Magnalardo

frazione del comune italiano di Rocca Sinibalda, provincia di Rieti

Magnalardo è una frazione del comune laziale di Rocca Sinibalda, in provincia di Rieti.

Magnalardo
frazione
Magnalardo – Veduta
Magnalardo – Veduta
Magnalardo - Panorama da Est verso la valle del Turano.
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lazio
Provincia Rieti
ComuneRocca Sinibalda
Territorio
Coordinate42°18′36.72″N 12°55′03″E
Altitudine697 m s.l.m.
Abitanti51[2]
Altre informazioni
Cod. postale02026
Prefisso0765
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleH446
PatronoAssunzione della Beatissima Vergine Maria[1]
Giorno festivo15 Agosto[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Magnalardo
Magnalardo

Geografia

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Il paese nel territorio montuoso tra la valle del Salto e la valle del Turano a margine di quest'ultima, a breve distanza dalla diga sul lago del Turano. Fra i centri abitati più vicini a Magnalardo sono, a nord Fassinoro, frazione del comune di Longone Sabino, ad est, San Silvestro, anch'esso frazione del comune di Longone sabino, a sud Rocca Sinibalda e ad ovest, dall'altra parte della valle del Turano, Belmonte.

Il nome di Magnalardo deriva da una lectio facilior del latino Magni Lares che, richiamando i Lari, rimanda all'ascendenza probabilmente romana dell'abitato.

Al pari degli altri paesi nell'interflumine tra Salto e Turano, Magnalardo potrebbe trarre la sua origine dall'incastellamento di un abitato preesistente, fenomeno avvenuto all'epoca dell'invasione dei saraceni nell'area durante il X secolo o precedentemente - già nel V secolo - all'epoca delle guerre gotiche.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Signoria di San Salvatore Maggiore.

In seguito, dopo la conquista longobarda della penisola, il suo territorio entrò a far parte - nell'VIII secolo - dei possedimenti delle abbazie imperiali di Farfa e di San Salvatore Maggiore per essere poi, stabilmente annoverato - a partire dal XIII secolo - nei possedimenti dell'abbazia di San Salvatore tra i cui castelli era ricordato - ancora nel XVII secolo - come Magnilarium[3].

Dopo dell'unità d'Italia, nel 1861, venne aggregato al comune di Rocca Sinibalda.

  1. ^ a b Antonius Hercules, Giorni di Feste Particolari dei Castelli dell'Abbazia di S.Salvator Maggiore, in Synodus dioecesana insignium abbatiarum S. Mariae Farfensis et S. Salvatoris Maioris Ord. S. Benedicti, Roma, Tipografia Barberini, 1686, p. 481.
  2. ^ https://www.italiamappata.it/lazio/ri/1692-magnalardo/
  3. ^ Antonius Hercules, Oppida, Castra et Villae sub iurisdictione Abbatiae S.Salvator Maioris, in Synodus dioecesana insignium abbatiarum S. Mariae Farfensis et S. Salvatoris Maioris Ord. S. Benedicti, Roma, Tipografia Barberini, 1686, p. 1069.

Bibliografia

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  • Bernardino Tofani, Longone di S. Salvator Maggiore nel Gastaldato di Rieti e nella Massa Torana, Rieti, Comunità montana del Turano, 1988.


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