Wikipedia:Elenchi generati offline/Persone legate a... con note/Q-Z
- Don Giovanni Ciresola (30 maggio 1902 - Quinto, Verona, 13 aprile 1987) sacerdote e fondatore di ordini religiosi [1][2]
- Teodoro Ciresola (1899-1978) professore di scuola superiore, studioso di latino e greco, vincitore per diverse edizioni del Certamen Poeticum di Amsterdam e poi del Certamen Vaticanum. Tra i suoi allievi possiamo citare il professor Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, il professor Umberto Veronesi, noto oncologo ed ex ministro della salute.
- Rodolfo Falzoni (10 settembre 1925 - 18 marzo 2002)[3] corridore ciclista professionista dal 1951 al 1953[4]. Nel 1951 vince la tappa Alassio-Genova al Giro d'Italia battendo Luciano Pezzi in volata[5]. Nello stesso anno è gregario di Hugo Koblet mentre militano nella squadra Guerra[4].
- Amelbe Ugo Tesini (23 agosto 1938 - 2005) atleta nella disciplina del getto del peso in cui ottiene risultati degni di nota a livello nazionale nel 1963[6] e nel 1965[7]. Nella sua carriera viene più volte convocato in nazionale .
- Assuero Barlottini (1890 - Lugagnano 1969) ciclista[8].
- Cesare Ferro Milone (Torino, 1880 – Torino, 1934), pittore originario della Quagliera, dipinse più volte la frazione e il territorio nelle sue opere.[9][10][11] Presso la Quagliera è visibile ancora oggi la casa di famiglia Ferro dove il pittore soleva trascorrere le proprie estati.[12]
- Mark Cavendish, (Douglas, 1985) ciclista, risiede stabilmente a Quarrata.[13]
- Cal Crutchlow (Coventry, 1985), motociclista, risiede stabilmente a Quarrata.[14]
- Jaroslav Popovyč (Drohobyč, 4 gennaio 1980), ciclista, risiede stabilmente a Quarrata.[15]
- Raffaele Piras (1942-2014[16]), due volte campione italiano assoluto nel salto in lungo.
- Ludovico Gonzaga (vescovo di Mantova) (1460-1511), soggiornò a Quingentole dal 1490 al 1499.[18]
Primo Boselli (25 aprile 1908 - 8 dicembre 1993), pioniere della radio, fondatore dell'Associazione italiana radioascolto e prolifico scrittore[19][20][21].citato in Associazione italiana radioascolto
- Giuseppe Francesco Agnelli[22], nato a Racconigi il 25 giugno 1789, nonno del fondatore della Fiat Giovanni Agnelli
- Luigi Antonio Tami - antifascista e partigiano: natio di Raspano, ivi vi trovò la morte il 20 ottobre 1944. Assieme al compagno Giovanni Bertoldi venne preparto per l'impiccagione, ma dopo una breve fuga venne fucilato dalle SS.[23]
- Konrad di Much Berg, storico[24]
- Vanessa Low, atleta paralimpica (nata a Schwerin, ma cresciuta a Ratzeburg[25])
- Giovanni Malpaghini (ca. 1346 - 1417), copista e letterato[26]
- Giuseppe Ginanni (1692-1753), naturalista[27]
- Bartolomeo e Jacopino da Reggio (sec. XIV)[28] – pittori
- Bartolomeo Spani (1468-1539)[29] – orafo e scultore
- Lazzaro Grimaldi (1472-circa 1504)[30] – pittore
- Dardano Fenulli (1889-1944)[31] – generale, martire delle Fosse Ardeatine, medaglia d'oro al valor militare
- Padre Davide Falcioni, agostiniano[32]
- Jacopo Antonio Maffei (Revò, 20 luglio 1745 – Revò, 22 aprile 1806), filosofo ed erudito, autore di Periodi istorici e topografia delle valli di Non e Sole nel Tirolo meridionale[33]
- Nicostrato Castellini (1829-1866), eroe del Risorgimento italiano e consigliere comunale[34]
- Laura Boldrini, cittadina onoraria.[35]
- Rubens Barrichello, pilota automobilistico brasiliano, suo nonno Giovanni Barrichello, emigrato in Brasile nel 1885, era originario di Riese[36]
- Loreto Mattei, il maggiore dei letterati reatini,[37] intellettuale controriformista del Seicento e pioniere della poesia dialettale.
- Adolfo Leoni, ciclista vincitore di numerose corse professionistiche tra cui alcune tappe al Giro d'Italia, vissuto a Rieti per gran parte della sua giovinezza.[38]
- Mons. Padre Antonio Maria Fania (1804 - 1880), illustre teologo sotto il pontificato di papa Pio IX e membro della Consulta teologica per il dogma dell'Immacolata concezione di Maria, nonché vescovo di Potenza e Marsico (dal 1867 al 1880)[39].
- Don Angelo Gentile (1910 - 1983), sacerdote e formatore salesiano[40].
- Donato Coco, designer automobilistico[41].
- Francesco Focardi[42] (1949-), vescovo
- Alessandro Paci[43][44] (1964-), attore e comico
- Matteo Renzi[45] (1975-), politico
- Luigi Lolli (Riolo Terme, 26 ottobre 1818[46] - Roma, 17 giugno 1896), fondatore e direttore dell'Ospedale psichiatrico di Imola.
- Francesco Bagnaresi[47](1891-1968) riolese, architetto di fama regionale e pittore di fama internazionale.
- Sante Ghinassi (1924-2000)[48], pittore in ceramica, completò gli studi e la preparazione tecnica a Faenza e Cotignola, aprendo poi un proprio studio a Riolo Terme all'indomani della guerra mondiale; è stato docente presso il Centro di Formazione Professionale per la Ceramica di Faenza; nel 1968 la Galleria del Muretto di Forlì presenta una sua personale e nel 1998 è la volta del Museo Internazionale della Ceramica di Faenza che gli dedica la mostra antologica "Omaggio a Sante Ghinassi: ritratti e autoritratti 1959 -1997". Il pannello in ceramica della Redenzione da egli realizzato che copre l'abside dell'attuale chiesa parrocchiale è uno dei più grandi del mondo (opera di metri 10x10 composto da 900 mattonelle di cm 33x33);
- Gio' Bert, nome d'arte di Giovanni Bertozzi[49] (1924-2013), scultore.
- Umberto Bagnaresi[50](1927-2003), figlio di Francesco Bagnaresi, è stato professore di Selvicoltura all'Università di Bologna, accademico ordinario e consigliere dell'Accademia italiana di scienze forestali; direttore prima del Consorzio Forestale del Comelico (in Cadore) e poi del Consorzio di Bonifica Montana dell'Alto Bacino del Reno, ha gestito tante aree protette, dal Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, ora eletto a Parco Nazionale, al Parco dei Gessi alle porte di Bologna. Segretario dell'Accademia Nazionale di Agricoltura di Bologna, presidente della Società "Pro Montibus et Silvis", consigliere della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale, direttore della rivista "Monti e Boschi". La città di Bologna, che ha coniato per lui il termine "Custode della natura bolognese", in data 16 maggio 2014 gli ha dedicato un giardino.[51]
- Garibaldo Alessandrini (Ripa, 1886 – Pietrasanta, 1964), poeta.[52]
- William D. Phillips (Wilkes-Barre, 5 novembre 1948), fisico, Premio Nobel nel 1997.[53]
- Gerardo Martino (Rosario, 20 novembre 1962), allenatore ed ex calciatore argentino[54]
- Robert Rita (Oak Lawn, 2 ottobre 1969), politico statunitense[55].
- Carlo Fayer (Ripalta Cremasca, 1924-2012), pittore, decoratore, affrescatore, cittadino onorario in Illinois, insignito di onorificenza dal Principe di Svezia A. F. Calabria[56].
- Alfio Quarteroni (Ripalta Cremasca, 1952), matematico[57]
- Giuseppe Craffonara (Riva del Garda, 7 settembre 1790 – Riva del Garda, il 12 agosto 1837), pittore.[58]
- Carlo Sessa (?, ?), nobiluomo arzaghese; fu prevosto di Rivolta d'Adda e Vicario Foraneo della pieve; nel 1838 fondò a Rivolta una scuola d'infanzia e nel 1845 commissionò il restauro della Basilica dei SS. Maria e Sigismondo.[59]
- Angelo Galvan[60]
- Sergio Endrigo[61], cantautore
- Bonifazio Graziani (Rocca di Botte, 1605 – Roma, 15 giugno 1664) è stato un compositore italiano, uno dei maggiori rappresentanti della scuola polifonica romana del XVII secolo[62].
- Giovanni Faraboli (1876-1953), uno fra i sindacalisti che ad inizio secolo firmarono le prime conquiste sociali del proletariato italiano. Molti lo ricordano ancora come "quello delle cooperative". Ispirò a Giovannino Guareschi la figura di Peppone, il sindaco comunista del Mondo piccolo[63]
- Zucchero Fornaciari, cantautore emiliano. Nell'autunno 2010 ha diffuso il video del singolo Chocabeck, girato nella Piazza del paese[64].
- Felix Silla, attore, nato a Roccacasale. È famoso per aver impersonato il Cugino Itt nel telefilm La famiglia Addams e il piccolo robot Twiki nel telefilm Buck Rogers[65][66].
- Cesare Torelli (Roccacasale 1913-2000). Tra le sue opere sono da ricordare "Momenti di Vita" e "Luci del cuore"[67].
- Fernando di Marco, scrittore di poesie che narrano la vita di Roccacasale tra gli anni quaranta ed anni cinquanta del secolo scorso. Da ricordare, tra le sue poesie, "Mazzocche"[68].
- Guido Bargellini (Roccastrada, 1879 – Roma, 1963), chimico.[69]
- Biagio Bailo (Pozzolo Formigaro, 1917 – Roccastrada, 1968), sacerdote e filantropo.[70]
- Jury Chechi (Prato, 1969), campione olimpico.[71]
- Padre Fortunato De Gruttis, detto Venerabile Padre Paolo Fortunato (1826-1905), presbitero nativo di Roccavivi[72].
- Todd Field, regista cinematografico[73]
- Ernie Caceres, musicista[74]
- Dat Nguyen, giocatore di calcio; cresciuto a Rockport, frequentò la Rockport-Fulton High School[75]
- Margaret Skeete, persona più vecchia di sempre del Texas[76]
- John H. Wood, Jr., primo giudice federale, assassinato nel XX secolo[77]
- Jack Wyatt, personalità televisiva; morto a Rockport, dove viveva come pensionato[78]
- Joop Doderer, attore (Velsen, 28 agosto 1921 - Roelofarendsveen, 22 settembre 2005)[81]
- Lou Geels, attore (Rotterdam, 18 marzo 1908 - Roelofarendsveen, 8 giugno 1979)[82]
- Femke Heemskerk, nuotatrice (n. 1987)[83]
- Bobbie Koek attrice (n. 1985)[84]
- Alex Turk, fumettista (n. 1975)[85]
- Karel Roskam, conduttore radiofonico (1931-2010)[86]
- Kirsten Verdel, politica e scrittrice (n. 1978)[87]
- Emanuele Lanzerotti (Romeno, 1872 – Masnago, 1955), ingegnere che progettò la ferrovia Dermulo-Mendola e fondatore della società che realizzò la prima centrale elettrica sul rio Novella[88][89]
- Charles Butler[90] - autore di libri per bambini
- Charlie Dimmock - giardiniere esperto e presentatore, cresciuto a Romsey[91]
- Laura Gaiger - rinomata assaggiatrice di vini e formaggi, spesso in diretta radio su BBC 4[92]
- William Petty (economista)[93] - economista, scienziato, e filosofo
- Giovanni Battista Ambrosoli, chimico industriale, apicoltore e imprenditore, fondatore dell'azienda dolciaria Ambrosoli[94]
- Erich Maria Remarque (Osnabrück, 22 giugno 1898 – Locarno, 25 settembre 1970) – scrittore tedesco, sepolto a Ronco sopra Ascona[99];
- Cayetado Ordóñez y Aguilera, Il Niño de la Palma, torero.[100]
- Antonio Ordónez Araujo, torero, nativo di Ronda.[101]
- Francisco Rivera Ordoñez, torero, debuttò a Ronda[102]
- Cayetano Rivera Ordoñez, torero, fratello minore di Francisco, toreò a Ronda nella corrida goyesca di Ronda[103][104]
- Orson Welles, le cui ceneri riposano qui, nella hacienda (fattoria) che fu residenza del torero Antonio Ordoñez e dove il diciannovenne Welles trascorse qualche mese durante i suoi vagabondaggi giovanili.[105]
- Francesco Bider (1963-1999), attivista e pacifista italiano, si arruolò nell'UCK e cadde in Kosovo nel 1999.[106]
- Hugh Mercer, militare e fisico (1726–1777)[107]
- Sir Walter Murdoch, saggista (1874–1970)[108]
- Lawrence Ogilvie (1898–1980)[109]
- Mario Vannucci, (Roseto degli Abruzzi, 1967), astrologo della trasmissione "Un nuevo dia" di Telemundo, che ha vinto il Premio Emmy nel 2014 e nel 2015.[110]
- Gianluca Ginoble, (Roseto degli Abruzzi, 1995), baritono, componente del gruppo musicale Il Volo[111]
- Giulio De Benedetti, che qui possedeva una casa di campagna ed a cui il Comune ha intitolato nel settembre 2001 un'area verde in località Pessina[112].
- George Leslie Hunter, pittore (1877-1931)[113].
- Ashley Lilley, attore (n. 1986)[114].
- William Macewen, medico[115].
- Jane Ross, calciatrice (n. 1989)[116].
- Lena Zavaroni, cantante (1963-1999)[117].
- Gaspare Antonio Baroni di Cavalcabò (Borgo Sacco, 1682 – Villa Lagarina, 1759), pittore, ha affrescato diverse chiese di Sacco e Rovereto.[118]
- Giovanni Battista Graser (Rovereto, 1718 – Rovereto, 1786), letterato illuminista.[119]
- Giovanni Battista Todeschi (Rovereto, 1730 – 1799), giurista e letterato, accademico degli Agiati.[120] Ospitò nel palazzo di famiglia un'accademia musicale in cui si esibì W. A. Mozart nel 1769. Risolse nel 1768 il complicato problema relativo al "Dazio consumo" e trattò diplomaticamente con Napoleone nel drammatico frangente dell'invasione francese del 1796.
Giuseppe Abriani (1770 ca. – XIX secolo), rivoluzionario e avvocato, esercitò il mestiere a Rovereto dal 1798 al 1806. Nel 1793 fondò, con altri studenti trentini iscritti all'Università di Innsbruck, il Club giacobino. L'associazione, che si ispirava alle idee della rivoluzione francese, ambiva alla creazione di una Repubblica italiana, democratica e unitaria, che avrebbe compreso anche il Trentino, allora Tirolo italiano.[121]creata voce
- Paolo da Sarmeola, cavaliere medioevale, rex militum in Padua[122]
- Gerardo Martino - allenatore; (Rosario, 20 novembre 1962) è un allenatore di calcio ed ex calciatore argentino, attualmente alla guida del Barcellona. Soprannominato "Tata". Gerardo Martino è nato a Rosario, ma ha radici lucane discendendo da emigrati di Ruoti e Ripacandida[124];
- Friedrich Nietzsche (Röcken, 1844 - Weimar, 1900), filosofo, poeta, compositore e filologo. Soggiornò nella frazione di Ruta nell'ottobre 1886, dove compose alcuni importanti brani e prefazioni dell'opera La gaia scienza. Una targa, con date false[125] e la cui unica traccia si trova in una cartolina d'epoca che ne riproduce la fotografia, era stata apposta a ricordo dei soggiorni di Nietzsche, in prossimità dell'attuale villa Italia. La distruzione della targa viene attribuita alla proprietà stessa dell'allora Hotel Kursaal (da cui oggi la villa Italia) conseguente al declino della fama dell'autore se non addirittura ad una sventagliata di mitra di un partigiano, che la distrusse per le note associazioni dell'opera dell'autore agli ideali filo-nazisti.
- Jim Spanarkel (nato 1957), ex giocatore professionista di pallacanestro.[126]
- Janet Brown[127]
- William Gemmell Cochran, politico[128]
- Robbie Coltrane, attore[129]
- Arthur Stanley Jefferson[130]
- Tom McGrath, poeta, drammaturgo e pianista[131]
- Erminio Colombo, 1927, partigiano della "Brigata Alfredo Di Dio, sezione Alto Milanese".[132]
- Javier Zanetti, capitano dell'Inter campione d'Italia, d'Europa e del mondo, i cui avi risiedevano a Sacile[133].
- Bruno Casetta, chimico (pioniere della spettrometria di massa accostata alla cromatografia liquida) e Stella al Merito del Lavoro[134]
- Ingrid Thulin (1926-2004), attrice cinematografica svedese[135].
