Ministri della giustizia della Repubblica Italiana
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I ministri della giustizia della Repubblica Italiana[1] si sono avvicendati dal 1946 in poi.
Lista
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modificaNote
modifica- ^ Fino al 1999 ministri di grazia e giustizia.
- ^ Deceduto in carica.
- ^ Il ministro Oronzo Reale si dimette a seguito dell'uscita del Partito Repubblicano Italiano dalla maggioranza di governo. Il presidente del Consiglio Emilio Colombo ricoprì la carica ad interim fino all'insediamento del Governo Andreotti I.
- ^ Dimessosi dopo essere stato nominato giudice della Corte costituzionale dal presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
- ^ Ad interim nel governo Andreotti VI. Ricopre inoltre la carica di Vicepresidente del Consiglio dei ministri nel governo Andreotti VI e nel governo Andreotti VII.
- ^ Il ministro Claudio Martelli si dimette dopo aver ricevuto un avviso di garanzia per concorso in bancarotta fraudolenta riguardo al fallimento del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi. Il presidente del Consiglio Giuliano Amato ricopre la carica ad interim fino alla nomina a ministro di Giovanni Conso.
- ^ Il ministro Filippo Mancuso viene sfiduciato dal Senato della Repubblica. Il presidente del Consiglio Lamberto Dini ricopre la carica ad interim fino alla nomina a ministro di Vincenzo Caianiello.
- ^ Dal 14 settembre 1999, il dicastero assume la denominazione di Ministero della giustizia.
- ^ Il ministro Clemente Mastella si dimette dopo essere risultato indagato per concussione. Il presidente del Consiglio Romano Prodi ricopre la carica ad interim fino alla nomina a ministro di Luigi Scotti.
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