Mirko Sotgiu è innanzitutto un paesaggista. Anzi, innanzitutto un amante della montagna. Un fotografo che in montagna vive e lavora, e dell’alpe sa celebrare le doti di forza e purezza.
Sa cercare il piccolo, e sorprendersene. La botanica, e la bellezza intrinseca invisibile a un occhio meno sensibile. Coltiva l’ambizione di far vedere quello che lui stesso riesce a vedere, di portare sulle cime senza fatica proprio come lui stesso, senza fatica come uno stambecco, sale a scattare.
“Cerco e amo le montagne, soprattutto quelle poco conosciute. Sono anche un amante dell’immenso. Per questo il mio obiettivo ideale è il grandangolo estremo. Vivo la montagna tutto l’anno, ho iniziato fin da piccolo. Amo vagare per boschi, pascoli e alte quote. Molti pensano che un paesaggio è sempre uguale, un soggetto facile perché è sempre lì a disposizione. Per me invece è uno degli aspetti fotografici più affascinanti. Quando penso a un luogo, so che devo catturarlo nel momento più mutevole.
Perciò passo molto del mio tempo a studiare, osservare l’arco che compie il sole e il clima. Di solito previsualizzo un’immagine che richiederà tempo e pazienza per essere realizzata”.
Sono un fotografo di professione ma anche per passione, vivo di fotografia e video non potrei farne a meno. Ho iniziato a fotografare dalla prima macchina fotografica regalata una Nikon FM quando avevo circa 12 anni. Da li in poi non ho mai smesso. Sono professionista dal 2000.