- Pietro Chiesa (Sagno, 29 luglio 1876 – Sorengo, 17 marzo 1959) – pittore svizzero[136];
- Albert Tibulle Furcy De Lavault (Saint-Genis-de-Saintonge, 4 marzo 1847 – Clérac, 13 febbraio 1915), artista, pittore, insegnante d'arte e membro della Société des Artistes Français. È stato per molti anni curatore del museo de La Rochelle.[137][138]
- Jean-Fernand Gautret (Saint-Genis-de-Saintonge, 5 gennaio 1862 – Parigi, 1º agosto 1912), politico e alto funzionario francese. È stato ufficiale della Legion d'onore e ufficiale dell'Ordine delle Palme accademiche.[139][140]
- Dario Fo, Franca Rame trascorsero le loro estati nella propria casa di campagna a Sala, dove scrissero alcune tra le loro più importanti opere.[141]
- Pietro Agostino Ferdinando Maestri (1786-1860), patriota[142]
- Athos Maestri (1913-1942), Capitano Pilota MdO VM[143]
- Giuseppe Bonito, regista cinematografico[144]
- Domenico De Petrinis, deputato (1849-1884)[145]
- Attilio Colitti, Console Onorario a Florianopolis capitale dello stato di Santa Catarina, Brasile[146]
- Vittorio Amicarelli, architetto[147]
- Costantino Gatta, medico e storico[148].
- Rosario Nicola Luisi, Cavaliere Gran Cancelliere[149] Ordine Templare
- Leon Roppolo[150], clarinettista jazz.
- Donato Palumbo[151], fisico teorico, fondatore e primo direttore del Programma Euratom sulla fusione nucleare.[152]
- Michele Pietravalle (1858-1923), parlamentare del Regno d'Italia, docente universitario, medico chirurgo.[153]
- ̈Ignazio Lampiasi, medico e deputato del Regno d'Italia[154]
- Steve Clarke, calciatore e allenatore di calcio (n. 1963)[155]
- Bobby Lennox, calciatore (n. 1943)[156]
- Kang Youwei (1858 – 1927), riformatore della Dinastia Qing, visitò la Svezia dopo il fallimento della Riforma dei cento giorni e acquistò nel 1904 un'isoletta nel mare di Saltsjöbaden, ove rimase fino al 1907. Questa viene talvolta chiamata dai cinesi Isola di Kang Youwei.[157][158]
- Checchini Illuminato (Salzano, 1840 - Padova, 1906), alias "Paron Stefano Massariotto", famoso contadino-scrittore in dialetto[159]
- San Carlo Borromeo (Arona, 2 ottobre 1538 – Milano, 3 novembre 1584), patrono di Salò (4 novembre), arrivò a Salò a dorso di mulo il 24 luglio 1580 quale legato e visitatore apostolico alla Riviera; qui rimase fino al 7 agosto. A Salò dettò statuti, introdusse riforme, tolse abusi, bandì superstizioni, troncò ire, corresse i costumi e ripristinò la disciplina del clero. Fu elevato agli onori degli altari nel 1610 da papa Paolo V e fu eletto protettore di Salò il 16 novembre 1611 dal Consiglio Generale della Magnifica Patria. Il 1º maggio del 1619 vennero portate a Salò, donate dal cardinale Federico, le reliquie del Santo, consistenti in un manipolo e due pezzuole di spugna imbevute del suo sangue. L'autografo di donazione è conservato nella canonica di Salò, datata: Milano 1º aprile 1619. L'accademia di musica di Salò è intitolata a suo nome[160]
- Alicia Keys (New York, 1981), la cantautrice è figlia di Terri Augello, un avvocato di origini italiane[161], i cui bisnonni emigrarono da Nicastro e Sambiase;
- Apula Flava (1888 - 1921), poetessa.[162]
- Paride Ciolli (Samoclevo, 1815 – Stenico, 1906), patriota italiano, partecipò ai moti risorgimentali del 1848 in Trentino con il fratello Alfonso (Samoclevo, 1804 – Tione, 1885).[163] Fu comandante della Legione Trentina che fondò con Giacomo Marchetti.[164]
- Angelo Scaniglia (1791-1880), architetto, autore nell'Ottocento di numerosi edifici pubblici in stile neoclassico a Sampierdarena, tra i quali il teatro Modena, il palazzo del comune, la facciata della chiesa della Cella e la chiesa di N.S. della Sapienza.[166]
- G.B. Monti (1797-1823), pittore. Giovanissimo, fu considerato uno dei migliori allievi dell'Accademia Ligustica di Belle Arti, trasferitosi a Roma ottenne un immediato successo, ma morì improvvisamente a soli ventisei anni.[167]
- Giovanni Bosco (1815-1888), presbitero, fondatore dei salesiani, canonizzato nel 1934, ha legato il suo nome all'istituto da lui fondato presso la chiesa di San Gaetano, della quale è contitolare dal 1955; dopo la fondazione dell'istituto, nel 1872, vi soggiornò numerose volte.
- Nicolò Barabino (1832-1891), pittore
- Carlo Orgero (1844-1919), pittore, allievo del Barabino
- Pietro Chiesa (1858-1915), primo deputato socialista eletto in Liguria. Nato ad Asti ma sampierdarenese di adozione, fu convinto sostenitore delle rivendicazioni della classe operaia. Fu anche consigliere provinciale di Genova ininterrottamente dal 1899 al 1915.[168][169]
- Emilio Salgari (1862-1911). Lo scrittore veronese abitò a Sampierdarena tra il 1898 e il 1899, avendo firmato un contratto in esclusiva con l'editore genovese Donath. A Sampierdarena nacque il figlio Romero[170]
- G.B. Derchi (1879-1912), pittore[171]
- Dante Conte (1885-1919), pittore
- Vittorio Valletta (1893-1967), storico amministratore delegato della FIAT, nato a Sampierdarena
- Raffaele Pieragostini, (1899-1945), partigiano, dirigente del PCI, ucciso dalle SS a Bornasco il 24 aprile 1945, medaglia d'oro al valor militare alla memoria; nato a Sampierdarena
- Alfredo Carzino (1899-1944), partigiano (nome di battaglia "Milio"), medaglia di bronzo al valor militare; caduto in uno scontro a fuoco con i tedeschi a Favale di Malvaro il 22 dicembre 1944. Era stato anche calciatore della Sampierdarenese e della Spes
- Germano Jori (1904-1944), partigiano (nome di battaglia "Renato"), comandante dei GAP di Genova dopo la morte di Buranello; nato a Sampierdarena, dove cadde in uno scontro a fuoco con le Brigate Nere il 13 luglio 1944
- Cesare Bardelli (1910-2000), baritono, nato a Sampierdarena
- Bartolomeo Ferrari (1911-2007), presbitero e partigiano (nome di battaglia "Don Berto"), a lungo parroco di S. Maria della Cella
- Ignazio Cazzaniga (1911-1974), filologo italiano, docente di Letteratura Latina e Filologia Classica presso l'Università degli Studi di Milano e la Scuola Normale Superiore di Pisa, nato a Sampierdarena
- Natalino Otto (1912-1969), cantante, nato a Cogoleto, risiedeva a Sampierdarena
- Giacomo Buranello (1921-1944), partigiano (nome di battaglia "Giacomino"), medaglia d'oro al valor militare, animatore delle squadre partigiane di Sampierdarena, dove partecipò ad alcune azioni dei GAP; fucilato dai nazifascisti al forte San Giuliano il 3 marzo 1944
- Lia Angeleri (1922-1969), attrice, nata a Sampierdarena
- Cesarino Romano (1924-2008), medico pediatra e ricercatore, autore della prima descrizione della sindrome di Romano-Ward, visse ed esercitò a Sampierdarena dal 1951 alla morte
- Mario Piana (1925-1945), partigiano (nome di battaglia "Salita"), medaglia d'oro al valor militare, caduto in Val d'Aveto il 13 aprile 1945
- Roberto Baldini (1931-1995), per 10 anni presidente di circoscrizione, il primo eletto direttamente dai cittadini, per 10 anni presidente della Croce d'Oro di Sampierdarena. A lui è stata dedicata una piazza e la sala riunioni del Consiglio del Municipio II Centro Ovest[172]
- Gary Fisher: inventore della mountain bike, ha aperto il primo negozio di mountain bike a San Anselmo.[173]
- Leonardo Bianchi[174] (San Bartolomeo in Galdo, 1848 – Napoli, 1927), medico e politico.
- Gianni Vergineo[175][176] (San Bartolomeo in Galdo, 1922 - Benevento, 2003), storico e letterato.
- Padre Egidio Circelli[177] dell'ordine dei frati minori (1920 - 1989), organista, compositore e maestro.
- Antonio Pacifico[178] (1950-2005) cardiologo.
- Ernesto Boffa[179][180] (classe 1894), colonnello comandante del 185º reggimento di artiglieria "Folgore" nella battaglia di El Alamein del 1942.
- Gioacchino (Jack) Patuto[181] nato a Summit NJ da genitori provenienti da San Bartolomeo in Galdo. Laureato in Medicina. Insegna Anatomia e Fisiologia presso il Dipartimento di Biologia dell'Union County College di Cranford in New Jersey.[182] Fa parte della Medical Reserve Corp di Union County, e del Federal Emergency Management Agency (FEMA). Ex membro di Medici Senza Frontiere e Medici del mondo. È stato medico di volo per 25 anni.
- Abramo Mòsciaro (1901-1979), stenografo e creatore del sistema Stenital Mosciaro. Nacque a San Benedetto Ullano[183].
- Jessica Hélène Mattoni, ginnasta sambenedettese che gareggia con la World Sporting Academy, è stata la terza a vestire la maglia azzurra; ha partecipato ai Mondiali di Rotterdam, a 3 edizioni del Trofeo Città di Jesolo e agli assoluti.[184][185]
- Franz Prey, architetto del Novecento[186]
- Peter Paul Rainer, scrittore[187]
- Johann Stapf, farmacista e pioniere dell'industria farmaceutica austriaca[188]
- Giorgio Saracco, matematico[189] e triatleta endurance[190], vincitore del premio Cinquini nel 2014.
- Mattia De Mare, è stato un pittore italiano[191]
- Teresa Caterino, finalista a Miss Italia 2017[192]
- Giuseppe Cacozza (1957 ), linguista, letterato, poeta, attore e cantautore dell'Arberia.[193]
- Santino Marella, wrestler della federazione statunitense WWE[194].
- Adelmo Renzi, cuoco, inventore della torta mimosa[195][196]
- Carlo Vigna, 1838 - 1890, ingegnere del genio navale e deputato, nativo di San Giorgio.[197]
- Arrigo Miglio, 1942, Arcivescovo Metropolita di Cagliari, Primate di Sardegna e Corsica, Signore delle Baronie di Suelli e Dolia, Priore di San Saturnino, già Vescovo di Iglesias, già Vescovo di Ivrea[198].
- Nicola Nisco (1816-1901), patriota risorgimentale, parlamentare (VIII-XI legislatura), economista e storico del regno, collaborò con Silvio Spaventa[199]
- Isabella Pizzi, beata, mistica e “serva di Dio” (1833 – 1873, nata da una famiglia benestante, nonostante gli elogi scelse una vita austera monacale, facendo la “monaca di casa”. Ossia rimanendo nubile in casa onde evitare di dissipare il patrimonio familiare)[200]
- Gaspare Oliverio (1887 - 1956)[201], archeologo ed accademico dei Lincei
- Salvatore Barberio (1824 - 1864), studioso ed esponente Risorgimentale. Partecipò ai moti del 1848 al seguito di Domenico Mauro, imprigionato a Ponza, collaborò alla Spedizione di Carlo Pisacane[202] e nel 1860 si unì ai Garibaldini[203][204] Tra i suoi documenti è stata ritrovata una delle rare documentazioni sullo stato del paese nel XIX secolo, pubblicato con il titolo San Giovanni in Fiore nel 1835: manoscritto di un archivio privato[205]
- Steven Seagal, essendo la madre Patrizia Bitonti nata qui.
- Giuseppe Paterna, brigante nato a San Gregorio Magno, attivo agli inizi del XIX secolo[206]
- Gianni Morandi (Monghidoro, 1944), cantante[207]
- Pasquale Massone (1815-1888), diplomatico, console e ambasciatore per più mandati.[208]
- Pietro Paolo Perugini (1767-1825), "dottore fisico", maggiore delle milizie provinciali di Terra di Lavoro, nel 1819 scrisse un libro che prendeva in considerazione per usi medici le acque termali di Telese.[209]
- Jakob Hutter, riformatore anabattista, fondatore degli Hutteriti condannato a morte e bruciato sul rogo[210]
- Steve, Jeff e Mike Porcaro - rispettivamente tastierista, batterista e bassista dei Toto. Il loro nonno nacque a San Luca[211]
Achille Iacobelli (1812-1872), imprenditore, maggiore della Guardia Urbana del Contado del Molise e tenente colonnello della Guardia Nazionale Italiana. Diede avviò alla bonifica di Telese Terme dove vi costruì delle case e le terme che portano il suo nome; edificò il ponte "Torello" e costruì numerose strade pubbliche come l'attuale strada provinciale Cerreto Sannita-Guardia Sanframondi. Nel 1852 accolse nel suo palazzo Ferdinando II delle Due Sicilie. Scrisse diversi saggi di economia e di politica.[212]creata voce
- Antonio Berté (1936 - 2009), pittore italiano che ha vissuto a San Marco[213].
- Dacia Maraini (1936), scrittrice italiana che soggiorna abitualmente a San Marco[214].
- Antonio Bassolino (1947), politico italiano che risiede abitualmente a San Marco[215].
- Michele Santoro (1951), giornalista e conduttore televisivo italiano che dimora frequentemente a San Marco[216].
- Agostino Di Bartolomei (1955 - 1994), calciatore italiano che ha vissuto a San Marco[217].
- Francesco De Angelis (1960), velista italiano che spesso risiede a San Marco[218]
- Giovan Battista Corvello (XVII sec.), musicista[219]
- Battistina Longo (Corigliano Calabro 1925 - Ospedale "Annunziata" di Cosenza 1988), ostetrica condotta a San Marco Argentano, morta in odor di santità e verso la quale è rivolto l'interesse della Diocesi di San Marco Argentano-Scalea. Si è sempre schierata in difesa della vita umana sin dal suo concepimento. A lei è intitolato il Centro di Aiuto alla Vita (C.A.V.) di San Marco Argentano.[220]
- Coriolano Martirano, vescovo di San Marco[221] (S.Marco A. 1530 - S.Marco A. 1557), letterato, rappresentante del Vicereame di Napoli al Concilio di Trento
- Pietro Negroni, detto lo Zingarello, pittore del Cinquecento, nato - secondo fonti più tarde, ma non comprovate da alcun documento coevo all'artista - a San Marco Argentano[222] nel quartiere Trivolisi[223]
- Michele Palermo, pugile campione d'Europa dei pesi welters negli anni cinquanta[224]
- Agostino Roscelli (1818-1902), presbitero, canonizzato nel 2001, fu viceparroco presso la parrocchia di San Martino d'Albaro[225]
- Raffaele Lauro, cittadino onorario di San Martino Valle Caudina, prefetto, senatore della XVI legislatura, scrittore, autore di "Lucio Dalla e San Martino Valle Caudina - Negli occhi e nel cuore" (2016)[226][227]
- Stefano Agostini,[228] ciclista
- Gianni Morandi, cantante.[229]
- Stefano Campana, architetto.[230]
- Anna Martinazzo (Riabella, XVI secolo), sposa di Giacomo Micca (nativo di Sagliano), diede alla luce nel 1677 Pietro Micca.[231]
- Carlo Podrecca (Cividale del Friuli 1839 - Roma 1916), di origine sampietrina (il nonno fu cancelliere della Banca di Antro), garibaldino, giornalista, scrittore e storico fu autore dell'opera "Slavia italiana" edita nel 1884[232][233];
- Vittorio Podrecca (Cividale del Friuli 1883 - Ginevra 1959), figlio di Carlo e creatore del "Teatro dei Piccoli", spettacolo di marionette conosciuto in Italia ed all'estero[234];
- Don Pietro Podrecca (San Pietro al Natisone 1822 - Rodda 1889), poeta e scrittore fu tra i primi poeti slovenofoni della Slavia veneta[235][236];
- Francesco Musoni (Sorzento 1864 - Udine 1926), storico, geografo, speleologo e uomo politico (fu sindaco di San Pietro al Natisone e consigliere provinciale di Udine). Scrisse molte opere scientifiche di geografia, antropologia e storia e curò una parte della "Guida delle Prealpi Giulie" di Olinto Marinelli; fondò il Circolo Speleologico Friulano[237][238];
- Dino Menichini (Stupizza 1921 - Udine 1978), dimorò a San Pietro al Natisone, fu scrittore e poeta; l'opera più compiuta è "Paese di frontiera", ambientata nel contesto del confine italo/jugoslavo. Vinse diversi premi, tra i quali il premio Cittadella, il premio Bergamo, il premio Alte-Ceccato ed alla sua memoria è dedicato un premio letterario[239].
