Palpimanidae

famiglia di ragni

Palpimanidae Thorell, 1870 è una famiglia di ragni appartenente all'infraordine Araneomorphae.

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Palpimanidae
Anisaedus levii, particolare del pedipalpo maschile:
1 - cymbium; 2 - embolus; 3 - bulbo;
4 - tibia; 5 - patella; 6 - femore
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumChelicerata
ClasseArachnida
OrdineAraneae
SottordineAraneomorphae
SuperfamigliaPalpimanoidea
FamigliaPalpimanidae
Thorell, 1870
Generi
vedi testo

Etimologia

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Il nome deriva dal latino palpus, termine che indica il pedipalpo, organo sensoriale dei ragni e dal latino manus, cioè mano, in quanto in questa famiglia è particolarmente articolato, ed il suffisso -idae, che designa l'appartenenza ad una famiglia.

Caratteristiche

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Sono caratterizzati dall'avere solo due filiere al posto delle sei che è la norma. Il primo paio di zampe è molto allargato. Hanno il cefalotorace di un colore rosso intenso e posseggono sei occhi disposti in due linee sul margine anteriore; la prima linea è abbastanza dritta, la seconda è ricurva. La pars cephalica, abbastanza cospicua, li avvicina agli Eresidae.

Comportamento

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Si muovono lentamente e mantengono alzato il primo paio di zampe più robusto muovendosi in direzione della preda o della minaccia.

Distribuzione

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Palpimanidae, distribuzione

Sono diffusi principalmente in America Meridionale, Africa, Asia sudorientale, Cina, con alcune specie presenti nel Mediterraneo ed una in Uzbekistan[1].

 
Anisaedus levii, 1.pattern oculare; 2. prima zampa destra; 3. tarso e metatarso; 4. pedipalpo sinistro; 5. tibia e tarso; 6. epigino

Tassonomia

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Attualmente, a novembre 2020, si compone di 20 generi e 156 specie[1];

La suddivisione in sottofamiglie segue quella dell'entomologo Joel Hallan:[2]

  1. ^ a b World Spider Catalogue, versione 21.5, Famiglie di ragni, con numero di generi e specie URL consultato il 1 dicembre 2020, su wsc.nmbe.ch.
  2. ^ Biology Catalog (TXT), su insects.tamu.edu (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2006).

Voci correlate

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