Most na Soči). Si addentra successivamente nella valle della Baccia (Baška grapa), con un percorso in forte ascesa con pendenze del 25 - 26 per mille, fino a incontrare la galleria di Piedicolle (Podbrdo) - denominata Wochein, in tedesco, e Bohinj, in sloveno - con la quale viene valicato lo spartiacque alpino.

All'uscita in direzione nord del traforo si incontra la stazione di Bohinjska Bistrica (Woicheiner Feistritz in tedesco). Da qui inizia una lieve discesa con successiva salita verso Bled (Veldes in tedesco) e il culmine di Dobrava (Vintgar) dal quale inizia la discesa per giungere a Jesenice (Assling). Presso questa città, la linea incrocia la ferrovia rudolfiana Tarvisio - Lubiana, aperta all'esercizio da Jesenice solo in direzione della capitale slovena, e la linea delle Caravanche, facente parte anch'essa del complesso della ferrovia Transalpina, che valica l'omonima catena montuosa con un traforo.

Traffico

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Sono presenti regolari servizi passeggeri e merci tra Sesana, Nova Gorica e Jesenice, svolti dalle ferrovie slovene.

  1. ^ Paolo Petronio, Transalpina. Die Wocheinerbahn. Bohinjska Proga. La linea del Wochein, Trieste, Edizioni Italo Svevo, 1997.
  2. ^ Massimo Greco, Binario Campo Marzio-Opicina riaperto nei primi sei mesi 2019, in Il Piccolo, 19 agosto 2018. URL consultato il 24 settembre 2018.
  3. ^ L’Autorità Portuale di Trieste chiede il ripristino della tratta ferroviaria Transalpina, su informatrieste.eu. URL consultato il 10 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2022).
  4. ^ Zeno Saracino, Transalpina, un binario per tre popoli. Riapre la linea "Campo Marzio-Villa Opicina", su triesteallnews.it, 29 febbraio 2020. URL consultato il 3 novembre 2022.
  5. ^ a b c d Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 143, 1928
  6. ^ (EN) Thorsten Büker et al., Maps of Croatia, Slovenia and Bosnia-Herc. (GIF), su bueker.net, Railways through Europe, 2009. URL consultato il 23 febbraio 2010.
  7. ^ La presenza del doppio binario nella galleria di Piedicolle prima della seconda guerra mondiale è documentata su una cartina FS allegata all'articolo di Guido Corbellini La scelta del sistema di trazione elettrica nella ricostruzione delle F.S., pubblicato sul numero 7-8/1947 di Ingegneria Ferroviaria.
  8. ^ Petronio (1997), pp. 128-131, 136-137.

Bibliografia

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  • Paolo Sluga, 90 anni di Transalpina, in "I Treni", anno XVII, n. 174 (settembre 1996), pp. 28–31. ISSN 0392-4602 (WC · ACNP)
  • Paolo Petronio, Transalpina. Die Wocheinerbahn. Bohinjska Proga. La linea di Wochein, Trieste, Edizioni Italo Svevo, 1997.

Voci correlate

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Altri progetti

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