- Francesco Oliboni (Verona, 1825 - 1858), nato a Parona, trascorse la sua infanzia a San Pietro in Cariano. Divenne presbitero e missionario.[240]
- Vittorio Betteloni (Verona, 1840 - San Pietro in Cariano, 1910), divenuto poeta su incoraggiamento del padre Cesare, muore nel 1910 nella villa che porta il suo nome, di proprietà dei propri antenati fin dal 1665, nella frazione di Castelrotto.[241]
- Giovanni Antonio Campostrini (Verona, 1862 - San Pietro in Cariano, 1927), ingegnere specializzato in opere idrauliche, fu a capo del progetto della costruzione della ferrovia Verona-Caprino-Garda e si dedicò al miglioramento e allo sviluppo delle sue proprietà agricole in Valpolicella. Ricoprì la carica di senatore del Regno d'Italia.[242]
- Luigi Bellini Carnesali (Verona, 1870 - 1940), fu sindaco di Verona tra il 1907 e 1909 distinguendosi per le sua posizione anticlericali e per gli aiuti alle classi più diasagiate. Patriota e interventista, partecipa alla prima guerra mondiale. In seguito aderisce al fascismo. Sindaco di Negarine, verrà seppellito a Castelrotto.[243]
- Gianfranco Betteloni (1876 - 1948), poeta come il padre ed il nonno. Inizialmente intraprende studi giuridici coltivando la scrittura (in prosa e in versi) privatamente. Alla morte del padre inizia a pubblicare i propri lavori ottenendo apprezzamenti. Trascorre molto tempo nella villa di famiglia a Castelrotto.[244]
- Carlo Caldera (Verona, 1891 - 1956), avvocato e politico, fedele al socialismo, da giovanissimo è consigliere comunale a Negarine. Convinto oppositore del fascismo, il suo studio verrà distrutto da un gruppo di squadristi. Partecipa alla lotta partigiana e sarà membro dell'Assemblea Costituente.[245]
- Vincenzo Fagiuoli (Verona, 1894 - Roma, 1985), accanito bibliofilo, come testimonia la biblioteca della villa di Cengia. Fervido interventista, combatté come volontario nella prima guerra mondiale. Nel 1922 si iscrive al partito fascista. Grazie alla conoscenza di Alberto De Stefani viene introdotto nel mondo finanziario. Nel 1924 aveva sposato Elsa Fedrigoni assumendo poi la carica di presidente delle cartiere Fedrigoni.[246]
- Germano Buffatti (Sant'Ambrogio di Valpolicella, 1895 - San Pietro in Cariano, 1991), negli anni 30 subentra nel ruolo di medico condotto per San Pietro in Cariano dove dimostra una grande dedizione per i malati guadagnandosi la stima dei suoi comaesani. In seguito alla strage di Corrubbio si distinguerà per le cure ai feriti e per la ricomposizione dei corpi.[247]
- Omero Speri (San Pietro in Cariano, 1924 - Verona, 1995), chimico nato a San Pietro in Cariano è noto per le sue ricerche non accademiche nel campo della chimica applicata.[248]
- Giacomo Galtarossa (1916 - 2002), imprenditore dell'acciaio, uomo di cultura, bibliofilo, umanista e mecenate. Negli anni 1920 la sua famiglia acquista villa Pullè. Durante la seconda guerra mondiale abbraccia posizioni antifasciste e si trasferisce in Brianza per partecipare alla resistenza.[249]
- Mariano Piazza (1791-1879), letterato e medico.[250]
- Nicola Pietrosimone (1812-1890), si dedicò all'educazione dei sordomuti nell'Albergo dei Poveri di Napoli e pubblicò diversi studi in materia.[251]
- Gustavo Rol, sensitivo del XX secolo che abitò in via Silvio Pellico n. 31[252], dove nel settembre 2014 è stata scoperta una targa commemorativa[253]
- Domenico Fava (1873-1956) - bibliotecario di fama nazionale[254]
- Massimo Caputo - giornalista, direttore della Gazzetta del Popolo[255]
- Guglielmo Canepanova de Campanilibus - stampatore sec. quindicesimo[256]
- Caterina Tufarelli Pisani, Primo Sindaco donna d'Italia, eletta il 24 marzo 1946 a soli 24 anni.[257]
- Francesca Immacolata Chaouqui, già membro della Pontificia commissione referente di studio e di indirizzo sull'organizzazione della struttura economico-amministrativa (2013-2014).[258]
- Franco Pastore, commediografo e drammaturgo[259].
- Elio Di Rupo (Morlanwelz, 1951), ex primo ministro del Belgio, nato da emigrati sanvalentinesi[260].
- Virginia Centurione Bracelli (1587-1651), fondatrice delle Brignoline, nacque nel palazzo Centurione, in via S. Vincenzo, il 2 aprile 1587.[261]
- Edoardo Firpo (1889-1957), poeta, nacque al n. 1 di piazza Colombo il 20 aprile 1889.[262]
- Giuseppe Testa, partigiano, medaglia d'oro al valor militare alla memoria[263].
- Antoni Cuccu[264] (San Vito 1921-2003) editore. Una figura singolare. Tziu Antoni era un editore che vendeva di persona le sue produzioni girovagando per l'isola di Sardegna di festa in festa. In questo modo ha contribuito enormemente alla diffusione della poesia in lingua sarda soprattutto dei poeti estemporanei.
- Mikhail Koulakov, pittore Russo, fondatore del "Secondo Astrattismo" nel suo paese. Dopo la sua uscita dalla Russia, nel 1976, si è stabilito a San Vito di Narni dove ha vissuto per molti anni e dove ha prodotto molte delle sue opere.[265][266]
- Gabriele D'Annunzio, (Pescara, 12 marzo 1863 - Gardone Riviera, 1º marzo 1938), poeta, ospite illustre di San Vito Chietino, dove iniziò a scrivere e ambientò uno dei suoi più celebri romanzi, Il trionfo della morte. Visse per un periodo di tempo in una casa colonica ai bordi di un promontorio, noti attualmente come eremo dannunziano.[267]
- Leandro Verì, (San Vito Chietino, 1903 - Savona, 1938), carabiniere e medaglia d'oro al valor militare
- Vito Piccinino detto "Vituccio" Ex Sindaco di San Vito Chietino che si prodigò per lo sviluppo sociale e culturale del paese
- Andrea Borga (San Vito Chietino, 19 marzo 1838 - 28 agosto 1954). Filosofo e politico.[268]
- Adelfio Renzetti (Filadelfia, 27 settembre 1913 - ..). Nato da famiglia originaria di San Vito Chietino fu pittore e decoratore. Nel 1920 giunge a San Vito. Nel 1930 si arruola come volontario per la Marina. Durante la leva militare si diploma al liceo di Palermo. Alla fine degli anni quaranta apri uno studio di fotografia.[269]
- Claudio Fogolin (San Vito al Tagliamento, 1872 – 1945), cofondatore dell'azienda Lancia[270].
- Renato Pampanini (1875-1949), botanico a cui si devono gli studi sull'antico tiglio di San Vito, tiglio di grande importanza storica in quanto ha ispirato il più antico stemma del Cadore (il tiglio, tra due torri legato da catene, è stato poi sostituito da un abete)[271]
- Stanko Premrl, sacerdote, musicista, organista e compositore dell'accompagnamento musicale dell'inno nazionale sloveno (Zdravljica, ovvero "Brindisi")[272].
- Marco Matta, (1954-1992), aviatore, sergente maggiore dell'Aeronautica, abbattuto da un Mig croato durante la guerra civile in Jugoslavia il 7 gennaio 1992[274]
- Giulietto Accordi, medaglia d'oro ai meriti della scuola, della cultura e dell'arte[275]
- Giovanni Arcamone (1732-1793), vescovo. Nato a Sannicandro di Bari nel 1732 dal cavaliere Filippo Arcamone, duca di S. Demetrio e feudatario di Sannicandro di Bari e da Donna Vittoria Caracciolo, battezzato nella chiesa matrice di Sannicandro di Bari, a dodici anni inizia il noviziato a Napoli, nella congregazione dei Teatini, presso S. Paolo Maggiore. A ventitré anni viene ordinato sacerdote, tra il 1783 e il 1786 è preposito generale dell'Ordine Teatino, ed infine nel 1792 viene nominato vescovo della diocesi di Lucera, ove muore nel 1793. Le sue spoglie mortali riposano nella chiesa del Carmine di Lucera, ove furono traslate nel 1889.[276]
- Gregorio di Sanok, naturalista di tendenza filosofica epicurea[277]
- Giovanni Crisostomo Trombelli (Sant'Agata Bolognese 1697 - Bologna 1784), paleografo ed editore di testi patristici[278]
- Rinaldo Baratta,[279][280][281][282] (1920-1944), eroe di guerra Medaglia d'Argento[283] al valore militare.[284][senza fonte]
- Massimo Pitzianti, Musicista, compositore, arrangiatore e fisarmonicista, dal 1990 suona con Paolo Conte.[285]
- Pietro Folliero (San Severino, 1510 (?) - Salerno, 1589 (?)), giureconsulto, uomo politico[286]
- Gaetano Fucito (San Severino, fine XVIII secolo - 1846), medico e filantropo[287]
- Carmine Amato (Mercato San Severino, 1893 - Monte Lemerle (Cesuna), 1916), ufficiale dell'Esercito Italiano[288]
- Carmine Manzi (Mercato San Severino, 1919 - 2012), poeta e scrittore[289]
- Pasquale Palma, Giornalista, Scrittore. Medaglia d'oro ai benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte. Nato a Sant'Antimo il 28 settembre 1920.[290]
- Giuseppe Lai (Sant'Antioco 1963[291]), pallavolista, già giocatore e allenatore dell'Olimpia Sant'Antioco.
- Orazio Fortunato, vescovo, nato a Sant'Arcangelo[292]
- Carlo Francesco Giocoli, vescovo, nato a Sant'Arcangelo[293]
- Dario Fo (Sangiano 1926) - drammaturgo, attore teatrale, scrittore, regista, scenografo, attore cinematografico, comico, cittadino onorario[294]
- Carlo Mele (Sant'Arsenio 1792 – Napoli 1841), poeta e saggista[295].
- Andrea Benelli[296] (1960), campione olimpico Tiro a volo
- Torquato Cardelli (Sant'Ermo, 1895 – Pasubio, 1916), mezzadro morto nella Prima guerra mondiale mentre faceva servizio tra i Bersaglieri in bicicletta, medaglia d'oro al valor militare.[297]
- Silvio Confortola (Uzza di Valfurva, 1910 - ?), olimpionico di sci di fondo, ha fatto parte dello Sci Club di Santa Caterina Valfurva[298].
- Desiderio Mazzapica (Palermo, ? – Roma, 1593), vescovo della diocesi di Ugento (1566-1593), originario di Santa Cristina d'Aspromonte.[299]
- Giacomo Coccia, (1762-1829), vescovo, morto a San Filippo del Mela[300].
- Diego Basile, dottore in legge, fu giudice criminale a Santa Lucia del Mela nel 1797-98[301].
- Pasquale Galluppi (1770-1846), filosofo. Studiò e insegnò nel Seminario di Santa Lucia del Mela[302].
- Emanuele Pancaldo, (1800, 1890), medico, politico, patriota, eroe del Risorgimento.[303]
- Ludovico Fulci, (1849-1934), nato a Santa Lucia del Mela, fu un docente di diritto penale all'Università di Messina, un politico, senatore del Regno d'Italia[304].
- Mario Lanfranchi (Parma, 1927), regista, sceneggiatore e collezionista, residente a Santa Maria del Piano[305]
- Francesco Matarazzo (1854 - 1937), conte e importantissimo imprenditore italobrasiliano nativo di Castellabate, ha abitato per i primi suoi due anni nel centro antico del paese natio, quindi si è trasferito con la famiglia a Salerno dove è rimasto per altri 25 anni fino ad emigrare in Brasile. Le Indústrias Reunidas Francisco Matarazzo (IRFM), da lui fondate, sono state considerate negli anni 50 come uno dei cinque principali gruppi aziendali del mondo[306].
- Luigi Guercio (1882 - 1962), sacerdote e latinista italiano nato a Santa Maria.
- Gianni Rescigno (1937 - 2015), poeta e scrittore italiano che ha vissuto a Santa Maria[307].
- Alfonso Pecoraro Scanio (1959) è un politico italiano che ha trascorso gran parte della sua infanzia a Santa Maria[308].
- Domenico Bonaccorsi Guttadauro (Catania, 1828 - Bongiardo, 1917) uomo politico, più volte deputato, senatore e sindaco di Catania[309]
- Giorgio Gatti, (Poggio a Caiano, 1º novembre 1948), è un baritono italiano[310].
- Jacopo Durandi (Santhià, 1739 – Torino, 1817), accademico, letterato, storico[311]
- Il celebre scrittore Cesare Pavese, nato qui nel 1908 e morto a Torino nel 1950, dedicò molti dei suoi scritti autobiografici al suo paese di origine; il comune trasformò la sua casa natale in frazione Robini in museo dedicato alle opere e alla gioventù dello stesso. Le spoglie di Pavese, rimaste al cimitero monumentale di Torino nella tomba di famiglia dalla sua morte fino al 2002, furono traslate al cimitero del suo paese natale nello stesso anno[312].
- Adalberto Giuffra (1908-1997). Fu un fotografo che raccolse più di 15.000 straordinarie testimonianze fotografiche della vita contadina, e il suo archivio denominato Abssa (ovvero Archivio Berto di Santo Stefano d'Aveto), è tutt'oggi consultabile dopo un recupero curato anche dall'Università degli Studi di Genova, presso il Comune di Santo Stefano d'Aveto[313].
- Cesare Orsini (Ponzano Superiore, 1517 - XVII secolo), conosciuto anche come Magister Stopinus[314] ("maestro stoppino"), noto poeta maccaronico. Emigrato dal paese per motivi di lavoro, si trasferì prima a Mantova alla corte dei Gonzaga[315] e poi alle dipendenze del cardinale Bonifazio Bevilacqua Aldobrandini nella città di Ferrara[316]. L'opera più nota, datata al 1636, sono i Capriccia Maccaronica[317].
- Cartesio (La Haye en Touraine, 1596 - Stoccolma, 1650), filosofo, ha vissuto per un certo periodo a Santpoort[318]
- Roberto Tortora giornalista e scrittore, attualmente social media manager a Sport Mediaset.[319]
- Ferdinando Micheli (1872 - 1937), medico patologo e ricercatore, fu titolare per breve tempo della cattedra di clinica medica presso l'Università di Sassari[320]
- A Sasso nacque e morì il generale di corpo d'armata Vincenzo Rossi (Sasso 1866- Sasso 1945), padre di Irene Brin, che fu l'autore dei trattati Guerra in montagna (anno 1902) e La spedizione inglese nel Tibet (anno 1905).[321]
- Monsignor Domenico Battaglia, vescovo della diocesi di Cerreto Sannita - Telese - Sant'Agata de' Goti, nominato vescovo il 24 giugno 2016 da Papa Francesco[322]
- Giovanni De Gregorio, detto il Pietrafesa, (1579/80-1656), pittore seicentesco nato a Pietrafesa[323].
- Antônio Meliande (1945) - regista e direttore della fotografia brasiliano, nato a Satriano.[324]
- Giovanni Villani, storico fiorentino del XIV secolo, possedeva una casa a San Giusto a Signano, venduta dopo l'alluvione del 1333[325].
- Virginia Marini, attrice. La sua casa scandiccese è posta all'angolo dell'attuale piazza Matteotti e via Ferruccio Mangani[326] ed è conosciuta come La Palazzina.
- Salvatore Rotolo (1881-1969), vescovo salesiano. A Scanno gli è stato dedicato un busto.[327]
- Antonio Ciancarelli (1918-1978), professore di scienze naturali, preside, sindaco ed assessore provinciale. Gli è stata dedicata una lapide a Scanno.[328]
- Enrico Carfagnini (Scanno 1823-Aversa 1904) Arcivescovo cattolico. [329]
- Pasquale Ciancarelli (1921-1943), sottotenente della Guardia di Finanza. È morto nell'eccidio di Cefalonia. Gli è stata dedicata una lapide a Scanno.[330]
- Vincenzo Tanturri (Scanno 15 agosto 1835-21 gennaio 1885) medico e direttore della clinica per le malattie sifilitiche della Regia Università di Napoli. [331]
- Donatangelo Roscella (Scanno,...-1703) e Alessandro Roscella (Scanno...-1712), costruirono il collegio delle Scuole Pie ed una farmacia a Scanno. Donatangelo è sepolto nella Chiesa di Santa Maria della Valle.[332]
- Antonio Silla (Scanno 1737 - Foggia 1790) giureconsulto e scrittore. .[333]
- Giuseppe Tanturri (Scanno 1823-1891), medico, storico, naturalista. A Scanno gli è stata dedicata una lapide.[334]
- Cesidio Silla, fotografo[335]. Ha scritto anche un libro dal titolo: Scanno, immagini[336]
- Adriano Tarullo (Scanno, 1976[337]), cantautore, leader della "Adriano Tarullo Sbend"[338]
- Marco Notarmuzi (Scanno 1923-...). Poeta e scrittore[339].
- Guido Calogero (Roma, 1904 – Roma 1986) filosofo, saggista e politico. Fu confinato a Scanno.[340] Gli è stata dedicata una lapide a Scanno.[341]
- Domenico Tanturri (L'Aquila, 1874-Napoli, 1948), clinico, scienziato e filantropo. A Scanno gli è stata dedicata una lapide.[342]
- Lilli Carmellini (Buenos Aires, 1954 – vivente), pittrice. Una serie di suoi dipinti si chiama "Back to Beatles".[343] Una sua mostra permanente si trova in via Tanturri 5,[344] nel centro storico del paese.
