Romanogobio uranoscopus
Il gobione del Volga (Romanogobio uranoscopus) è un pesce osseo di acqua dolce appartenente alla famiglia Cyprinidae.
Gobione danubiano | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Ittiopsidi |
Classe | Actinopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Ordine | Cypriniformes |
Famiglia | Cyprinidae |
Sottofamiglia | Gobioninae |
Genere | Romanogobio |
Specie | R. uranoscopus |
Nomenclatura binomiale | |
Romanogobio uranoscopus Agassiz, 1828 | |
Sinonimi | |
Gobio uranoscopus |
Distribuzione e habitat
modificaSi trova nel bacino del Danubio ed è assente dall'asta principale del fiume, eccetto che nell'alto corso.
Vive in piccoli ruscelli con velocità dell'acqua molto elevata e fondo di rocce e ciottoli. Anche in fiumi più grandi con le stesse caratteristiche. I giovanili sono presenti in zone a corrente più lenta con fondale sabbioso e acqua molto bassa.
Descrizione
modificaÈ molto simile al gobione comune, al gobione del Kessler ed al gruppo del gobione del Volga (alcune specie del quale sono presenti nel Danubio). Si differenzia dal primo per i barbigli nettamente più lunghi che superano l'occhio se tirati indietro e per il peduncolo caudale più snello ed affusolato. Le scaglie dorsali non hanno le creste epiteliali tipiche dei Romanogobio.
Il colore è simile a quello di Romanogobio albipinnatus o di Romanogobio kesslerii ma le macchie scure sulla pinna dorsale e sulla pinna caudale sono presenti (differenza con R. albipinnatus e relativo gruppo, che hanno pinne incolori) e sono piuttosto poco visibili, formano una sola banda sia sulla dorsale che sulla caudale (in R. kesslerii sulla caudale ci sono due o tre bande e molto più marcate).
Raggiunge al massimo i 10 cm.
Biologia
modificaSi tratta di una specie notturna che non forma banchi.
Alimentazione
modificaSi ciba di invertebrati bentonici.
Riproduzione
modificaAvviene da maggio a settembre, le uova sono deposte in più eventi. I riproduttori abbandonano il fondo per l'accoppiamento e si spostano in acque libere, scegliendo per la fregola acque molto correnti. Le uova sono trasportate per un certo tratto dalla corrente prima di scendere sul fondo ed aderire a corpi sommersi. I giovani sono diurni.
Pesca
modificaLa pesca è occasionale.
Conservazione
modificaLa specie non è minacciata ma si sta rarefacendo perché assai sensibile all'inquinamento e all'interruzione della continuità fluviale da parte di dighe e sbarramenti. Sembra estinto nell'alto corso del Danubio.
Note
modifica- ^ (EN) Romanogobio uranoscopus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
Bibliografia
modifica- Bruno S., Maugeri S. Pesci d'acqua dolce, atlante d'Europa, Mondadori 1992
- Kottelat M., Freyhof J. Handbook of European Freshwater Fishes, Publications Kottelat, Cornol (CH), 2007
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Romanogobio uranoscopus
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Scheda dalla Lista Rossa IUCN, su iucnredlist.org.
- Scheda dal sito www.ittiofauna.org, su ittiofauna.org.
- (EN) (EN) Romanogobio uranoscopus, su FishBase. URL consultato il 10.08.10.