Utente:Frereau/Sandbox3
Piacentinu ennese | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Sicilia |
Zona di produzione | Provincia di Enna |
Dettagli | |
Categoria | formaggio |
Riconoscimento | D.O.P. |
Settore | Formaggi |
Il Piacentinu ennese (in siciliano piacentinu ennisi), è un formaggio siciliano prodotto con latte di pecora intero in forme da 6 a 14 kg e caratterizzato dall'aggiunta di zafferano (coltivato in provincia di Enna in via sperimentale) e di grani di pepe nero che, oltre a dare al piacentino una inconfondibile colorazione giallo-arancione, gli conferiscono un sapore spiccato e lievemente piccante.
Etimologia
modificaEsistono più ipotesi per l'origine etimologica del termine “Piacentinu”.
- Piacentino, da piacente nel senso di "gustoso, piccante";
- Piacentino da "piangentino" ossia, formaggio che piange, che ha la lacrima;
- Piacentino da Piacenza, nel senso di originario delle zone di Piacenza.
Storia
modificaSecondo la tradizione l’aggiunta di zafferano risale all’epoca di Ruggero il Normanno il quale, credendo nelle proprietà antidepressive di questa spezia, ordinò ai suoi casari di aggiungerlo nel formaggio che doveva essere consumato da Adelasia sua moglie.
Anche lo storico del XVI secolo Agostino Gallo nella sua opera pubblicata nel 1564 “Le venti giornate dell’agricoltura e dei piaceri della villa” giustifica l’aggiunta di zafferano con l'obettivo di dare più sapore e colore a questo formaggio.
Caratteristiche
modificaLe sue caratteristiche: forma cilindrica, crosta di colore giallo bruno, con la superficie rugosa per via della modellatura lasciata dal canestro, pasta di colore giallo dovuto all’aggiunta di zafferano, compatta e pastosa, sapore aromatico e gradevole, peso variabile da 4 a 9 Kg, scalzo da 12 a 14 cm, diametro di 18-28 cm.
Il territorio interessato alla produzione riguarda i seguenti comuni: Enna, Aidone, Assoro, Barrafranca, Calascibetta, Piazza Armerina, Pietraperzia, Valguarnera e Villarosa.
Denominazione di origine protetta
modificaIl "Piacentinu ennese" ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta (DOP) a livello europeo il 15 febbraio 2011.[1]
Questo formaggio rappresenta la millesima denominazione d'origine registrata in Europa, motivo di orgoglio anche per il Commissario Europeo Dacian Cioloș.[2]
Assieme ad altre peculiarità quali la Pesca tardiva di Leonforte, la Fava larga di Leonforte e il Pan del Dittaino (DOP) il piacentino ennese costituisce uno degli elementi portanti della gastronomia tipica locale della Provincia di Enna, nel cuore geografico e naturalistico della Sicilia.
Note
modifica- ^ Vedi nota della Commissione europea.
- ^ Vedi (EN) comunicato stampa della Commissione Europea.
Bibliografia
modifica- I formaggi storici di nicchia in Sicilia: aspetti produttivi e di mercato Coreras 2007 ISBN 978-88-95376-17-2
- Luigi Cremona e Francesco Soletti, L'Italia dei formaggi: 490 formaggi Dop e tradizionali, 360 produttori con vendita diretta, 517 negozi specializzati, ristoranti ed enoteche con degustazione. Guida Touring, Touring Editore, 2002, ISBN 8836527272, p. 125 ([1])
Voci correlate
modifica- Pecorino
- Pecorino Siciliano (DOP)
- Ragusano (DOP)
- Lista P.A.T. siciliani
- Belicino (P.A.T.)
- Caciotta degli Elimi (PAT)
- Canestrato (PAT)
- Maiorchino (PAT)
- Pecorino rosso (PAT)
- Piddiato (PAT)
- Primosale (PAT)
- Secondo sale (PAT)
- Tuma (PAT)
- Vastedda palermitana (PAT)
- Vastedda della Valle del Belice (PAT)
Collegamenti esterni
modifica- Scheda completa sul Piacentino tratta da atlantecaseario.com
- Il "Piacentino" o "Piangentino" di Enna
- Il formaggio all'aroma di zafferano