- Chiaffredo Bergia (Paesana CN, 1840-Bari, 1892), capitano dei Carabinieri. Ebbe servizio nella stazione dei carabinieri di Scanno.[345] A Scanno gli è stata dedicata una lapide sita nel largo che da lui prende il nome.[346]
- Pietro di Rienzo (1867-1926) fotografo. È stato il primo fotografo a scattare delle foto di vita quotidiana a Scanno attirando così nel paesino abruzzese personaggi del calibro di Henri Cartier-Bresson[347] Ha realizzato molte cartoline di Scanno[348]
- Nicola Paletta (1871-1916), pensatore e difensore dei diritti degli operai. A Scanno gli è stata dedicata una lapide.[349]
- Padre Odorisio da Scanno, frate benedettino dell'Abbazia di Montecassino. Non si conoscono né la data di nascita né la data di morte. Fu nominato preposito del monastero di san Pietro in Lago, ma, appena eletto rifiutò l'incarico per renuntiationem ad claustra.[350]
- Romualdo Parente (1735-1831), scrittore. Scrisse dei poemi sacri, un Epitalamio ed un poemetto di settantatré ottave in dialetto di Scanno.[351]
- Loreto Ciarletta (XVII secolo-1711), prelato vissuto a Scanno tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo.[352]
- Domenico Antonio Torlino (1658-Scanno 1730) fu frate celestino e professore di lettere e filosofia.[353]
- Henry Mancini, pseudonimo di Enrico Nicola Mancini (Cleveland, 16 aprile 1924 – Beverly Hills, 14 giugno 1994), nato da una famiglia abruzzese originaria di Scanno, compositore di musica da film, nonché autore di brani celeberrimi come Moon River e il tema della Pantera Rosa.[354]
- Maurits Cornelis Escher, ha eseguito una litografia di Scanno[355].
- I fotografi: Hilde Lotz-Bauer, Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Renzo Tortelli, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna. Hanno realizzato vari servizi fotografici su Scanno[356].
- Ruly Rodriguez, ex componente dei Tacabro, ha girato il suo video Kimika tra Scanno ed il suo lago.[357]
- Giulio Tommasi (Scanzano dei Marsi, 13 agosto 1855 – Sant'Angelo dei Lombardi, 15 agosto 1936), è stato arcivescovo di Conza, Sant'Angelo dei Lombardi e Bisaccia[358].
- George Westinghouse (1846–1914), ingegnere, industriale ed inventore, cresciuto a Schenectady[359].
- Auro d'Alba (1888-1965), poeta.[360]
- Thomas Astan, attore (nato nella frazione di Wormbach[361])
- Enrico di Gmünd (* 1360 circa), architetto, conosciuto anche come Enrico da Gamodia[362]
- Friedrich Nietzsche vi ha trascorso parte della sua infanzia.[363]
- Il medico e uomo politico Saverio Friscia (Sciacca, 1813 - ivi 1886) , che fu rappresentante della Sicilia nella Prima Internazionale socialista del 1864[364].
- Cosimo Aleo (Sciacca 29 settembre 1947 - Palermo 22 ottobre 1970) tenente e vittima di mafia. A lui è dedicato la stele e il belvedere in Via S. Allende[365]
- Isabella Teotochi Albrizzi, poetessa[366]
- Antonio Beni, pittore e architetto[367]
- Vincenzo Gagliardi, Deputato[368]
- Gianfrancesco Morosini, religioso, patriarca di Venezia[369]
- Pietro Marubi[370][371], primo fotografo ad aver ritratto la città.
- Suor Chiara di Seclì (al secolo Isabella D'Amato) (Seclì, 14 marzo 1618 - Nardò, 6 luglio 1693) - suora e mistica[372].
Felice (VI secolo), primo vescovo di Belluno. Secondo la tradizione il prelato, perseguitato dai Longobardi, sarebbe morto in esilio. Nel 1762, nella chiesetta di Valdenere (tra Bolago e Barp) se ne sarebbe trovato il sarcofago, poi nuovamente perduto, recante la scritta "Felix ep(iscopu)s"[373].creata voce- Luigi Zuppani (Sedico, 1750 - Belluno, 1841), vescovo di Belluno e Feltre dal 1819 al 1841[374].
- Francesco Da Gioz (Sedico, 1896 - Peron di Sedico, 1945), partigiano e primo segretario provinciale del Partito Comunista Italiano clandestino. Impiccato dai nazifascisti nel febbraio del 1945, dopo esser stato torturato presso la sede del comando della polizia nazista a Belluno[375].
- Riccardo Lovat (Libano, 1928), cavaliere ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana, ideatore e creatore della talpa meccanica TBM (Tunnel Boring Machine) che porta il nome Lovat[376].
- Gabriele De Nard (1974), corridore specialista di corsa in montagna e di campestri[377]. Campione d'Italia di cross 2013, oro a squadre agli Europei di cross del 1998. È sposato con la mezzofondista Federica Dal Rì.
- Matthäus Pichler (Pühler, † 1671) e Andreas Pichler (Pühler, † 1708), fratelli artisti orefici, attivi alla corte del vescovo di Bressanone, Andreas di seguito maestro orefice a Monaco di Baviera[378]
- Diodoro di Sinope, prima metà del III secolo a.C., che era iscritto al demo.[379]
- San Giovanni Paolo II: visitò il paese da giovane sacerdote nel 1947, ospite di un confratello del luogo.[380]
- Massimo Costantini (Senigallia, 1958) tennistavolista.[381]
- Cesare Battisti, ex terrorista, cresciuto a Sermoneta;[382]
- Guglielmo Godio (1853-1909), avvocato, poeta, scrittore, traduttore, giornalista, esploratore e uomo d'affari, promotore dell'emigrazione italiana verso l'Argentina[383]
- Giovanni Bertoldi, frate francescano, vescovo di Fermo dal 1412 al 1417 e vescovo di Fano dal 1419 al 15 febbraio 1445, tradusse per primo la Divina Commedia in latino nel 1417[384][385]
- Giuseppe Rovani (1818-1874), scrittore italiano, per molti anni residente a Sesto[386].
- Marcello Marchesi (Milano 1912 - Cabras 1978), scrittore, sceneggiatore e regista, possedeva una villa in paese dove compose varie delle sue opere. Sepolto a Setzu[387], a lui è intitolata la locale biblioteca comunale[388].
- Auke Bijlsma (1946-2012), politico[390]
- Eelko Liauckama, abate vissuto nel XIV secolo[391]
- Christoffel Middaghten (1665-1723), ufficiale di marina[392]
- Tjerk Hiddes de Vries (1622-1666), ammiraglio[393]
- Carlo Enea, comandante della squadra Sferracavallo-Mondello dell'esercito garibaldino il 3 giugno 1860, quando Garibaldi entrò a Palermo[394].
- Hans Wielander, storico e pubblicista[395]
- Giuseppe Luigi Pinna, poeta, XVIII- 1836[396]
- Ghino di Tacco (seconda metà del XIII secolo - secondo ventennio del XIV secolo), nobile ghibellino, un po' bandito un po' eroe[397]
- Leen Jansen, pugile[398]
- Keetie van Oosten-Hage, ciclista[399]
- Johannes Willem Slager, sacerdote[400]
- Cornelis Vermuyden, ingegnere (1590-1677)[401]
Beato Pietro da Treia (Montecchio, oggi Treia, MC, 1227 - Sirolo, 1304), che a Sirolo ebbe la visione di San Michele Arcangelo, il quale in segno di gratitudine per la Quaresima che il santo praticava in preparazione della sua festa del 29 settembre, gli procurò la grazia dell'esperienza impareggiabile della certezza del perdono dei peccati. Il corpo del beato Pietro da Treia, compatrono di Sirolo, riposa nella chiesa del SS. Rosario della cittadina[402].creata voce- San Francesco d'Assisi (Assisi, 26 settembre 1182 – Assisi, 3 ottobre 1226), santo patrono d'Italia. Villa "Vetta Marina", sita a Sirolo in via San Francesco, fu realizzata sui resti dell'antico convento francescano (XIII secolo) che ha ospitato il fraticello di Assisi nel 1219 prima di imbarcarsi (non si sa bene se dal porto di Ancona o quello di Numana) per andare dal Sultano in Terrasanta. Se ci si affaccia all'ingresso della Villa, si può vedere tra due bagolari secolari una pietra che porta scritto: “Vuole la tradizione che San Francesco qui abbia piantato due alberi”. I bagolari che si possono osservare attualmente, che una recente catalogazione del Corpo Forestale nel 2012 ha datato come bicentenari, potrebbero essere gli eredi degli alberi piantati da San Francesco o derivanti da una successiva piantumazione[403]. Nello stesso punto San Francesco predisse la venuta della Santa Casa di Loreto, verificatasi poi il 10 dicembre del 1294, profezia ricordata in forma di acrostico nella parola "Picenum", “Portatur iuxta Conerum Edicula Nazarenae Virginis Mariae”. Vicino all'ingresso della villa merita di essere osservata la Chiesetta del Divino Amore. Nel convento sono vissuti i beati Corrado da Offida (Offida, 1237 – Bastia Umbra, 1306) e Pietro da Treia (Montecchio, oggi Treia, MC, 1227 - Sirolo, 1304), asceti e predicatori irresistibili, famosi per visioni ed estasi[404]. Il corpo del beato Pietro da Treia, compatrono di Sirolo, riposa nella chiesa del SS. Rosario, ivi trasportato dopo che il convento francescano fu demolito alla fine dell'Ottocento a seguito delle vicende legate alla soppressione degli ordini religiosi. Il convento di San Francesco ha ospitato anche San Giacomo della Marca (1393 – 1476), patrono delle Marche e compatrono delle città di Napoli e di Mantova, che, anziano e malato, venne nel predetto convento nel 1467 per riposarsi.
- Panfilo Rinaldini, poeta sirolese romanzesco del '500. Nel 1554 scrisse il poema cavalleresco "Innamoramento di Ruggeretto figliuolo di Ruggero Re di Bulgaria, con ogni riferimento di tutte le magnanime sue imprese e con i generosi fatti di Orlando, di Rinaldo e d'altri Paladini ", conservato nella Biblioteca nazionale centrale di Firenze[405].
- Cristoforo Bronzini (Bronzino) (Sirolo, 1580 c.a - Firenze, 1640 c.a[406]), gravitò intorno all'ambiente ecclesiatico di Roma e fu assunto con le funzioni di caudatario tra i familiari del cardinale Evangelista Pallotta. Per le funzioni di maestro di cerimonie fu proposto a Carlo de' Medici, fatto cardinale da Paolo V nel 1615: ben accetto al nuovo protettore e padrone si trasferì a Firenze, dove rimase fine alla morte. Pubblicò l'opera "Della dignità et nobiltà delle donne", progettata in 24 parti (quattro settimane di sei giornate ciascuna).
- Ignaz Friedman, pianista che abitò a Siusi fra le due guerre prima di trasferirsi negli Stati Uniti[407]
- Il pittore Alejo Fernández, uno dei massimi rappresentanti del primo rinascimento a Siviglia[408]
- Ronald Lockley, naturalista (1903-2000)[409][410]
- Fabio Cannavaro, allenatore, ex calciatore, recordman di presenze in Nazionale (136), capitano della squadra campione del mondo 2006 e vincitore nello stesso anno del Pallone d'oro[411].
- Giovanni Segantini (1858-1899) – pittore italiano[412], soggiornava a Soglio in una camera del Palazzo Salis che ancora oggi porta il suo nome
- Alfredo Mezio (1908 - 1978), caricaturista, giornalista, critico letterario e d'arte nato a Solarino, cui, dal 1997, sono state dedicate la Biblioteca comunale ed una via del paese.[413]
- Sofia Amoddio (1964), politica, cresciuta e vissuta a Solarino.[414]
- Niceta Attanasi (XVII sec.), nobile e valoroso uomo d'armi partecipò alle guerre di Fiandra o Guerra di devoluzione (1667-1668) e fu da Filippo IV di Spagna nominato Tenente Generale e visitatore di tutti i castelli del regno[415]
- Fra Giuseppe da Soleto (XVII sec.), intagliatore tabernacoli[416]
- Giacomo Lepori (Sonvico, 13 maggio 1843 – Il Cairo, 24 febbraio 1899) – ingengere e politico svizzero nativo di Dino[417];
- Paolo Villaggio (Genova, 1932 - Roma, 2017), attore, comico, scrittore, sceneggiatore e doppiatore italiano, la amò particolarmente, fu qui residente e le sue ceneri sono tumulate accanto ai resti dei genitori[418]
- Antonio Lanfranchi ( ? - Sorisole settembre 1630). Ricco mercante con affari e botteghe a Venezia, in contrada S. Cassiano, Bergamo e Genova, partecipò alla vita pubblica del comune. Con testamento del 27 settembre 1625 stabilì che il suo grande patrimonio servisse per la costruzione della nuova chiesa prepositurale, per il pagamento di un maestro che gratuitamente insegnasse ad ogni abitante di Sorisole a leggere e scrivere, per l'erogazione di elemosine a chiese e confraternite, per la distribuzione di pane ai poveri. Morì a causa della peste nel settembre 1630[421].
- Giovanni Antonio Rubbi (Zogno 29 settembre 1693 - Sorisole, 15 marzo 1785). Nominato parroco il 7 maggio 1740, aveva particolare predilezione per gli ammalati suggerendo loro rimedi e medicamenti semplici. Si cominciò a parlare di guarigioni miracolose e verso il 1770 veniva chiamato "il santo di Sorisole". Lo si consultava da tutta Europa: folle giunsero a Sorisole da ogni parte e richieste di benedizione giunsero da cardinali, vescovi, principi e nobili[422].
- Francesco Zambelli (Sorisole 2 marzo 1825 - Chiuro 21 ottobre 1875). Arruolatosi volontario, si distinse nelle operazioni del 27 luglio 1848 al Passo del Tonale. Col grado di tenente combatté a Roma al comando di Luciano Manara durante le giornate della Repubblica Romana (1849). Nel 1859 si arruolò nei Cacciatori delle Alpi e fu uno dei primi ad entrare in Como liberata. Per il suo valore Giuseppe Garibaldi lo decorò l'11 giugno 1859 a Bergamo presso la porta San Giacomo. Si distinse per il suo valore a difesa dello Stelvio durante la guerra del 1866[423].
- Rocco Zambelli (Sorisole 17 maggio 1916 - Bergamo 12 ottobre 2009). Geologo e paleontologo, già conservatore e ricercatore del Museo di Scienze Naturali di Bergamo, autore di numerose pubblicazioni scientifiche, nel 1973 scoprì a Cene il fossile dell'Eudimorphodon ranzii, il più antico pterosauro trovato al mondo[424]. Fu cappellano dei gruppi di partigiani dell'Alta Valle Seriana[425].
- Giuseppe Luigi David (Joe) Bacuzzi (Londra 25 settembre 1916 - Londra 1º febbraio 1995). Figlio di emigrante sorisolese, giocò nella squadra di calcio del Fulham dal 1937 al 1956, totalizzando 299 presenze. Fra il 1939 e il 1946 giocò tredici partite nella nazionale inglese. In seguito al ritiro dall'attività di giocatore, ricoprì il ruolo di allenatore della seconda squadra del Fulham fino al 1965[426].
- Matteo Tassetti (Bergamo 19 settembre 1972 - ). Alle Paraolimpiadi di Atlanta 1996 è ottavo nei 100 e nono nei 200 metri di atletica leggera. Fa parte della staffetta 4x100 che nel 1997 a Riccione vince il titolo di campione d'Europa con record mondiale. Nel 1998, nella stessa specialità, vince il titolo mondiale a Madrid. Alle Paraolimpiadi di Sydney 2000 ed a quelle di Atene 2004 vince la medaglia d'oro[427].
- Thomas Oldrati (Bergamo 20 luglio 1989 - ). Nel 2008 si è laureato campione del mondo Junior Enduro 125. Figlio d'arte, il papà Luciano è stato campione italiano negli anni settanta, nel 2005 ha vinto il campionato italiano nella cilindrata 50 cc., nel 2006 è stato campione italiano cadetti e campione europeo junior 125, nel 2007 ha vinto il campionato italiano assoluti. Nel 2008 vince il campionato italiano Assoluti Enduro 125, è campione mondiale Junior Enduro FIM, è 1° Junior al Trophy Sei Giorni Enduro[428].
