Uomini liberi
Uomini liberi (Free Men) è un racconto di fantascienza dello scrittore statunitense Robert A. Heinlein, pubblicato per la prima volta nel 1966.
Uomini liberi | |
---|---|
Titolo originale | Free Men |
Autore | Robert A. Heinlein |
1ª ed. originale | 1966 |
1ª ed. italiana | 1971 |
Genere | racconto |
Sottogenere | fantascienza |
Lingua originale | inglese |
Protagonisti | Ed Morgan |
Antagonisti | Joe Benz |
Storia editoriale
modificaÈ stato pubblicato in due antologie The Worlds of Robert A. Heinlein nel 1966 ed Expanded Universe nel 1980, in quest'ultima edizione, nella prefazione al racconto si afferma che è stato scritto dopo Razzo G.2, quindi probabilmente tra il 1946[1] o 1947[2] e il 1950.
La traduzione in italiano di Gabriele Tamburini, insieme ad altri due dei cinque racconti contenuti in The Worlds of Robert A. Heinlein, è stata pubblicata nell'antologia I miei mondi dalla Casa Editrice La Tribuna, nel 1971 nel n. 145 della collana Galassia e poi di nuovo nel 1973 nel n. 14 della collana Bigalassia[3].
Trama
modificaLa storia è ambientata in un'America occupata dopo aver subito un bombardamento atomico e un'invasione: La Guerra dei Venti Minuti e la Domenica Finale.
La Libera Compagnia di Barclay, una piccola banda della resistenza, vive momenti drammatici: un disertore minaccia di causarne la distruzione e il loro capo viene ucciso; ma alla fine i ribelli restano determinati ad andare avanti anche se non vedono prospettive di vittoria, perché è questo che gli uomini liberi fanno[4].
Temi
modificaLa storia è piena di azione, con alcune pause per dei momenti di polemica, il cui tema principale è che le persone libere sono libere di per sé indipendentemente dalle circostanze esterne. La forte difesa della libertà e degli ideali americani è tipica di Heinlein nel periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale.
Critica
modificaLa trama richiama uno dei primi romanzi di Heinlein, Sesta colonna, nel quale pochi uomini scacciano una forza d'invasione orientale ma è raccontata in maniera dispersiva ed i dettagli sono solo abbozzati[4].
Note
modifica- ^ Gifford 2000, p. 261.
- ^ Gifford 2004.
- ^ Catalogo Vegetti.
- ^ a b Panshin.
Bibliografia
modificaEdizioni
modifica- Robert A. Heinlein, Uomini liberi, in I miei mondi, collana Galassia, traduzione di Gabriele Tamburini, n. 145, Piacenza, Casa Editrice La Tribuna, 1971, pp. 35-66.
Fonti critiche
modifica- (EN) James Daniel Gifford, The New Heinlein Opus List, in Robert A. Heinlein: A Reader's Companion (PDF), Nitrosyncretic Press, 2000, ISBN 978-0-9679874-1-5. URL consultato il 12 ottobre 2015.
- (EN) Alexei Panshin, IV. THE PERIOD OF ALIENATION - 5. 1965-1967, in Heinlein in dimension, Chicago, Advent:Publishers Inc, aprile 1968. URL consultato il 30 dicembre 2015.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Edizioni di Uomini liberi, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- Bibliografia italiana di Uomini liberi, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) James Gifford, The Published RAH, su site: RAH, nitrosyncretic.com, 2004. URL consultato il 27 dicembre 2015.