- Hassan Rouhani - Presidente dell'Iran (1948 - )[429]
Vito Mangiamele, nato a Sortino il 19 febbraio 1827, figlio di un umile pastore di pecore diede prova di abilità di calcolo sorprendenti tanto da essere convocato a Parigi, il 19 giugno 1837, presso l'Accademia delle scienze francese alla presenza del famoso François Arago. Qui stupì tutti i presenti calcolando a mente radici cubiche di numeri di sei cifre. Per l'interessamento dell'Accademia delle Scienze, ebbe l'opportunità di studiare a Parigi, dove giunse ad avere una cattedra di matematica alla Sorbona. Morì a Toulouse nel 1897. Alla sua memoria, il municipio di Sortino intitolò una via tra le principali del paese[430][431].creata voce
- Francesca Bentivoglio, ex campionessa italiana di canottaggio.[432]
- Vincenzo Forte, (1886)-(1939), Medaglia d'oro al valor militare della prima guerra mondiale.[433]
- Giovanni Orazio Rinaldi (1883 - 1960) avvocato. A partire dal 1918 si dedica all'educazione politica dei braccianti di Spezzano Albanese e con loro rivendica le terre demaniali. Nel 1921 è, con Antonio Gramsci, tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia a seguito della scissione avvenuta a Livorno, al 17º congresso del Partito Socialista Italiano. Per il suo antifascismo, sarà arrestato e poi confinato a Lagonegro (1926 - 1928) dal regime fascista. Alla caduta del fascismo, viene nominato Commissario Straordinario di Spezzano Albanese subentrando, il 14 settembre 1943, all'ultimo Podestà Ambrogio Cassiani e, nella sindacatura del 1952, sarà eletto sindaco di Spezzano Albanese per il Partito Comunista Italiano. Muore a Spezzano Albanese nel febbraio 1960.[434][435][436][437]
- Gaetano Cenni (Spignana, 1698 - Roma, 1762), storico e letterato.[438]
- Gaspare Sanseverino (1455-1519), condottiero[439]
- William Turner (1775-1851), pittore e incisore inglese; realizzò disegni paesaggistici di Spoleto nell'anno 1819[440]
- Beverly Pepper (1922), scultrice, autrice dell'opera in ferro e acciaio Il dono di Icaro, progettata e donata al comune nel 1962, situata presso l'ingresso sud della città[441]
- Giuseppe Maria Stasi (Diso, 10-01-1767 - Spongano, 29-06-1824), medico, scrittore, sindaco e capostipite degli Stasi di Spongano[442]
- Ray Charles (1930 - 2004), cantante e pianista statunitense, frequentò scuole per ciechi e sordi a St. Augustine dal 1937 al 1945[443]
- Laura Jane Grace (1980 -), cantante e musicista statunitense, trasferitasi per breve tempo a St. Augustine[444]
- Adamo Ricci, fondatore dell'industria laniera del paese di Stia.[445]
- Abe Bonnema, architetto (1926-2001)[446]
- Arie Boomsma, modello e conduttore televisivo (n. 1974)[447]
- Marije Cornelissen, politica (n. 1974)[448]
- Mayon Kuipers, pattinatrice (n. 1988)[449]
- Pieter Jelles Troelstra, scrittore e giornalista (1860-1930)[450]
- René van der Weij, calciatore (n. 1982)[451]
- Luis Suárez, ex calciatore, dirigente e allenatore di calcio, per anni turista a Stintino[452]
- Heinz Bennent, attore (1921-2011; nato nella frazione di Atsch[453])
- Acheo di Siracusa[454], drammaturgo
- Corace[455], retore.
- Menecrate di Siracusa[456], medico;
- Mosco[457], poeta
- Pearse McAuley – membro dell'IRA accusato di aver ucciso il Detective Garda Jerry McCabe[458]
- A Tribil di Sopra nacque Giorgio Qualizza (Tribil di Sopra 1951 - Dziekonow 1993), studioso, filosofo e poeta in lingua italiana, in lingua polacca ed in dialetto sloveno delle Valli del Natisone (da ricordare i libri di poesie "È dolce il sale", "Kapja sonca" e "Polska - Polonia")[459][460].
- Secondo alcune fonti, basate sulla lettura (che alcuni ritengono errata) dell'atto di battesimo di un Jacopo Stulin registrato nel secondo volume del registro delle nascite della parrocchia di San Leonardo degli Slavi, a Tribil di Sopra sarebbe nato, alla fine del XVII secolo, Jacopo Stellini (1699 - 1770), filosofo, matematico, critico e poeta[461][462].
- Beato Giovanni Vici (1350c.-1418), francescano[463]
- John Lennon vi ha abitato con la consorte Yoko Ono nel Tittenhurst Park dal 1969 al 1971[464]
- Ringo Starr vi ha abitato fino alla fine degli anni 1980[465]
- Aminatou Haidar (Laayoune, 1966), militante pacifista sahrāwī, cittadina onoraria[467]
- Guido Mazzali (Suzzara, 1895 - Milano, 1960), politico e giornalista. Lavorò all'Avanti! e ad altri periodici culturali. Si dedicò anche alla pubblicità e può esserne considerato un pioniere, tanto che collaborando con varie agenzie tra cui la Erwin Wasey americana, fu autore di un noto slogan Chi beve birra campa cent'anni. Fu un marxista convinto e si schierò con Pietro Nenni al Congresso di Venezia e di Napoli. La sezione del PSI a Suzzara è dedicata a lui[468].
- Hadi Sowan al-Somayli (n. 1970) Prima medaglia d'oro olimpica saudita[469]
- ʿAbd Allāh ibn ʿAbbās, noto tradizionista, vi morì[470]
- Carlos Gardel (1887 o 1890-1935), cantante, compositore e attore, tra i principali personaggi della storia del tango, che ammise di essere ivi nato[471].
- Luigi Walter Moretti, (Roma, 1906 – Capraia Isola, 1973), architetto originario della frazione di Gallo da parte di madre della quale ha preso il nome[472].
- Giovanni Trapattoni (Cusano Milanino, 1939), allenatore di calcio, ex calciatore[473][474].
- Santa Wenna di Talgarth (463 ca.-VI secolo)[475]
- Salme, principessa zanzibari del XIX secolo, autrice di un'importante autobiografia intitolata Memorie di una principessa araba.[476]
- Freddie Mercury, cantante dei Queen, nacque a Stone Town il 5 settembre 1946. Sul lungomare di Stone Town si trova anche un ristorante battezzato in suo onore, il Mercury's, e nel centro di Stone Town c'è un edificio che viene presentato dalle guide turistiche come la casa in cui Mercury sarebbe nato. In onore di Freddie Mercury è stato persino battezzato un crostaceo isopode endemico dei coralli attorno all'isola zanzibariana di Bawe, la Cirolana mercuryi.[477]
- Siti binti Sadi, cantante zanzibari ricordata come la fondatrice del genere musicale noto come taarab. È stata la prima artista taarab a incidere dischi, all'alba della produzione fonografica. Per via della grande popolarità delle sue canzoni, le viene attribuito un ruolo importante nella diffusione della lingua swahili su scala nazionale in Tanzania.[478][479]
- Vincenzo Caruso e Stefano Condello, carabinieri vittime della 'Ndrangheta insigniti della medaglia d'oro al valore militare.[481]
- Lorenzo Ria (Taviano, 17 maggio 1954) è un avvocato e politico italiano. Senatore nella XV Legislatura e Deputato nella XIV e XVI Legislatura.[482], attualmente consigliere di minoranza del comune di Racale.
- Orazio Testarotta (al secolo Oronzo Miggiano) (1870-1964) è stato un poeta dialettale.[483]
- Domenico Colessa meglio noto come Papone (1607 - 1648), brigante. Dopo aver assediato e conquistato diverse città, capitolò a Teano nel 1648.[484][485][486]
- Leopoldo De Renzis (1749 - 1799), di nobile famiglia teanese,[487] fu ministro alle armi della Repubblica partenopea e fu condannato a morte dopo la Restaurazione.
- Guglielmo II di Teano (m. 1295), teologo e vescovo di Teano, nel 1274 accompagnò san Tommaso d'Aquino al secondo concilio di Lione e fu presente quando il santo, colto da malore, morì a Fossanova.[488]
- Teodora Galluccio (1200 - 1260),[489][490] contessa di Teano, sposa di Landolfo di Aquino e madre di San Tommaso d'Aquino.[491]
- Guaiferio di Salerno (835 - 880), principe di Salerno, morì e fu sepolto a Teano.[492][493]
- Werner Johannowsky (1925 - 2010), archeologo. Nella sua carriera da ispettore della Soprintendenza provinciale e regionale, e poi del Ministero dei Beni Culturali, contribuì a diverse campagne di scavo a Teano ed alla creazione del Museo Archeologico, dei quali pubblicò diversi scritti e relazioni.[494]
- Adolfo L'Arco (1916 - 2010), scrittore, agiografo, teologo e filosofo, nato nella frazione di Fontanelle.
- Marina La Rosa (1977), attrice e conduttrice. Nel 2010 ha sposato a Casamostra il figlio di un medico locale.[495]
- Felice Leonardo (1915 - 2015), vescovo emerito. Al momento della morte era il più anziano vescovo italiano in vita.[496]
- Pina Picierno (1981), deputata al Parlamento italiano nella XVI e XVII legislatura ed europarlamentare (VIII legislatura).[497][498][499]
- San Terenziano (I secolo - 138), vescovo di Todi e martire, nativo di Teano, che ne conserva la reliquia del suo braccio.[500] Anticamente fu venerato come patrono della città, e la cattedrale di Teano era in origine dedicata a lui. Porta il suo nome una via della città.
- Sant'Urbano di Teano (IV secolo), vescovo e confessore,[501][502] compatrono di Teano. A lui è intitolata una via.
- Giovanni Corvi[503], antifascista
- Enrico Rampinelli (San Giovanni Bianco, 1923 – Tegoia, 1944), operaio meccanico e partigiano, medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[504]
- Giovanni Battista Cotta (Tenda 1668 - San Dalmazzo di Tenda 1738). La sua opera maggiore è Dio, sonetti ed inni, Tip. Cairo, Codogno, 1853. Il Muratori affermò che il Cotta fu uno dei maggiori letterati del secolo XVII[505]
- Richard Menapace, ciclista;[506]
- Franz Rellich, matematico;[507]
- Max Sparer, pittore e grafico.[508]
- Ad Bloemendaal, giornalista (1948-2014)[509]
- Herman Muntinghe, teologo (1752-1824)[510]
- Aldobrando de'Medici Tornaquinci (Terranuova Bracciolini, 14 agosto 1909 – Milano, 2 agosto 1947), imprenditore e politico italiano, esponente di un ramo cadetto della famiglia Medici di Firenze. Insieme al cugino Lorenzo de'Medici Tornaquinci fu attivamente impegnato nelle file della Resistenza, coprendo ruoli rilevanti nel CLN.[511] Presidente della Commissione Centrale per l’accertamento delle atrocità commesse dai tedeschi e dai fascisti dopo il 25 luglio 1943.
- Giovanni Ciccolini (Terzolas, 16 novembre 1876 – Terzolas, 6 febbraio 1949), storico e politico.[512]
- Helen Mirren (1945), attrice britannica, premio Oscar 2007 come miglior protagonista femminile per il film "The Queen", ha acquistato una masseria nelle campagne del paese[516].
- Maria Fassnauer, la "gigantessa del Tirolo"[517]
- Francesca Cafarelli De' Carolis (San Marco in Lamis, 1755 - Tito, 27 maggio 1799), Patriota.[518]
- Don Giuseppe Spera (Tito, 12 agosto 1835 - 18 maggio 1908), Religioso e Poeta.[519]
- Carlo Alianello (Roma, 20 marzo 1901 - 1º aprile 1981), scrittore.[520] Di padre potentino e madre titese, nel suo romanzo storico l'Alfiere, sceneggiato anche in televisione nel 1956 (Vallecchi edit. Torino, capp. XII-XVI), pone lo svolgimento di una parte dell'azione narrativa a Tito: Pino Lancia, l'Alfiere dei Cacciatori borbonici protagonista dell'avvincente romanzo, ripara per la convalescenza appunto in Tito.[521]
- Colin MacIntyre, cantautore[522]
- Domenico Stromei (Tocco da Casauria, 28 novembre 1810 - 3 maggio 1883), poeta[523].
- Giovanni Battista D'Aste (Toirano, 1566 - Roma, 1620), agostiniano, oratore e teologo all'Archiginnasio de La Sapienza. Papa Paolo V lo nominò vicario generale dell'Ordine Agostiniano e dallo stesso pontefice ricevette le cariche di sacrista pontificio e di vescovo della diocesi di Tagaste in Numidia[524].
- Giuseppe Polla (Toirano, 1659 - 1716), capitano della Repubblica di Genova, benefattore, destinò un suo lascito testamentario per fondare a Toirano un convento degli Scolopi, con la finalità di "insegnare leggere, scrivere, abbaco, grammatica, buoni costumi et altre scienze"[525].
- Pier Giacinto Garassini (Toirano, 1787 - 1868), medico, politico e filantropo. Laureato alla Sorbona e direttore della Clinica medica di Montpellier, viene eletto deputato alla Camera dei deputati, allora Camera Subalpina, per due legislature. Autore di monografie scientifiche, si occupa di studi di medicina e agricoltura. Ebbe due figli: Onesto e Amando[526].
- Baccio Emanuele Maineri (Toirano, 1831 - Roma, 1899), fu bibliotecario a Roma presso il Ministero dei lavori pubblici. Scrittore, traduttore e giornalista, i suoi numerosi scritti sono ripartibili in lavori storici, biografici e critici, romanzi e racconti. La sua produzione letteraria passò dalle influenze iniziali di Francesco Domenico Guerrazzi ed Edgar Allan Poe a quella del Manzoni. Per alcuni anni diresse la rivista Il diritto[527]. In Toirano fondò la prima biblioteca pubblica con un fondo di 221 pubblicazioni e 214 opuscoli.
- Onesto Garassini (Toirano, 1832 - 1902), frequentò l'Accademia Reale di Torino, viene destinato ai Bersaglieri e partecipa alla campagna di Crimea e alla presa di Roma del 20 settembre 1870, conseguendo la medaglia ai Benemeriti della Liberazione di Roma 1849-1870. Raggiunse il grado di Tenente Colonnello[528].
- Amando Garassini (Toirano, 1836 - 1892), frequentò come il fratello Onesto l'Accademia Reale di Torino e anch'egli entra a far parte dei Bersaglieri, dove raggiunge il grado di Capitano. Partecipa alla conquista del Regno delle Due Sicilie nel 1860[529].
- Pietro Igino Mainero (1840 - 1913), sindaco benemerito, fece restaurare a proprie spese l'ospedale, ingrandendolo e provvedendo agli arredi; riuscì a portare a termine la costruzione della strada Borghetto Santo Spirito-Toirano-Bardineto, consentendo tra l'altro il passaggio della stessa attraverso i suoi terreni.
- Giuseppe Bontempo (Toirano, 1853 - n.p.), si trasferì a Buenos Aires dove partecipò attivamente alla vita e alle istituzioni della comunità italiana. Fu presidente della Società Nazionale Italiana di Buenos Aires e socio onorario della Società "Giuseppe Gailiano"[530].
- Francesco Ronco (Balestrino, 1894 - Toirano, 1978), intraprese la carriera militare e combatté la prima guerra mondiale con il grado di sottotenente. Durante la guerra di Liberazione fu al comando del 184º reggimento paracadutisti e poi il reggimento paracadutisti "Nembo", conseguendo il grado di Generale di Brigata. Fu congedato nel 1967 con il grado di Generale di Corpo d'Armata[531].
- Giovanni Battista Parodi (Genova, 1905 - Malta, 1941), originario di Toirano, tenente di Vascello della Regia Marina e caposquadriglia MAS ottenne una medaglia d'argento per un'azione durante il bombardamento navale di Vado Ligure del 1940. Morì nel mare di Malta durante l'attacco al porto della Valletta del 26 luglio 1941. Medaglia d'argento alla memoria[532].
- Pasquale Borrelli, (Tornareccio, 1782 - Napoli, 1849), giureconsulto, ma anche filosofo, matematico, medico ed avvocato. Per i fatti della reazione napoletana fu esiliato fino al 1825[533]. Come filosofo è autodidatta, durante l'esilio in Austria e Germania approfondisce i suoi studi in materia alternandoli con gli studi di medicina. Secondo il suo pensiero l'indagine storico-filosofica doveva prendere una complessa indagine teorica.
- Biagio Mercadante (1893 - 1971), pittore[534]
- Louis Zamperini, capitano dell'Aeronautica Militare USA e mezzofondista[535]
- Annibale Maria Di Francia (Messina, 1851 – Messina, 1927), sacerdote e Santo a cui è legata la fondazione del locale Istituto Figlie del Divino Zelo e il Miracolo delle rose avvenuto a Torregrotta il 22 gennaio 1925[536].
- Pasquale Sfameni (Torregrotta, 1868 – Torregrotta, 1955), docente, medico e scienziato[537][538][539][540].
- Giovanni Tripoli (Torregrotta, 1916 – Torregrotta, 1964), docente, politico, Sindaco di Torregrotta dal 1956 al 1964[541].
- Nicola Sacco (1891 – 1927), emigrante in USA, calzolaio anarchico ingiustamente ucciso sulla sedia elettrica con Bartolomeo Vanzetti a Charlestown (Massachusetts) il 23 agosto 1927.[542]
- Vincenzo Tobia Nicola Bellini, compositore[543]
- Antonio Albrizzi (Torricella-Taverne, 31 marzo 1773 – 1º luglio 1846) – giurista e avvocato svizzero naturalizzato italiano[544];
- La Bella di Torriglia (nel detto in dialetto genovese A l'é a bella de Torriggia: tutti a vêuan e nisciûn s'a piggia, ovvero: tutti la vogliono, nessuno la piglia) è una figura leggendaria e popolare del comune: probabilmente ad ispirarla fu Rosa Garaventa, torrigliese morta nel 1868; altre "pretendenti" vengono indicate in tale Clementina (o Celestina), amante del Signore di Torriglia Sinibaldo Fieschi nel XVI secolo, e in Maria Traverso, morta nel 1886. Il modo di dire ha significato esteso su quanto pur tanto apprezzato ed appetibile finisce poi invece sprecato.[545]
- Marziano da Tortona (Castellania fine XIV secolo - dopo 1422), segretario e precettore del duca Filippo Maria Visconti e possibile ideatore del gioco dei Tarocchi.[546]
- Alois Hitler, (1882 - 1956), fratellastro di Adolf Hitler, vissuto in Upper Stanhope Street. Si dice che i due siano rimasti qui entrambi per 6 mesi nel 1912 - 1913[547].
- William Patrick Hitler, nipote di Adolf Hitler[548].
- Angelo da Trani - scrittore, letterato, filosofo e teologo. Generale inquisitore del Regno di Napoli e di Sicilia sotto Carlo II d'Angiò. Scrisse Commentaria in evangelia[549]
- Goffredo da Trani (1250 ca.), scrittore e cardinale. Uditore della Rota. Di lui è riportata la seguente opera: Summa Goffridi De Trano Clarissimi Juris Interpretis In Titulos Decretalum[550][551]
- Matteo Renato Imbriani Politico del Novecento eletto deputato nel collegio di Trani. A lui si deve la realizzazione dell'Acquedotto Pugliese.[552]
- Bartolomeo da Trasacco (Trasacco, 1251 – 1316?), frate, biografo di Papa Celestino V[553].
- Luigi Susi (Trasacco, 1926 – ?), pittore e poeta[554].
- Enrico Colombotto Rosso, pittore italiano, cittadino onorario di Traversella.[555]
- Morgan Lloyd, politico[556]
- Dewi Prysor, scrittore[557]
- San John Roberts, monaco e martire[558]
- John Rowlands, scrittore[559]
- Hedd Wyn, poeta[560]
- Eugenio Beccegato, Vescovo di Sinope e dopo di Vittorio Veneto. Nel 1917, quando fu eletto Vescovo era, oltre che sacerdote, anche consigliere comunale di Trebaseleghe. Per questo adottò, con piccole varianti, nel suo emblema vescovile lo stemma comunale.[561]
- Antonio della Scala (1363-1388), ultimo signore di Verona[562]
Beato Pietro da Treia (Montecchio, oggi Treia, 1227 - Sirolo, 1304), appartenente all'Ordine dei Frati Minori, asceta e predicatore irresistibile, famoso per visioni ed estasi[563], vissuto nel convento di San Francesco (XIII secolo) di Sirolo, dove ebbe la visione di San Michele Arcangelo, il quale in segno di gratitudine per la Quaresima che il santo praticava in preparazione della sua festa del 29 settembre, gli procurò la grazia dell'esperienza impareggiabile della certezza del perdono dei peccati. Il corpo del beato Pietro da Treia, compatrono di Sirolo, riposa nella chiesa del SS. Rosario della cittadina del Conero, dove fu trasferito dopo che il convento francescano di Sirolo fu demolito alla fine dell'Ottocento a seguito delle vicende legate alla soppressione degli ordini religiosi;creata voce
- Costabile Gentilcore (1070 - 1124), santo italiano nato a Tresino, fondatore e patrono di Castellabate[564].
- Giacinto Facchetti, storico difensore dell'Inter e della Nazionale di cui fu capitano; dopo la sua morte, avvenuta il 4 settembre del 2006[565], gli è stato intitolato, il 28 febbraio 2007, il palazzetto dello sport della città, ribattezzato PalaFacchetti[566] in suo onore;
- Francesco Zucchetti (Cernusco sul Naviglio, 1902 – Trichiana, 1980), ciclista - Ha vissuto gli ultimi anni della sua vita a Trichiana. Nel 2016 le sue spoglie sono state traslate dal cimitero di Trichiana a quello della città natale[567].
- Gemelle Nete[568][569]: Neta (Anna, 1911-2002) e China (Domenica, 1911-1990), ricamatrici, cantanti e musiciste dei più conosciuti pezzi popolari italiani[570].
- Elio De Cupis (1924 - 1944), partigiano, medaglia d'oro al valor militare della Resistenza alla memoria[571].
- Luca Maria Capponi (Triora, 1768 - 1837), poeta in lingua ligure[572] e sindaco di Triora a cavallo tra il XVIII e XIX secolo[573].
- Francesco Moraldo (Creppo, 1906 - 2001), giusto tra le nazioni. Durante tutto il periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, nella frazione di Creppo Francesco Moraldo tenne nascosti a casa sua e protesse dalla deportazione due bambini orfani ebrei tedeschi. Moraldo era stato maggiordomo in Francia dell'avvocato ebreo Angelo Donati il quale aveva preso i bambini sotto la sua protezione nel luglio del 1942 quando i loro genitori erano stati deportati da Nizza a Auschwitz. Quando Donati dovette rifugiarsi in Svizzera dopo l'8 settembre 1943, Moraldo portò i due bambini con sé al suo paese natale. L'intera popolazione della frazione, messa al corrente della situazione, collaborò attivamente alla loro salvezza, nonostante il pericolo dato dai combattimenti e dai frequenti rastrellamenti nella zona. Per questo impegno di solidarietà, l'11 febbraio 1999, l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito a Francesco Moraldo l'alta onorificenza dei giusti tra le nazioni[574].
- Tommaso da Tripalle, procuratore della Repubblica di Pisa del XIII secolo.[575]
- Domingo Arena[576][577][578] (1870-1939), politico;
- Irma Scrugli[579] (1907-1994), serva di Dio[580] cofondatrice delle Oblate del Sacro Cuore[581];
- Rodolfo Grandi (Tuenno, 12 marzo 1880 – Tuenno, 1954), avvocato, deputato alla Dieta di Innsbruck, al Parlamento di Vienna e durante la XXVI legislatura del Regno d'Italia.[582]
- Eliseo Baruffaldo (o Baruffaldi), vissuto tra il XVI e il XVII secolo, fu un noto brigante della banda di Giovanni Beatrice detto Zanzanù di Gargnano che si macchiò, tra il 1602 e il 1617, di oltre 200 omicidi compiuti nell'Alto Garda. Eliseo Baruffaldo nella primavera del 1603 uccise a Armo Giacomo Sette detto il Chierico, nemico giurato di Giovanni Beatrice e noto bandito di Maderno; ne portò la testa per il rituale riconoscimento al fine di poterne incassare la taglia al provveditore veneto di Salò. Baruffaldo fu a sua volta ucciso nel 1606 assieme a Giovan Pietro Sette detto Pellizzaro da alcuni cacciatori di taglie e da alcuni nemici del Beatrice che il Provveditore generale in Terraferma, Benedetto Moro, in tutta segretezza, aveva inviato sulle loro tracce. I due vennero catturati e poi uccisi sul posto il 10 e l'11 novembre 1606 in un agguato notturno teso nella Vallata del Droanello, a Lignago e al Covolo del Martelletto, e le loro teste mozzate vennero esposte nella piazza di Salò per il loro riconoscimento[583][584].
- Antonio Marzadri, sacerdote. Nacque a Turano il 2 aprile 1721; fu curato a Molveno nel 1768 e premissario a Bollone nel 1789 e nel 1793, infine curato a Turano nel 1786 e a Moerna dal 1793[585]. Nel 1798, insieme a Francesco Rizzi detto Spezier, speziale di Moerna, fu arrestato e carcerato in Trento nel Castello del Buonconsiglio, con la terribile accusa di tradimento di Stato, probabilmente compromesso a causa di fatti, a noi oscuri, legati all'invasione napoleonica del 1796-1797, ma il 15 settembre 1798 entrambi furono dichiarati innocenti dal Consiglio di Trento e tali furono dichiarati nella "Gazzetta di Trento" del 18 settembre al foglio numero 75[586]. Morì a Moerna nel 1803.
- Andrea Springhetti (Cles, 25 gennaio 1815-Levico Terme, 22 maggio 1876), sacerdote e patriota. Parroco di Turano, nell'aprile del 1848 fu tra i propugnatori dell'adesione dei comuni valvestinesi all'unità d'Italia e al Governo provvisorio bresciano. Cappellano dei Corpi Volontari Lombardi sul monte Stino, fu condannato a morte dagli austriaci. Costretto alle dimissioni da sacerdote il 18 novembre 1848 e a riparare a Brescia e poi in Piemonte come cappellano militare dell'esercito sabaudo. Usufruì dell'amnistia emanata nell'agosto del 1849 che gli permise di rientrare nel territorio del Lombardo Veneto; parroco nominato a Condino fu rimosso dal posto per le insistenze della polizia austriaca presso il vescovo di Trento. Nel 1858 partecipò alla sottoscrizione per l'edificazione del monumento al poeta Tommaso Grossi nel cortile del Palazzo di Brera a Milano. Ritiratosi a Levico Terme come prete privato, le sue mosse furono continuamente sorvegliate dalle autorità di polizia e nel 1866, con l'invasione del Trentino fu "qualificato come favoreggiatore aperto con parole e con fatti all'invasione, come seduttore dei parrocchiani perché essi abbraccino il partito della rivolta consigliando l'arresto dei più devoti cittadini dell'Austria"[587].
- Publio Cornelio Scipione, 260 a.C. – 212/211 a.C. generale e politico romano, battuto da Annibale sul Ticino[588].
- Giulio Antonio Brancalasso (Tursi, 1570 - 1620)[589], precettore alla Corte di Carlo Emanuele I di Savoia ed autore di un compendio di teologia pubblicato in Napoli nel 1609, scrisse il poema in lingua spagnola Il labirinto di Corte[590].
- Francesco Brancalasso (Tursi, 1594 - Gallipoli, 1656)[591], entrò nell'Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, autore di un poema nel 1651 dal titolo La Betulia liberata[592].
- Giulio Cesare Clauridia ( 1689 ), canonico, musicista, autore del canto della Messa di Claradies[593].
- padre Andrea Picolla (Tursi, 22 marzo 1666 - 1730), Servo di Dio[594].
- Francesco Oliva (Tursi 1752 - Francia ?), pittore[595][596].
- Antonio Nigro (Tursi, 1764 - 1854), medico, archeologo, autore di Memorandum istorico topografico sulla città di Tursi e sulla antica Pandosia di Heraclea oggi Anglona[597].
- Domenico Simeone Oliva (Tursi, 5 ottobre 1783 - Napoli, 1842), accademico, letterato e traduttore, precettore dei figli di Gioacchino Murat e maestro di Pasquale Stanislao Mancini, Alessandro Poerio, Antonio Scialoja. Scrisse Il Natale del Messia, Tassaortea, Gismonda da Salerno, La corona eterna di Amalia[598].
- Cesare Oliva (Tursi, ? - Napoli, ?), magistrato e procuratore del re Vittorio Emanuele II a Torino nel 1862[599].
- Laura Beatrice Oliva (Napoli[600], 1821 – Fiesole, 1869), poetessa ed educatrice, moglie di Pasquale Stanislao Mancini.
- Giovanni Battista Domenico Giustiniano Ayr (Tursi, 1841 - 1895), medico e scienziato, medaglia d'oro per la ricerca all'università di Napoli[601].
- Antonio Cestone (Colobraro, 1855 - Tursi, 1928), scultore e pittore, le sue opere sono presenti nel convento di San Rocco e nella chiesa di San Michele in Tursi[602].
- Vincenzo Cristiano (Tursi, 1865 – Tursi, 1952), maestro e poeta[603].
- Luigi Ettore Cucari (Tursi, 1868 - 1939), consigliere e presidente del consiglio provinciale di Basilicata[604].
- Carmela Ayr Chiari (Tursi, 1873 - Roma, 1964), poetessa, studiosa di filosofia, pedagogia e letteratura, autrice di oltre trenta pubblicazioni[605].
- Andrea Ferrara (Tursi, 1882 - Roma, 1954), Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana[606], primo presidente della Suprema Corte di Cassazione[607].
- Manlio Capitolo (Tursi, 1902 - Roma, 1954), presidente del Tribunale di Venezia e Roma[608].
- Albino Pierro (Tursi, 1916 - Roma, 1995), poeta, più volte candidato al Premio Nobel per la letteratura[609].
- Vincenzo D'Acunzo (Padula, 1950), artista e pittore, sono presenti sue opere nella Cattedrale dell'Annunziata di Tursi[610].
- Rosa Maria Fusco (Matera, 1953), poetessa, scrittrice, saggista e critico letterario[611].
- cardinale Michele Giordano, (Sant'Arcangelo, 1930 - Napoli, 2010), è stato arcivescovo metropolita di Napoli e Cardinale presbitero di San Gioacchino ai Prati di Castello. Dal 1968 al 1971 è stato vicario generale della diocesi di Anglona-Tursi[612].
- Anthony 'Tony' Buba (Braddock, 1944), regista e produttore cinematografico di origini tursitane[613][614].
- Pasquale 'Pat' Buba (Braddock, 1946), fratello di Tony, tecnico di montaggio, conosciuto per il suo lavoro nei film Heat - La sfida (1995), Il giorno degli zombi (1985) e Creepshow (1982)[615]. Il 3 agosto 2000 il consiglio comunale conferisce ai fratelli Buba la cittadinanza onoraria[616].
- John Amedeo Giorno (New York, 1936), poeta, scrittore e attore di origini tursitane, fondatore di Performance Poetry collaborò a lungo con Andy Warhol. Il 9 ottobre 2013 il Consiglio comunale gli ha conferito il titolo di cittadino onorario[617].
- Raffaele Nigro (Melfi, 1947) è uno scrittore e giornalista italiano. Il 4 dicembre 2014 il consiglio comunale gli conferisce la cittadinanza onoraria[618][619][620].
- Lorenzo Brosadola (Calvi, 1919 - Russia, 1943), militare, di madre friulana, medaglia d'oro al valor militare[621]
- Emilio De Roja (Klagenfurt, 1919 - 1992), presbitero[622]
- Ite Boerema, chirurgo (1902-1980)[623]
- Seth Gaaikema, cabarettista (1939-2014)[624]
- Jan Peutz, medico (1886-1957)[625]
- Frits Peutz, architetto (1896-1974)[626]
- Siemon Reker, giornalista e docente (n. 1950)[627]
- Loeki Knol, cantante e attrice[628][629]
- Johan van Veen, ingegnere (1893-1959)[630]
- Oksana Omel'jančik, ginnasta (n. 1970)[631][632]
- Thomas Mann, scrittore premio Nobel, soggiornò in valle nel primo Novecento e vi compose parte dei Buddenbrooks[633]
- Pico della Mirandola (Mirandola, 1463 - Firenze, 1494), ad Umbertide scrisse il Manifesto Culturale iniziale del Rinascimento Italiano[634]
- Donato Bramante, pittore e architetto[635].
- Efisio Massa (1796-1863), docente universitario nelle facoltà di medicina e di filosofia dell'Università di Cagliari, ricoprì incarichi di primo piano in importanti istituzioni cittadine. Per i suoi meriti il re gli conferì il titolo di Cavaliere dei santi Maurizio e Lazzaro[636].
- Michele Maxia (1819-1905). Laureato in sacra teologia insegnò filosofia e lettere nelle scuole superiori e nell'Università di Cagliari.[637].
- Sisinnio Sedda (1829-1914). Esponente della ricca borghesia rurale, studiò filosofia a Cagliari; fu sindaco di Ussana per trentadue anni, per le sue doti nel campo dell'imprenditoria agricola il re gli conferì l'onorificenza di cavaliere della Corona d'Italia.[638].
- Luigi Littera (1901-1974). Giornalista e scrittore, trasferitosi a Roma collaborò con importanti giornali e riviste, fondò e diresse il periodico “L'Idea Nazionale”. Ricoprì posti di responsabilità al fianco di personalità di primo piano della vita nazionale. Per i suoi alti meriti culturali gli fu conferita la laurea “honoris causa” e numerose altre onorificenze.[639].
- Bertus Leerkes, politico[640]
- Frits Slomp, predicatore[641]
- Ron Willems, calciatore[642]
- Augustin Bunea (1857, Vad - 1909, Blaj), sacerdote, canonico metropolitano della Chiesa rumena unita con Roma, greco-cattolica, storico ed accademico[643]rumeno.
- Felice Levratto (Carcare, 1904 - Genova, 1968), ex calciatore e allenatore[644], visse la sua infanzia e adolescenza a Vado Ligure. Nella sua carriere da attaccante giocò, inoltre, pure nel Vado Football Club.
- Romilda Del Pra (1919 - 2010), poetessa e valligiana[645]
- Enrico da Susa (o De Bartholomei) detto anche: L'Ostiense (1200 circa -1271). Insegnante di diritto canonico. Cardinale.[646]*
- Martin H. Glynn, 40º governatore di New York dal 1913 al 1914.[647]
- Marta Marzotto nata Marta Vacondio (Borzano, 24 febbraio 1931 - Milano, 29 luglio 2016), stilista italiana, visse a Valdagno[648]
- Girolamo Gottardi (Valeggio 1853 - Harar 1886), medico ed esploratore italiano[649]
- Luigi Chiarini (1789-1832) è stato illustre valianese. Abate, poliglotta, professore di lingue ed antichità orientali nell'Università di Pisa e poi di Varsavia, direttore della scuola rabbinica, profondo in studi biblici. Lasciò stampati e manoscritti molti studi sul giudaismo, nonché una pregiata traduzione del Talmud. Nella chiesa del Gesù di Montepulciano fu consacrata una sua lapide commemorativa. Il paese nativo di Valiano gli ha intitolato la piazza principale del suo castello con stele dedicata a ricordo.[650]
- Peter Wasserer (1822–1845), teologo ottocentesco[651]
- Josef Georg Oberkofler (1889–1962), publicista e scrittore[652]
- Johann Schwingshackl, padre gesuita antinazista, condannato a morte nel Terzo Reich[653]
- A Vallo il card. Michele Pellegrino trascorse gli anni tra le proprie dimissioni da arcivescovo di Torino e l'inizio della malattia che lo portò alla morte.[654]
- Carlo Mozart, secondo dei sei figli di Wolfgang Amadeus Mozart e Constanze Weber, possedeva una casa a Caversaccio. Della zona egli apprezzava l'amenità, nonché la salubrità delle acque delle vicine terme di Stabio[655]. Lasciò in eredità al comune di Caversaccio la casa, che sorge a fianco dell'attuale municipio, sulla quale è riportata una targa che lo ricorda. In municipio si conserva una copia del testamento[656].
- Dante Alighieri soggiornò molto probabilmente in Valpolicella[657], ove il figlio Pietro acquistò nel 1353 la possessione Casal dei Ronchi nella vicina Gargagnago (dove oggi sorge la Villa Serego Alighieri[658]). Si dice che alcuni passi della commedia riflettano questa frequentazione: in particolare, le Malebolge sarebbero ispirate al Ponte di Veja e il verso «E perché meno ammiri la parola, guarda il calor del sole che si fa vino, giunto a l'omor che de la vite cola» (Purgatorio XXV, 76-78) rappresenterebbe un tributo alla valle. Tutt'oggi i discendenti diretti di Dante (la famiglia Serego-Alighieri) vivono in Valpolicella[659].
- Del vino Recioto si hanno notizie fin dall'antica Roma e nell'Alto Medioevo. Sotto la denominazione di Acinatico o di vino Retico esso riforniva sia le mense imperiali di Augusto che di Teodorico, i quali molto lo apprezzavano. Ne abbiamo testimonianza dal poeta Marziale (che lo cita come secondo solo al vino Falerno) e da Cassiodoro (da lui decantato in una celebre e appassionata descrizione[660]). Moltissimi poeti in epoche remote o presenti ne hanno decantato le doti: Francesco Corna da Soncino, Torello Saraina, Onofrio Panvinio, Francesco Tinto, Adriano Valerini, Scipione Maffei, Benedetto del Bene, Bartolomeo Lorenzi, Maurizio Gherardini, Aleardo Aleardi, Vittorio Betteloni, Berto Barbarani. Anche Ernest Hemingway, nel libro Di là dal fiume e tra gli alberi, definisce il Valpolicella un vino "cordiale come un fratello con cui si va d'accordo"[661].
- La tradizione vuole che nel Castrum Rotharii (odierno Castelrotto) il principe longobardo Rotari avesse elaborato il suo famoso editto[662].
- Eliseo Baruffaldo (o Baruffaldi), vissuto tra il XVI e il XVII secolo, fu un noto brigante della banda di Giovanni Beatrice detto Zanzanù di Gargnano che si macchiò, tra il 1602 e il 1617, di oltre 200 omicidi compiuti nell'Alto Garda. Eliseo Baruffaldo nell'estate del 1603 uccise Giacomo Sette detto il Chierico, nemico giurato di Giovanni Beatrice e noto bandito di Maderno; ne portò la testa per il rituale riconoscimento al fine di poterne incassare la taglia al provveditore veneto di Salò e di usufruire inoltre della facoltà di liberarsi da un bando che gli era stato comminato negli anni precedenti dalla magistratura veneta. Baruffaldo fu a sua volta ucciso nel 1606 assieme a Giovan Pietro Sette detto Pellizzaro da alcuni cacciatori di taglie e da alcuni nemici del Beatrice che il Provveditore generale in Terraferma, Benedetto Moro, in tutta segretezza, aveva inviato sulle loro tracce. I due vennero catturati e poi uccisi sul posto l'11 novembre 1606 in un agguato notturno teso nella Vallata del Droanello, a Lignago e al Covolo del Martelletto, e le loro teste mozzate vennero esposte nella piazza di Salò per il loro riconoscimento[663][664].
- La famiglia Andreoli di Armo che, nel capostipite Donato, trovò nel corso del Settecento fortuna e ricchezza a Toscolano nella produzione della carta presso la cartiera di Maina Superiore nella Valle delle Cartiere[665][666].
- Antonio Marzadri, sacerdote. Nacque a Turano il 2 aprile 1721; fu curato a Molveno nel 1768 e premissario a Bollone nel 1789 e nel 1793, infine curato a Turano nel 1786 e a Moerna dal 1793[667]. Nel 1798, insieme a Francesco Rizzi detto Spezier, speziale di Moerna, fu arrestato e carcerato in Trento nel Castello del Buonconsiglio, con la terribile accusa di tradimento di Stato, probabilmente compromesso a causa di fatti, a noi oscuri, legati all'invasione napoleonica del 1797, ma il 15 settembre 1798 entrambi furono dichiarati innocenti dal Consiglio di Trento e tali furono dichiarati nella "Gazzetta di Trento" del 18 settembre al foglio numero 75[668]. Morì a Moerna nel 1803.
- Andrea Springhetti (Cles, 25 gennaio 1815-Levico Terme, 22 maggio 1876), sacerdote e patriota. Parroco di Turano, nell'aprile del 1848, con lo scoppio della prima guerra di indipendenza, fu tra i propugnatori dell'adesione dei comuni valvestinesi all'unità d'Italia e al Governo provvisorio bresciano. Capellano dei Corpi Volontari Lombardi sul monte Stino, fu condannato a morte dagli austriaci e costretto alle dimissioni da sacerdote il 18 novembre 1848 e a riparare a Brescia e poi in Piemonte come cappellano militare dell'esercito sabaudo. Usufruì dell'amnistia dell'agosto del 1849. Parroco a Condino fu rimosso dal posto per le insistenze della polizia austriaca presso il vescovo di Trento. Ritiratosi a Levico Terme come prete privato, le sue mosse furono continuamente sorvegliate dalle autorità di polizia e nel 1866, con l'invasione del Trentino fu "qualificato come favoreggiatore aperto con parole e con fatti all'invasione, come seduttore dei parrocchiani perché essi abbraccino il partito della rivolta consigliando l'arresto dei più devoti cittadini dell'Austria"[669].
- Silvestro Albergante, dottor di leggi e poeta, citato da Lazzaro Agostino Cotta nel Museo Novarese (1701) come "Poeta di buon gusto, ed a me d'amicizia strettamente congiunto. Sotto nome anagrammatico (Tertulliano Serba) ricavato dal proprio, pubblicò alcuni suoi componimenti intitolati "La Sesia giubilante nelle fortune del Christianesimo" (Milano, 1686)"[670];
- Orazio Spanna, avvocato e alpinista piemontese, nel 1880 soggiornando all'Albergo Italia propose alla famiglia Guglielmina la costruzione di un albergo sulla cima del Mottarone[671][672].
- Fausto Bertinotti, sindacalista, segretario del Partito della Rifondazione Comunista dal 1994 al 2006, presidente della Camera dei deputati dal 2006 al 2008; cittadino onorario di Varallo Pombia.[673]
- Don Giuseppe Rossi, nato a Varallo Pombia il 3 novembre 1912 e ordinato sacerdote il 29 giugno 1937. Un anno dopo è destinato a Castiglione Ossola, una parrocchia di montagna in Valle Anzasca. In un feroce rastrellamento da parte dei fascisti, il 26 febbraio 1945 viene preso anche lui. Alcuni giorni dopo Don Giuseppe Rossi viene trovato nel vallone dei Colombetti sepolto in una fossa che era stato costretto a scavare con le proprie mani.[674] Si è concluso a, sessant'anni dal suo eroico sacrificio, la fase diocesana del processo canonico, con la proclamazione a Servo di Dio[675], mentre l'intera documentazione è stata trasmessa a Roma per il prosieguo della causa di beatificazione.[senza fonte]
- Carlo Marazzini (nato il 26 febbraio 1829 - Morto il 28 gennaio 1911) Sarto di professione, con la passione per la botanica e a più di 40 anni scoprì anche la passione per l'archeologia. I suoi primi ritrovamenti archeologici avvennero nel 1876 presso la frazione Cascinetta di Varallo Pombia. Successivamente si imbatté in diversi ritrovamenti anche nel comune di Sesto Calende e di Castelletto Ticino. In quest'ultimo comune, più precisamente in località Fontanili, nel 1884 scoprì una prestigiosa sepoltura della metà del VII secolo a.C. denominata "tomba del Lebete" contenente una cista e un bacile in bronzo sblazato con leoni e sfingi alate di fabbrica etrusca[676] ora conservata al museo di archeologia di Torino. Altri oggetti da lui ritrovati sono conservati a Novara presso le "Civiche Raccolte" e al Museo Archeologico di Sesto Calende.[677]
- Edoardo Caccia (nato a Novara il 30 ottobre 1840 - morto a Varallo Pombia il 5 luglio 1907) Dal 1869 fino alla sua morte fu Sindaco di Varallo Pombia. Nel 1876 fornì le autorizzazioni per la costruzione di una fabbrica di esplosivi vicino al Ticino; successivamente chiese ed ottenne dal Governo una stazione ferroviaria a Porto Varallo Pombia sulla costruenda linea Novara-Luino. Nel 1886 fu eletto Consigliere Provinciale. Nel 1896 per le sue benemerenze fu nominato Cavaliere dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro.[678]
- Giancarlo Tiboni (nato a Varallo Pombia il 30 giugno 1923 - morto ad Arona il 14 aprile 1945) Partigiano in forza alla 118 ma Brigata Garibaldi Servadei. La brigata ricevette l'ordine di attaccare il centro di comando delle forze nazifasciste ad Arona (l'attuale stazione ferroviaria e l'Hotel Milan dove erano alloggiate le truppe tedesche). I partigiani però caddero in un tranello: quando i tedeschi si presentarono sventolando una bandiera bianca, i patrioti uscirono allo scoperto ma da una viuzza sbucò una camionetta e i fascisti cominciarono a mitragliarli. Il 14 aprile 1945 insieme al Tiboni persero la vita altri 11 giovani partigiani e 4 civili antifascisti. In via Martiri della Libertà, di fronte al civico 40, è ricordato con una lapide su cui è inciso "caduto per la libertà".[679] A Giancarlo Tiboni è intitolata la Biblioteca Civica di Varallo Pombia.
- Aldo Favini (nato a Varallo Pombia nel 1916) Ingegnere e progettista, laureatosi nel 1942 presso l'università di Roma in Ingegneria Civile-Edile e attivo a Milano dal dopoguerra, Aldo Favini è una figura importante dell'ingegneria italiana contemporanea; insieme a Silvano Zorzi e Riccardo Morandi ha introdotto la cultura e la pratica del cemento armato precompresso, contribuendo in modo determinante allo sviluppo della prefabbricazione in Italia.[680]
- Alfonso Licata (Roma, 1957), avvocato, nel 2014 ha ricevuto la cittadinanza onoraria[681].
- Antonio Longo (Varena, 14 aprile del 1742 – Varena, 26 maggio 1820), sacerdote e pittore.[682]
- Sforza Maria Sforza (1451 - Varese Ligure, 1479), duca di Bari, morì nel borgo forse a causa di un avvelenamento, ma in realtà per polmonite[683].
- Antonio Cesena (Varese 1507 - Varese post 1565), storico. Seguì la carriera ecclesiastica. A sette anni diventa canonico e nel 1533 è consacrato sacerdote. Nel 1533-1534 è a Roma come segretario particolare al servizio del cardinale Gerolamo Doria. Negli anni successivi è a Napoli, in Sicilia e in Sardegna; nel 1540 è segretario di legazione a Tunisi[684] e poi sacerdote in Varese. Nel 1547, dopo il fallimento della congiura di Giovanni Luigi Fieschi, si recò a Genova in rappresentanza della comunità di Varese per trattarne la dedizione alla Repubblica. A lui si deve la Relazione dell'origine et successi della terra di Varese descritta dal rev.p. A.Cesena l'anno 1558. Questa opera è un testo fondamentale per la storia antica di Varese, dell'Alta val di Vara, della valle del Taro; consultata dalla Giunta dei Confini della Repubblica di Genova e anche dalle vicine aree parmensi per le delimitazioni dei territori nonché preziosa fonte per studi etnografici.
- Antonio Maghella (Varese Ligure, 1766 - Maissana, 1850), barone di Borsa[685], giureconsulto e politico. Nel 1805, essendo senatore, fa parte della delegazione del senato genovese che andò a Milano per l'incoronazione di Napoleone a re d'Italia. Negli anni 1834-1835 fu sindaco di Varese Ligure. Alla sua morte lasciò parte delle sue sostanze per legato al fratello Vincenzo per la creazione in Varese Ligure di un asilo infantile e per l'Opera Pia Maghella.
- Luigia Pallavicini (Genova, 1772 – Genova, 1841), nata Luigia Ferrari, figlia di Antonio Ferrari, notaio in Varese e Angela Maschio. All'età di 17 anni andò in sposa al patrizio genovese Domenico Pallavicini.In suo omaggio fu composta l'ode A Luigia Pallavicini caduta da cavallo di Ugo Foscolo[686]
- Mario De Lucchi (Varese Ligure, 1922 - 2010), comandante partigiano e fondatore della "Divisione Centocroci" fu decorato della medaglia d'argento al valor militare. Conosciuto con l'appellativo di "Tenente Mario", fu uno degli artefici e protagonista nella lotta di liberazione e resistenza nell'alta val di Vara. Negli anni sessanta ricoprì, per alcuni anni, la carica di sindaco del comune varesino[687].
- Andrés Narvarte. Avvocato e presidente ad interim del Venezuela en varias ocasiones .[688][689]
- Armando Reverón. Pittore[690][691][692][693][694][695][696][697]
- Carlos "Café" Martínez. Giocatore di Baseball.[698]
- Carlos Soublette. Militare e presidente de Venezuela.[699][700][701]
- Emilio Boggio. Pittore impressionista.[702][703][704][705]
- Emilio Mauri Pittore.[706][707][708][709]
- Gottfried Knoche[710]
- José María España. Avvocato, político[711]
- José María Vargas. Médico e presidente del Venezuela.[712][713][714][715]
- Kelvim Escobar. Giocatore di Baseball.[716]
- Norelys Rodríguez. attrice, attivista sociale[717]
- Manuel Gual. Militare, político y prócer independentista.[718]
- Pedro Elías Gutiérrez. Compositore musicale e creatore di "Alma Llanera".[719][720]
- I fratelli Palizzi pittori: Giuseppe (Lanciano, 1812 - Parigi, 1888), Nicola (Vasto, 1820 - Vasto, 1870), Filippo (Vasto, 1818 - Napoli, 1899) e Francesco Paolo (Vasto, 1825 - Vasto1871).[721]
- Orfeo Pizzoferrato, ciclista[722].
- Vincenzo Nibali, ciclista, cittadino onorario[723].
- Alberto II di Monaco (Monaco, 1958), principe di Monaco, cittadino onorario di Ventimiglia[724].
- Alessandro Barbero, (Torino, 1959), storico e professore universitario, insegna a Vercelli nell'Università del Piemonte Orientale. Membro della locale Società Storica, ha dedicato molti studi alla storia cittadina e del territorio[725][726]
- Tarcisio Bertone (Romano Canavese, 1934), cardinale, docente e rettore, è stato arcivescovo metropolita di Vercelli dal 1991 al 1995, città alla quale è rimasto sempre legato[727]
- Antonio Borgogna (Stroppiana, 1822-Vercelli, 1906), avvocato, collezionista d'arte e fondatore del Museo Francesco Borgogna[728]
- Camillo Benso, conte di Cavour, (Torino, 1810-1861), politico ed imprenditore tra i principali protagonisti del Risorgimento. Egli stesso impegnato nella coltivazione del riso, promosse la risicoltura del vercellese tramite la realizzazione del Canale Cavour e l'istituzione dell'Ovest Sesia che ha sede in città[729]. Il Comune gli ha dedicato la principale piazza vercellese
- Giulio II (Albisola, 1443-Roma, 1513), 216º Papa della chiesa cattolica e protagonista del Rinascimento, fu vescovo di Vercelli dal 1502 al 1503. Fece importanti doni alla chiesa vercellese[730]
- Leone di Vercelli (Hildesheim, 965-1026), vescovo, poeta, bibliofilo, seguace di Ottone III e consigliere imperiale, promosse i lavori di ricostruzione della Cattedrale alla quale probabilmente donò il crocifisso monumentale[731]
- Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 1908-Torino,1950), scrittore, poeta, saggista, critico letterario, nato da madre di origini vercellesi[732], insegnò nel locale Liceo Classico "L.Lagrangia" nel 1933/34[733][734]
- Carlo Scotti (Verdello, 1837 – Treviglio, 1902), politico e garibaldino[735]
- Roberto Amadei (Verdello, 1933 – Bergamo, 2009), vescovo cattolico[736].
- Maria Boschetti-Alberti (Montevideo, 23 dicembre 1879 – Agno, 20 gennaio 1951) – maestra e pedagoga svizzera originaria di Vezio[738].
- Attilio Zanolli (Vezzano, 22 agosto 1827), garibaldino e possidente[739]
- Iolanda di Vianden, (1231-1283), figlia minore del conte Enrico I che si unì al convento di Marienthal contro la volontà dei suoi genitori e successivamente ne divenne la badessa[741], è un personaggio leggendario per la storia del Lussemburgo.
- Papa Aniceto (… – 166 circa) – 11º papa della Chiesa cattolica, secondo tradizione figlio di un certo Giovanni di Vico Morcote[742];
- Renato Pareti (Milano, 1947), cantautore, attore e scrittore. Ha realizzato due film[743] per Vicosoprano: Il mio Vico (1993) e Momenti di Vico.
- Pol van Boekel, calciatore e arbitro di calcio[744]
- Giulia De Caro, detta Ciulla, (Vieste, 1646 – Napoli, 1697), cantante teatrale citata da Benedetto Croce ne I teatri di Napoli dal Rinascimento alla fine del secolo decimottavo.[745]
- Germano Benencase (Benincasa), compositore, musicista e direttore d'orchestra[746]
- Guglielmo Bussoli (Vignola, 15 novembre 1873 – Bozzolo, 5 november 1953), musicista, direttore di banda e compositore dell’Inno al Trentino[748]
- Lino Bellizzi (1922 Frascineto-2002), papàs di rito bizantino della Chiesa S. Maria Assunta di Villa Badessa dal 1957 al 2000[749]
- Luigi Fioriti, diacono di Villa Badessa dal 2000 al 2002[750]
- Paolo Lombardo, papàs dal 2002 al 2006[751]
- Micea Coros, Papas dal 2007[752]
- Fritz Røed (Bryne, 1928 - 2002), artista e scultore norvegese, ha vissuto e lavorato nel borgo per oltre trent'anni[753].
- Alberto Priamo (1605–Graz 1654), vescovo, teologo. Era figlio di Ippolito Priami, commerciante di seta. Dopo la laurea in teologia conseguita a Roma presso il Collegio Germanico-Ungarico, fu per otto anni cerimoniere del Duomo di Salisburgo e consigliere del Principe Arcivescovo Paride Lodron. Nel 1636 venne nominato da papa Urbano VIII arciprete-pievano di Villa Lagarina su proposta del Lodron, Ufficio che conservò fino al 1639. Il 29 dicembre 1640 viene fatto vescovo di Lavant, oggi accorpata alla Arcidiocesi di Maribor.[754]
- Silvio Marzani (1841–1920), farmacista e amministratore pubblico, tenne la carica di Capo Comune per sedici anni, dal 1872 al 1888. Noto alla polizia per i suoi sentimenti filo italiani, il 25 maggio 1915, all'indomani della dichiarazione di guerra, fu arrestato con l'accusa di essere un irredentista e rinchiuso nel Campo di internamento di Katzenau. vicino a Linz sul Danubio. Alla fine del 1916. Silvio Marzani, ammalato e sofferente, aveva ormai 75 anni, venne tradotto nel carcere del Castello del Buon Consiglio e processato per alto tradimento. Fu infine liberato grazie all'emanazione delle amnistie seguite alla morte, a novembre, dell'imperatore Francesco Giuseppe.[755]
- Pietro (Pierino) Marzani (1879-1974), laureato in Architettura al Politecnico di Monaco di Baviera, collaborò alla progettazione di monumenti ed edifici pubblici a Rovereto e sulla Destra Adige.[756] Appassionato musicologo, Pietro Marzani fu nel 1921 tra i fondatori della prestigiosa Filarmonica di Rovereto, istituzione che presiedette dalla fondazione fino al 1970. Impegnato nella pubblica amministrazione, fu, tra l'altro, presidente del Consorzio del ponte di Villa Lagarina, dal 1929; consigliere comunale del “grande comune” di Villa subito dopo la seconda guerra mondiale, presidente del Consorzio irriguo di Villa Lagarina.
- Sebastiano Bultrini (Villa Romana, 3 gennaio 1867 – Roma 17 luglio 1936) è stato un ingegnere civile, architetto, urbanista[757]. Tra le opere realizzate figurano la progettazione del villaggio dei giornalisti a Roma, la ricostruzione di Avezzano e la realizzazione di edifici pubblici ed infrastrutture nei comuni della Marsica distrutti dal terremoto del 1915[758].
- Cesare Greco (Villa Romana, 19 giugno 1731 – Poggio Cinolfo, 25 febbraio 1799) è stato un cantore della cappella pontificia[759].
- Marco Antonio Paciotto (Villa Romana, ? – ?) è stato il medico della regina Giovanna di Napoli[760][761].
- Sabrina Panzeri, campionessa di Tiro a Volo (Medaglia d'Oro e Campione del Mondo nel 2006).[762]
- Mario Di Bella: scrittore, insegnante ed autore di moltissime canzoni e jingles pubblicitari.[763]
- Carlo Maria Baldassarre Rebuffo di San Michele (Villafranca Piemonte, 1744 - Torino, 1839), Senatore del Piemonte (1791), Intendente Generale della Real Casa, Segretario di Stato, sepolto nel 1839 nella Chiesa della Beata Vergine delle Grazie detta del Monastero accanto alla moglie. Fonda nel 1871 con il cugino Gaspare Rebuffo di Traves l'Ospedale (già Palazzo Rebuffo di Traves)[764]
- Beato Lorenzo da Villamagna (Villamagna, 12 maggio 1476-Ortona, 6 giugno 1535), apparteneva alla regola del Ordine dei frati minori osservanti, papa Pio XI lo elevò a beato. La festa del beato Lorenzo viene celebrata il 6 giugno. Il beato Lorenzo viene rappresentato con una Bibbia in mano.[765]
- Fra Salvatore. Il suo nome di battesimo era Domenico. Fu fatto schiavo dai Turchi. Riuscì a liberarsi dalla prigionia e, ritornato a Villamagna, si ritirò in solitudine e poi passò nel convento presso i Minori Conventuali di Tagliacozzo per poi passare al convento dei frati riformati e poi nel Convento di Santa Maria Colleromano di Penne. Morì nel 1641 e la salma fu tumulata in una chiesa di Penne.[766]
- Nicola D'Onofrio (Villamagna, 24 marzo, 1943 - Roma, 12 giugno 1964). Entrato come novizio nell'Ordine dei ministri degli infermi di san Camillo de Lellis. Fu incaricato, un mese prima di morire, di andare in pellegrinaggio a Lourdes ed a Lisieux. La sua canonizzazione è stata aperta il 16 giugno 2004.[767][768]
- Lelio Battaglini. Fu il fondatore nel 1919 del Gruppo Bandistico di Villamagna.[769]
- Corrado Alba, pseudonimo di Giuseppe Battaglini (Villamagna, 21 giugno 1926 - Roma 9 settembre 1999). Fu il fondatore del C.U.C. (il Centro Universitario Cinematografico. Dapprima interprete di soap opera, interpretò Sogno. Nel 1953 fondò il settimanale Polvere di Stelle. Interpretò molti film di Enzo Trapani.[770]
- Bernardino Scardeone (1478-1574), storico (De Antiquitate Patavii -1560) e canonico di Padova, parroco per 40 anni di Murelle[771]
- Silvano Fausti (1940-2015), gesuita, biblista, confessore del cardinale Carlo Maria Martini.[772]
- Elisa Di Francisca, campionessa olimpica cittadina onoraria di Villarosa, il cui padre è di Villarosa[773].
- Marco van Basten, calciatore e allenatore di calcio[774]
- Johan Cruijff, calciatore e allenatore di calcio[775]
- André Hazes, cantante[776][777]
- Klaas-Jan Huntelaar, calciatore[778]
- René van de Kerkhof, calciatore
- Willy van de Kerkhof, calciatore
- Patrick Kluivert, calciatore[779]
- Richard Liesveld, arbitro di calcio
- Jari Litmanen, calciatore[780]
- Gijs Naber, attore[781]
- Katja Schuurman, attrice, cantante e conduttrice televisiva[782]
- Augusto Pinochet, generale golpista cileno che nel 1998 fu rinchiuso agli arresti domiciliari a Wentworth prima di essere estradato.[783]
- Marco Bezzecchi, pilota nel motomondiale in classe moto 3 nella VR46 racing academy[784]
- Pietro Mazarino (1576-1654), nobile siciliano e padre del cardinale Giulio Mazarino, fu governatore[785] di Visso (1611-1613).
- Rosario Cancellieri (1825-1896), politico italiano e sindaco nel periodo 1879-1882[786].
- Gennaro e Biagio Cusano, professori di diritto in Napoli[787]
- Marcello Papiniano Cusano, (Frasso Telesino, 1690 - Napoli, 1766), nipote dei precedenti, professore di diritto canonico a Torino e Vienna, quindi arcivescovo di Palermo e viceré di Sicilia[788]
- Giovanni Battista Panizza (Volano, 1852 - Lizzana, 1923)[789]
- Giuseppe Mantero (Detto Pippo ü Bürü) (1922 - 2010) Partigiano, marinaio, pescatore, attore (recita nel film Achtung! Banditi! con Gina Lollobrigida[790]
- Javier Pastore, calciatore italo-argentino. La sua famiglia è originaria di Volvera[791].
- Salvo D'Acquisto, (15 ottobre 1920 – 23 settembre 1943) brigadiere dei Carabinieri, Medaglia d'oro al valor militare[792]
- Jaco Geurts, politico (n. 1970)[793]
- Wicher Berkhoff, armatore e scrittore (1794- 1870)[794]
- Manon Fokke, politico (n.1976)[795]
- Rob Golbach, ciclista (n. 1982)[796]
- Maayke Heuver, calciatrice (n. 1990)[797]
- Michel Jansen, allenatore di calcio (n. 1966)[798]
- Johan Kenkhuis, nuotatore (n. 1980)[799]
- Bernard Kobes, politico (n. 1945)[800]
- Gerhardus Kruys, ufficiale di marina (1838-1902)[801]
- Gerben Löwik, ciclista (n. 1977)[802]
- Reinie Melissant-Briene, politica (n. 1965)[803]
- Manon Ossevoort, esploratrice (n. 1976)[804]
- Jessica Torny, calciatrice (n. 1980)[805]
- Ede Staal, cantautore e poeta (1941-1986)[806]
- Jan Bolhuis van Zeeburgh, storico (1836-1880)[807]
- Harry Walkens, politico (1922-1985)[808]
- Abe van den Ban, calciatore (n. 1946)[809]
- Klaas Ris, politico (1821-1902)[810]
- Hugh McDiarmid, poeta, che visse sull'isola tra il 1933 e il 1942[811][812]
- Robert Wikeford o de Wickford (1330-1390), arcivescovo di Dublino, è nato a Wickford, e la sua famiglia si pensa siano stati Lords di Wickford Hall.[813]
- Daan Everts, diplomatico[814]
- Hank Gremminger (1º settembre 1933 - 2 Novembre 2001), giocatore di Football americano[815]
- Adalberto di Pomerania, dal 1139 primo vescovo di Pomerania, con sede iniziale nella Adalbertskirche di Wolin.[816]
- Arthur Pearson (1866-1921), giornalista ed editore[817]
- A. J. Cook, sindacalista (1883-1931)[818]
- Jopie Huisman, artista (1922-2000)[819]
- Dominique Fourier, padre di Pierre Fourier nacque e visse a Xaronval per 25 anni prima di divenire mercante di tesuti à Mirecourt[820].
- Salme, principessa zanzibari del XIX secolo, autrice di un'importante autobiografia intitolata Memorie di una principessa araba.[821]
- Siti binti Sadi, cantante zanzibari ricordata come la fondatrice del genere musicale noto come taarab. È stata la prima artista taarab a incidere dischi, all'alba della produzione fonografica. Per via della grande popolarità delle sue canzoni, le viene attribuito un ruolo importante nella diffusione della lingua swahili su scala nazionale in Tanzania.[822][823]
- Freddie Mercury, leader e cantante dei Queen, nacque a Stone Town il 5 settembre 1946. Sul lungomare di Stone Town si trova anche un ristorante battezzato in suo onore, il Mercury's, e nel centro di Stone Town c'è un edificio che viene presentato dalle guide turistiche come la casa in cui Mercury sarebbe nato. In onore di Freddie Mercury è stato persino battezzato un crostaceo isopode endemico dei coralli attorno all'isola zanzibariana di Bawe, la Cirolana mercuryi.[824]
- Giacomo Casanova, avventuriero, scrittore, diplomatico[825].
- Enrico Fermi, scienziato[826].
- Franz Simon von Salis – politico e militare, leader del putsch del 4 gennaio 1814[827]
- Corrado Masetti "Bolero" (Medaglia d'oro al valor militare[828], alla memoria)
- Ilaria del Carretto (Zuccarello, 1379 - Lucca, 1405). Figlia di Carlo I Del Carretto - quest'ultimo dal 1397 primo marchese Del Carretto di Zuccarello - divenne all'età di 24 anni la seconda moglie di Paolo Guinigi, signore di Lucca. Dal matrimonio nacquero i figli Ladislao e Ilaria Minor: il primo partecipò alla guerra del Finale del 1447-1448 mentre la secondogenita - con una dote di ventun mila fiorini - andò in sposa al figlio del doge di Genova Battista Fregoso. Secondo le cronache dell'epoca fu proprio durante il parto della figlia che Ilaria morì improvvisamente alla giovane età di venticinque anni. La sua tomba, opera marmorea dello scultore Jacopo Della Quercia di Siena, è custodita all'interno del duomo di Lucca[829]. A Zuccarello nel 2007 è stata posizionata una statua bronzea all'ingresso sud del borgo medievale.
- Reto Roedel (1898-1991) – docente di letteratura italiana nelle Università di Zurigo e di San Gallo, studioso di Alessandro Manzoni e di Dante Alighieri, critico d'arte, era originario di Zuoz[830].
- André Gorz (1923-2007) – filosofo e pioniere dell'ecologia politica, ha frequentato il Lyceum Alpinum dal 1939 al 1941[831].
note
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- ^ Paolo Vilotta, Cenni biografici del Servo di Dio Giovanni Ciresola (1902-1987), su postulazionecausesanti.it. URL consultato l'8 novembre 2015.
- ^ Scheda del ciclista Rodolfo Falzoni, ciclista professionista (Cod. 7057), su http://www.museociclismo.it. URL consultato il 15 novembre 2015.
- ^ a b Squadre del ciclista Rodolfo Falzoni, ciclista professionista (Cod. 7057), su http://www.museociclismo.it. URL consultato il 15 novembre 2015.
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- ^ Federica Valbusa, Una via al ciclista pioniere Barlottini «La merita un campione come lui», in L'Arena, Verona, Società Athesis S.p.a., 8 gennaio 2014. URL consultato l'8 novembre 2015.
- ^ Passeggiata, senza fretta, tra le frazioni di Usseglio, su societastorica-dellevallidilanzo.it. URL consultato il 10 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2016).
- ^ Cesare Ferro. Opere dalla GAM di Torino e da collezioni private, su vallediviu.it. URL consultato il 10 luglio 2016.
- ^ Cesare Ferro pittore torinese
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- ^ http://iltirreno.gelocal.it/pistoia/cronaca/2012/09/19/news/quarrata-la-terra-amata-dai-ciclisti-1.5723289
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- ^ Un oratorio intitolato al Beato Enrico da Bolzano venne costruito nel 1912, in posizione ovest di Biancade a ridosso dell'antico tracciato della Claudia Augusta Altinate. In questa località il Beato Enrico, agli inizi del Trecento visse in umiltà, assieme alla Moglie ed al figlio Lorenzo. L'oratorio eretto con il contributo delle parrocchie del vicariato di San Cipriano, venne benedetto il 10 giugno del 1914 dal Vescovo di Treviso Andrea Giacinto Longhin.
- ^ Soggiornò a lungo a Roncade dove possedeva una residenza in località Biancade. Fu sindaco di Venezia e più tardi consigliere del Comune di Roncade. Muore in seguito ad un malore, nella sua casa a Bincade il 21 agosto 1901, dopo una seduta consiliare.
- ^ In gioventù fu organista a Roncade
- ^ Il famoso scrittore statunitense Ernest Hemingway, negli anni della Grande Guerra ebbe a trattenersi nel territorio roncadese. Ciò è documentato dai sui versi citati in una lapide posta in piazza municipio in occasione del conferimento a Roncade del titolo di Città, che riporta: Roncade was a hot white town (Roncade era una calda, bianca città), E. Hemingway, giugno 1918 - Conferimento del titolo di Città 16-1-2004.
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- ^ Si tenga presente che alcuni dei personaggi della famiglia Ordóñez citati come persone legate a Ronda, non sono nativi della città, ma hanno importanti attività economiche nella città e la visitano sporadicamente.
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- ^ Cfr. Italo Prosser, Silvio Marzani (1841–1920), in "Quaderni del Borgoantico", 7, 2006, pp. 27–35.
- ^ Si possono ricordare, tra questi, il Rifugio sul Monte Finonchio, le scuole elementari di via Benacense, a Rovereto; l'ampliamento della chiesa di San Leonardo di Nogaredo; la porta laterale della chiesa di Villa Lagarina (1950-51); la scuola elementare di Sasso-Noarna (1951-55); il teatro parrocchiale di Villa Lagarina, il municipio di Villa Lagarina eretto nel 1954-55, con il parco circostante svettante maestosi cedri, presso la farmacia, distrutto nel 2005, per dar luogo ad una discussa speculazione edilizia.
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